Škoda 24 cm Vz. 1939

24 cm houfnice vz. 39
24 cm Haubitze 39
Tipocannone pesante d'assedio
OrigineCecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia
Impiego
UtilizzatoriGermania (bandiera)Wehrmacht
Turchia (bandiera) Turchia
ConflittiSeconda guerra mondiale
Produzione
ProgettistaŠkoda
CostruttoreŠkoda
Date di produzione1939-1942
Entrata in servizio1939
Ritiro dal servizio1945
Numero prodotto18
VariantiH 39/40
Descrizione
Peso27 000 kg
Lunghezza canna6,765 m
Calibro240 mm
Tipo munizionicartoccio a sacchetti
Peso proiettile166 kg
Cadenza di tiro0,5 rpm
Velocità alla volata600 m/s
Gittata massima18 000 m
Elevazione-4°/+70°
Angolo di tiro360°
Sviluppata da21 cm Kanone 39
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Il 24 cm houfnice vz. 39[1] era un obice pesante d'assedio cecoslovacco utilizzato durante la seconda guerra mondiale.

L'obice fu progettato alla fine degli anni trenta dalla Škoda per l'esportazione. Un lotto fu ordinato dalla Turchia ma furono consegnati due esemplari prima che, nel marzo 1939, la Cecoslovacchia venisse occupata dalla Germania nazista e la produzione dirottata in favore dello Heer, con la denominazione 24 cm Haubitze 39 (abbreviato in 24 H 39). Nel 1942 fu immessa in servizio una versione modificata, la H 39/40, che introduceva alcuni accorgimenti per semplificarne la produzione[2]. In totale furono consegnati ai tedeschi 18 pezzi[3].

Tutti gli obici furono assegnati all'Artillerie-Regiment 814. Il Heeres-Artillerie-Abteilung I./814 (I battaglione/24º Reggimento) si formò il 15 marzo 1940 su quattro batterie di H 39. Il mese successivo la 3ª e la 4ª batteria furono distaccate per formare il Heeres-Artillerie-Abteilung IT./814. Questo II battaglione era ancora in formazione quando iniziò il 10 maggio 1940 iniziò la battaglia di Francia, mentre il I battaglione venne assegnato alla riserva del Heeresgruppe B (gruppo d'armate B)[4][5].

Per l'Operazione Barbarossa il reggimento venne assegnato al Panzergruppe 1 del Heeresgruppe Süd[6]. Tra la fine del 1941 ed il 1942 il reggimento venne trasferito all'11. Armee per essere impiegato nell'assedio di Sebastopoli[7]. Inserito stabilmente nel parco d'assedio di questa armata, ne seguì il trasferimento verso nord per attaccare Leningrado nella tarda estate del 1942[8]. Da quando poi nel luglio 1944 il reggimento venne riequipaggiato con calibri minori, non si hanno più informazioni di eventuali impieghi dei H 39[9].

Lo stesso argomento in dettaglio: 21 cm Kanone 39.

L'obice era un derivato della famiglia di cannoni d'assedio 21 cm Kanone 39. Sulla bocca da fuoco, a differenza dell'otturatore a cuneo standard tedesco, che richiedeva l'impiego di bossoli metallici per sigillare la camera di scoppio, la Škoda impiegava un otturatore a vite interrotta tipo de Bange, come nel K 39. Questo sistema riduceva la cadenza di tiro ma aveva il grande vantaggio economico di impiegare cariche di lancio in sacchetti di tela, risparmiando così l'ottone o l'acciaio dei bossoli[2].

Tutto l'affusto era virtualmente identico a quello del K 39. L'affustino ruotava a 360°, tramite cuscinetti a sfera, sulla piattaforma a cassone del sotto-affusto. La coda dell'affustino poggiava su un carrello a rulli che poggiava su una guida metallica circolare, permettendo il brandeggio. Per il trasporto il K 39 veniva scomposto in tre carichi: la canna veniva trasferita su rimorchio a due assi, mentre all'affustino ed al sotto-affusto venivano sollevati su due assali con ruote pneumatici[10]. La messa in batteria richiedeva dalle 6 alle 8 ore, soprattutto per interrare il cassone del sotto-affusto[11].

Munizionamento

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L'obice impiegava munizioni sia di progettazione cecoslovacca che tedesca. La granata cecoslovacca 24 cm Gr 39(t) ad alto esplosivo aveva due spolette (su bocchino posteriore ed anteriore) e due corone di forzamento in rame; pesava 166 kg, dei quali 23,66 costituiti dalla carica esplosiva in TNT. La copia tedesca, la 24 cm Gr 39 umg, aveva la sola spoletta anteriore, corone di forzamento in ferro dolce ed una carica ridotta a 22,9 kg. La granata 24 cm Gr 39 Be era la munizione perforante antibunker cecoslovacca con spoletta posteriore, con cappuccio balistico e corone in rame. La carica di lancio era costituita da una carica base e 4 sacchetti supplementari[12].

  1. ^ In ceco: obice calibro 24 cm modello 1939.
  2. ^ a b Chamberlain e Ellis, p. 206.
  3. ^ Produzione tedesca di armi e munizioni (1 settembre 1939 - 1 aprile 1945), su sturmvogel.orbat.com. URL consultato il 25 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2009).
  4. ^ Niehorster, vol. 2/II, p. 27.
  5. ^ (DE) Artillerie-Regiment 814 - da Lexikon der Wehrmacht.
  6. ^ Niehorster, vol. 3/II, p. 26.
  7. ^ Niehorster, vol. 4/II, p. 26.
  8. ^ Niehorster, vol. 5/II, p. 45.
  9. ^ Unità di artiglieria indipendenti dello Heer nella II guerra mondiale, su sturmvogel.orbat.com. URL consultato il 25 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2009).
  10. ^ Affustino e sotto-affusto in configurazione di traino.
  11. ^ Hogg, p. 100.
  12. ^ Hogg, pp. 101-102.
  • Gander, Terry e Chamberlain, Peter. Weapons of the Third Reich: An Encyclopedic Survey of All Small Arms, Artillery and Special Weapons of the German Land Forces 1939-1945, Doubleday, New York, 1979. ISBN 0-385-15090-3.
  • Hogg, Ian V. German Artillery of World War Two, Stackpole Books, Mechanicsville, 1997. ISBN 1-85367-480-X.
  • Engelmann, Joachim e Scheibert, Horst. Deutsche Artillerie 1934-1945: Eine Dokumentation in Text, Skizzen und Bildern: Ausrüstung, Gliederung, Ausbildung, Führung, Einsatz, C.A. Starke, Limburg/Lahn, 1974.
  • Niehorster, Leo W. G. German World War II Organizational Series, Vol. 2/II: Mechanized GHQ units and Waffen-SS Formations (10 May 1940), Military Press, Milton Keyes (Buckinghamshire), 1990.
  • Niehorster, Leo W. G. German World War II Organizational Series, Vol. 3/II: Mechanized GHQ units and Waffen-SS Formations (22 June 1941), Military Press, Milton Keyes (Buckinghamshire), 1992.
  • Niehorster, Leo W. G. German World War II Organizational Series, Vol. 4/II: Mechanized GHQ units and Waffen-SS Formations (28 June 1942), Military Press, Milton Keyes (Buckinghamshire), 2004. 0-85420-907-7
  • Niehorster, Leo W. G. German World War II Organizational Series, Vol. 5/II: Mechanized GHQ units and Waffen-SS Formations (4 July 1943), Military Press, Milton Keyes (Buckinghamshire), 2005. 0-85420-356-7
  • Rolf, Rudi. Der Atlantikwall: Bauten der deutschen Küstenbefestigungen 1940-1945, Biblio, Osnabrück, 1998. 3-7648-2469-7

Collegamenti esterni

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  • Da Wehrmacht History., su wehrmacht-history.com. URL consultato il 25 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2017).