L'album è stato scritto, registrato e prodotto da Adams e Robert Lange in una casa a Ocho Rios, Giamaica, tra l'inverno 1994 e l'estate 1995 e in due case diverse in Provenza, Francia, di cui una era villa Lorada a Ramatuelle del cantante francese Johnny Hallyday,[16] fra i due era nata un'amicizia a inizio anni novanta, Adams aveva collaborato con Hallyday per gli album Ça ne change pas un homme del 1991 e Rough Town del 1994, Adams decise di prendere in affitto la villa e di passarci alcuni mesi, dall'autunno 1995 alla primavera del 1996, la registrazione avvenne con una unità mobile denominata Warehouse Studio Mobile Unit. Il missaggio è avvenuto sempre in Provenza nel marzo 1996, operato da Bob Clearmountain. Adams ha suonato alcune di queste canzoni dal vivo prima di essere pubblicate; per esempio, ha suonato "Let's Make a Night to Remember" durante un soundcheck in un concerto nel 1993 durante il So Far So Good Tour. Adams aveva completato 12 canzoni nel 1995, ma sentiva che mancava qualcosa nell'album, e tornò indietro e registrò due nuove canzoni: "The Only Thing That Looks Good on Me Is You" e "18 til I Die". Adams ha poi intitolato l'album 18 til I Die.
Stephen Thomas Erlewine di AllMusic ha dato un giudizio di due stelle su cinque, spiegando che dopo aver raggiunto l'enorme successo nei primi anni '90, con i più grandi successi di Adams sono state grandi e travolgenti ballate potenti; evidentemente costretto da quel personaggio da mezzo alla strada, 18 til I Die tenta di tornare alle vibrazioni rock dei suoi dischi precedenti. Alza le chitarre per "The Only Thing That Looks Good on Me Is You", "Black Pearl" e "(I Wanna Be) Your Lingerie", ma quel tipo di volgarità impedisce all'album di essere molto divertente - è semplicemente provandoci troppo. Nelle ballate semplici, Adams rimane un solido artigiano adulto contemporaneo, scrivendo canzoni con ritornelli e melodie imbarazzanti e orecchiabili. Sfortunatamente, le ballate non si adattano comodamente al rock: sembrano il lavoro di due artisti diversi, uno che cerca di cantare per i baby boomer, l'altro che cerca disperatamente di connettersi con gli adolescenti.[27] David Browne di Entertainment Weekly spiega come 18 'Til I Die è un lavoro di hacking, eppure un lavoro di hack così schietto riguardo alle sue intenzioni e così desideroso di compiacere che è difficile disprezzarlo.[28] Daina Darzin di Cash Box da un giudizio favorevole, soiegando come Adams ha interpretato successi nominati all'Oscar ad un posto solido nel pantheon del rock mainstream che invecchia con grazia, spiegando che il suo nuovo disco non deluderà i suoi fan o i programmatori radiofonici.[30]
È il tour musicale di Bryan Adams a supporto dell'album, svoltosi nel 1996 e 1997 con un pre-tour nel 1995. Nel maggio del 1996 prende il via al Nurburgring in Germania, dove Adams suona davanti a una folla di oltre 60.000 persone. Il tour, denominato anche Summer of '96, fa tappa in diverse nazioni in Europa, dalla Germania alla Spagna per concludersi nel luglio 1996 presso il Wembley Stadium a Londra davanti a una folla di oltre 72.000 persone. Il suo secondo concerto sold-out presso l'impianto inglese, ed è considerato come il suo più popolare concerto di sempre in quanto fu trasmesso dal vivo in 25 paesi.[31] In alcune date viene supportato da Melissa Etheridge.[31] Del concerto londinese nel 2016 è stato pubblicato il DVDWembley 1996, registrato nella serata del 27 luglio 1996.[32] Il tour nel gennaio 1997 fa tappa in Nuova Zelanda, passando poi in Australia e Giappone e spostandosi in Europa e terminare nel settembre del 1997 negli Stati Uniti.[33] In Italia il tour arriva nel mese di maggio del 1997 per 4 date: Milano, Bolzano, Roma e Modena.[34][35]
^(EN) 1996: Billboard 200 Albums, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 2 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2014).
^(SV) Årslista Album – År 1996, su hitlistan.se, Sverigetopplistan. Swedish Recording Industry Association. URL consultato il 2 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2016).