Achille Varzi

Disambiguazione – Se stai cercando il filosofo, vedi Achille Varzi (filosofo).
Achille Varzi
Achille Varzi nel 1931
NazionalitàItalia (bandiera) Italia (1904-1946)
Italia (bandiera) Italia (dal 1946)
Automobilismo
CategoriaFormula Grand Prix
Carriera
Carriera nella Formula Grand Prix
Stagioni1928-1948
ScuderieAlfa Romeo, Auto Union, Bugatti
 

Achille Varzi (Galliate, 8 agosto 1904Berna, 1 luglio 1948) è stato un pilota motociclistico e pilota automobilistico italiano.

Francobollo che raffigura Achille Varzi, emesso nel centenario della nascita

Gli inizi in moto

[modifica | modifica wikitesto]

Nato in una famiglia agiata, è il terzo figlio di Menotti Varzi e della moglie Pina Colli Lanzi. Il padre e lo zio di Achille, il senatore del Regno Ercole Varzi, avevano fondato a Galliate, in Piemonte, la Manifatture Rossari e Varzi, una delle maggiori industrie tessili dell'epoca.

Achille Varzi iniziò a correre in motocicletta nel 1922, per emulare le gesta del fratello maggiore Angioletto, trovandosi ben presto a batterlo regolarmente; già l'anno dopo si aggiudicò il titolo di campione italiano Seniores, vincendo numerose gare tra cui il Circuito del Lario, prima come alfiere della Garelli, nella classe 350, e poi della Sunbeam, in classe 500, dopo un'iniziale collaborazione con la Frera, subito interrotto. Dal 1924 gareggiò nel campionato assoluto, confrontandosi senza timori reverenziali con Tazio Nuvolari, del quale sarà per tutta la vita amico e avversario irriducibile sui campi di gara. Fu proprio a Mantova, davanti al pubblico di Nuvolari, che Varzi lo sconfisse nell'ultima gara del campionato di velocità 1929, laureandosi campione italiano assoluto della classe 500, con la Sunbeam M90 Racer.

Le quattro ruote

[modifica | modifica wikitesto]
Varzi nel 1928

L'approccio al mondo sportivo delle quattro ruote avvenne per l'insistenza dell'amico-rivale Nuvolari che, nel 1928, lo convinse ad acquistare insieme una Bugatti Tipo 35C per partecipare alle competizioni automobilistiche. La coabitazione sportiva tra i due campioni durò pochi mesi e Varzi acquistò un'Alfa Romeo P2, usata l'anno precedente da Giuseppe Campari. Dopo un breve periodo di rodaggio tornò al volante di una Bugatti, la "Tipo 51" e vinse il Gran Premio di Tunisi, il circuito di Montlhéry, il circuito di Alessandria e la Susa-Moncenisio. Nel 1934 fu reclutato da Enzo Ferrari come pilota ufficiale dell'Alfa Romeo.

Di quel periodo sono i tanti confronti diretti con Nuvolari, che diedero vita ad una rivalità seguita dal pubblico e dai giornali sportivi. Tra gli episodi più noti, quello avvenuto nella ultime battute della Mille Miglia del 1930, quando sul finire della notte Nuvolari raggiunse Varzi e spense i fari dell'auto per avvicinarsi senza essere visto e sorpassarlo prendendolo di sorpresa. Non meno celebre e appassionante il duello avvenuto al Gran Premio di Monaco del 1933, caratterizzato da innumerevoli sorpassi reciproci, che vide Varzi precedere Nuvolari sul traguardo dopo che il mantovano, al penultimo dei cento giri previsti, era stato colpito da problemi meccanici e aveva dovuto rinunciare al successo.

Varzi e Carlo Canavesi alla Mille Miglia del 1930, su Alfa Romeo 6C 1750.
Achille Varzi guida un'Alfa Romeo con le ruote posteriori gemellate (1934).

Nel 1935 Varzi fu ingaggiato dall'Auto Union che con la nuova vettura a motore centrale progettata da Ferdinand Porsche aveva ben figurato nella stagione precedente su tutti i circuiti d'Europa e si preparava a dominare il campionato europeo del '36. La scelta suscitò clamore nel pubblico sportivo italiano che considerava il passaggio dall'Alfa Romeo all'Auto Union alla stregua di un vero e proprio tradimento. Poche settimane più tardi, venne colpito da un attacco di appendicite. Già all'epoca l'intervento di appendicectomia era considerato routinario, ma avrebbe costretto Varzi a rinunciare ad alcune competizioni importanti. Temendo di mettere in crisi il neonato rapporto con l'Auto Union, accettò il consiglio dell'amante Ilse Hubitsch che suggeriva l'uso della morfina, quale antidolorifico, come lei stessa aveva fatto in precedenza per curare la nefrite. Nacque per Varzi un forte stato di dipendenza che gli causò notevoli problemi caratteriali e comportamentali, oltre a un netto calo delle prestazioni in gara, che portarono alla rescissione del contratto con l'Auto Union. Data la grande notorietà del personaggio e la clandestinità del rapporto, essendo Ilse la moglie del pilota Paul Pietsch, la vicenda fu ripresa e abilmente romanzata dai giornali scandalistici dell'epoca. Interrotto il rapporto con Ilse, nel 1938, Varzi iniziò un lungo periodo di disintossicazione in una località dell'Appennino modenese. Nel frattempo era stato messo sotto contratto dall'Alfa Romeo che, in attesa di un suo ritorno alle gare, gli assicurava il non trascurabile stipendio di 6.000 lire al mese.[1]

Il 27 luglio 1940 si sposò con la fidanzata di sempre Norma Colombo e parve che la seconda guerra mondiale dovesse definitivamente concludere la sua carriera. Tuttavia, nel 1946 Varzi tornò a correre e si impose sul circuito di Torino, otto anni dopo l'ultima vittoria. Vinse ancora a Bari l'anno successivo. All'inizio del 1948 partecipò alla Temporada Argentina cogliendo un secondo posto nel Gran Premio di Mar del Plata al volante di un'Alfa Romeo 12C.

Il 1º luglio 1948, durante le prove del Gran Premio di Svizzera a Berna, sotto la pioggia, Varzi perse il controllo della sua "Alfetta" e si ribaltò, morendo sul colpo. Ciò avvenne nel rettilineo sul lato ovest del circuito, tra la passerella Eicholz e le tribune Jorden e non alla curva della morte Eymattkurve in cui poche ore prima era morto in un altro incidente il motociclista Omobono Tenni.

Varzi oggi riposa nel cimitero comunale di Galliate, nel novarese. È stato citato da Lucio Dalla nella canzone Nuvolari.

Maggiori vittorie

[modifica | modifica wikitesto]
Anno Gara Vettura
1929 Circuito Montenero – Coppa Ciano Alfa Romeo P2
1929 Reale Premio Reale di Roma Alfa Romeo
1929 Gran Premio di Monza
1930 Coppa Acerbo Maserati Tipo 26 M
1930 Targa Florio Alfa Romeo
1930 Gran Premio di Monza
1930 Gran Premio di Spagna Maserati
1930 Gran Premio di San Sebastián Maserati Tipo 26M
1931 Gran Premio di Francia Bugatti T51
1931 Gran Premio di Tunisi
1932 Gran Premio di Tunisi
1933 Avusrennen
1933 Gran Premio di Monaco Bugatti T51
1933 Gran Premio di Tripoli Bugatti
1934 Coppa Ciano Alfa Romeo P3
1934 Gran Premio di Nizza
1934 Gran Premio di Penya Rhin Alfa Romeo Tipo B
1934 Targa Florio Tipo B.P3/2900
1934 Mille Miglia Alfa Romeo 8C 2600
1934 Gran Premio di Tripoli Alfa Romeo
1935 Gran Premio di Tunisi
1935 Coppa Acerbo Auto Union Type C
1936 Gran Premio di Tripoli Auto Union
1937 Gran Premio di San Remo
1946 Gran Premio del Valentino Alfa Romeo 158

Risultati nel Campionato Europeo

[modifica | modifica wikitesto]
Anno Squadra Costruttore 1 2 3 4 5 6 7 Posizione Punti
1931 Usines Bugatti Bugatti ITA
Ret
FRA
1
BEL
Ret
12
1932 Ettore Bugatti Bugatti ITA
Ret
FRA
Ret
GER
16º 21
1935 Auto Union Auto Union MON
FRA
5
BEL
GER
8
SUI
4
ITA
Ret
ESP
Ret
39
1936 Auto Union Auto Union MON
2
GER
SUI
2
ITA
Ret
19
1937 Auto Union Auto Union BEL
GER
MON
SUI
ITA
6
20º 36
Colore Risultato Punti
Oro Vincitore 1
Argento 2º posto 2
Bronzo 3º posto 3
Verde Completato più del 75% dei giri 4
Blu Completato tra il 50% e il 75% dei giri 5
Viola Completato tra il 25% e il 50% dei giri 6
Rosso Completato meno del 25% dei giri 7
Nero Squalificato (SQ) 8
Bianco Non partito (NP) 8

N.B. Le gare in grassetto indicano una pole position mentre quelle in corsivo indicano il giro più veloce in gara.

Risultati nelle altre Grandes Epreuves

[modifica | modifica wikitesto]
Anno Squadra Costruttore 1 2 3 4 5 6
1933 Ettore Bugatti Bugatti MON
1
FRA
BEL
2
ITA
Ret
ESP
4
1934 Scuderia Ferrari Alfa Romeo MON
6
FRA
2
GER
Ret
BEL
Ret
ITA
Ret
ESP
5

Risultati nelle Grandes Épreuves del Dopoguerra

[modifica | modifica wikitesto]
Anno Squadra Costruttore 1 2 3 4
1947 Alfa Corse Alfa Romeo SUI
2
BEL
2
ITA
4
FRA
1948 Alfa Corse Alfa Romeo MON SUI
NP
FRA ITA GBR
  1. ^ Otto Grezzi, I duellanti, Motociclismo d'Epoca, Marzo 2001, pag. 105
  • Giovanni Canestrini, Achille Varzi, numero unico edito dal Moto Club Achille Varzi – Galliate, 1968
  • Gianfranco Capra, "Personaggi e miti dello sport a Galliate", 1992
  • Giorgio Terruzzi, Una Curva Cieca. Vita di Achille Varzi, Giorgio Nada Editore, 1991 (vincitore del Premio Bancarella Sport)
  • Gianfranco Capra, Achille Varzi, mito e leggenda, editore Moto Club Achille Varzi, Galliate giugno 1998
  • Giorgio Terruzzi, a cura di Gianni Cancellieri, VARZI - L'ombra oscura di Nuvolari, Giorgio Nada Editore, 2010

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN20793479 · ISNI (EN0000 0001 2099 6851 · SBN PUVV102558 · LCCN (ENnb2011019170 · GND (DE130524611