Alexander | |
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Nazione | Stati Uniti |
Anno | 1914 |
Ideatore | Incerto |
Locale | Incerto |
Bicchiere | Doppia coppetta da cocktail |
Base primaria | Cognac |
Decorazione | Noce moscata |
Tecnica di miscelazione | Shakerato |
Capacità | Cocktail Medium |
Momento del consumo | After-dinner |
Classe | Trio |
Stile | Cream & Cocoa |
Cocktail ufficiale IBA | |
Inclusione | 2004 |
Alexander è un cocktail ufficiale IBA a base di cognac, Crème de cacao "Brun" e panna.
L'Alexander è un cocktail che compare già nelle prime guide di inizio '900, ma proprio per questo vi sono molte ipotesi legate all'origine di questo drink.
I primi ricettari che certificano la preparazione di un cocktail denominato "Alexander" sono il "Jackʼs Manual" scritto da J. A. Grohusko nel 1910, e il "Straub's manual of mixed drinks" del 1913, ma la ricetta, totalmente differente, prevedeva l'uso di rye whiskey e Bénédictine. La ricetta attuale denominata con il nome corrente compare la prima volta nel testo "New bartender's guide" redatto da Charles S. Mahoney e Harry Montague nel 1914.
Una leggenda, meno accreditata, afferma che il cocktail fu creato da Troy Alexander, barista del ristorante Rector's di New York agli inizi del '900, per festeggiare il successo della campagna pubblicitaria della Delaware, Lackawanna and Western Railroad: basandosi sul vestito bianco della mascotte, Phoebe Snow, creò un cocktail basato sulla crema di latte.
Parallelamente, in Inghilterra, fu creato un cocktail simile, ma denominato diversamente: creato a Londra nel 1922 da Henry Mc Elhone al "Ciro's Club", il cocktail fu dedicato al matrimonio fra la principessa Mary e il conte Henry Lascelles. [1][2]
Versare gli ingredienti in uno shaker pieno di ghiaccio e shakerare molto vigorosamente. Filtrare dunque in una coppetta da cocktail ghiacciata e guarnire eventualmente con una spolverata di noce moscata.[3]
L'Alexander è un cocktail decisamente dolce grazie all'uso del cacao e della panna, proprietà che, unitamente al basso tenore alcolico (inferiore solitamente ai 20° alc.), lo rende un cocktail spesso bevuto dalle donne.[4] Tecnicamente è un after dinner classico preparato con la tecnica shake and strain, facente parte della categoria "trio cocktail", che grazie alla sua fama ha dato origine alla famiglia omonima degli Alexander cocktails[5][6].
L'alexander, date le molteplici origini, viene chiamato anche Gin Alexander, Princess Mary e Panamà (quest'ultimo nome erroneamente in quanto indica un Brandy Alexander o la variante col rum). L'origine del nome "Alexander" è incerta:
Data l'origine molto vecchia di questo drink, l'Alexander ha attraversato molte generazioni, dando origine nel tempo a moltissime varianti: