Quando nel 1567, assieme agli immigrati olandesi, venne espulso dalla Francia per opera di Carlo IX, si trasferì a Gouda e in un secondo tempo in Inghilterra (1573-1581).[5]
A Londra, Ketel si specializzò come ritrattista di costume,[2] a mezzo busto, con figure singole o a gruppi, secondo lo stile di Hans Eworth (1520-1574), come evidenziarono le sue opere più importanti di quegli anni, quali Ritratto della regina Elisabetta d'Inghilterra (1578), Ritratto di giovane sedicenne (1576).[4]
Una volta trasferitosi ad Amsterdam, vi introdusse il ritratto di gruppo ai borghesi olandesi ottenendo un grande successo,[6] ed eseguì nel 1587 le decorazioni in onore dell'entrata del conte di Leicester, oltre a realizzare in questo periodo i suoi migliori ritratti, come La compagnia del capitano Dirck Jacobsz Rosencranz (1588), e una serie di riuscite allegorie (Lo specchio delle virtù).[4][2]
Verso la fine del secolo, Ketel sperimentò una pittura senza pennelli, ma eseguita con le dita delle mani e dei piedi.[7][2]
Ketel si dedico non solamente alla ritrattistica, ma anche ad opere di tematica mitologica e biblica, che però sono note solo attraverso disegni e stampe.[8]
Tra i suoi allievi si possono menzionare il ritrattista Cornelis van der Voort, il danese Pieter Isaacsz e Wouter Pietersz Crabeth.
Ketel subì un ictus nel 1613 e morì ad Amsterdam tre anni dopo.[6]
Artista manierista versatile, poeta e scultore,[2] seguì le influenze dell'Iconologia del Ripa, e di una concezione simbolica del mondo.[4]
AA. VV., Dizionario della pittura e dei pittori, diretto da Michel Laclotte con la collaborazione di Jean-Pierre Cuzin; edizione italiana diretta da Enrico Castelnuovo e Bruno Toscano, con la collaborazione di Liliana Barroero e Giovanna Sapori, vol. 1-6, Torino, Einaudi, 1989-1994, ad vocem, SBNCFI0114992.
(NL) Ekkart Buvelot, rudi Buvelot e Quentin Buvelot, Dutch Portraits, The Age of Rembrandt and Frans Hals, Zwolle, Waanders Publishers, 2007.
(EN) Wayne Franits, Dutch Seventeenth-Century Genre Painting, Princeton, Yale University Press, 2004.