Crescenzio Sepe cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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In nomine Domini | |
Titolo | Cardinale presbitero di Dio Padre Misericordioso |
Incarichi attuali | Arcivescovo emerito di Napoli (dal 2020) |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 2 giugno 1943 a Carinaro |
Ordinato presbitero | 12 marzo 1967 dal vescovo Antonio Cece |
Nominato arcivescovo | 2 aprile 1992 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato arcivescovo | 26 aprile 1992 da papa Giovanni Paolo II |
Creato cardinale | 21 febbraio 2001 da papa Giovanni Paolo II |
Crescenzio Sepe (Carinaro, 2 giugno 1943) è un cardinale e arcivescovo cattolico italiano, dal 12 dicembre 2020 arcivescovo emerito di Napoli.
Nato a Carinaro, nell'aversano, trascorre il periodo degli studi medi e ginnasiali nel seminario di Aversa; frequenta i corsi di filosofia presso il Pontificio Seminario Regionale di Salerno e quelli di teologia presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore e viene ordinato presbitero per la diocesi di Aversa il 12 marzo 1967 per l'imposizione delle mani del vescovo Antonio Cece.
Presta servizio come assistente di teologia sacramentaria della Pontificia Università Lateranense, incaricato di teologia dogmatica della Pontificia università urbaniana e in seguito, nel 1972, entra nel servizio diplomatico della Santa Sede. Quell'anno viene inviato presso la rappresentanza pontificia in Brasile, al fianco prima del futuro cardinale Umberto Mozzoni e poi dell'arcivescovo Carmine Rocco. Nel 1975 è chiamato dall'arcivescovo Giovanni Benelli, sostituto per gli affari generali, a lavorare presso la Segreteria di Stato della Santa Sede.
Nel 1984 diviene vicepresidente del Centro Televisivo Vaticano e dal 1987 al 1992 è assessore degli affari generali della Segreteria di Stato. Dal 1988, per iniziativa del presidente della Repubblica Italiana, Francesco Cossiga, è Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Il 2 aprile 1992 papa Giovanni Paolo II lo nomina arcivescovo titolare di Grado e segretario della Congregazione per il clero. Il 26 aprile 1992 riceve la consacrazione episcopale per l'imposizione delle mani di papa Giovanni Paolo II e dei co-consacranti, l'arcivescovo metropolita di Cracovia, cardinale Franciszek Macharski, e il Segretario di Stato, cardinale Angelo Sodano. Ricoprendo questo ruolo ha promosso gli incontri internazionali dei presbiteri a Fátima e a Yamoussoukro.
Il 3 novembre 1997, in seguito all'indizione dell'Anno Santo, diviene segretario generale del Comitato del Giubileo dell'Anno 2000 e presidente della Peregrinatio ad Petri Sedem.
Il 21 febbraio 2001 viene elevato al rango di cardinale da papa Giovanni Paolo II. Dal 2001 al 2006 ricopre gli incarichi di prefetto della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, di gran cancelliere della Pontificia università urbaniana e di presidente della Commissione interdicasteriale per i religiosi consacrati. Fino alla creazione a cardinale di Angelo Comastri è stato il porporato italiano più giovane.
Partecipa al conclave del 2005, che elegge papa Benedetto XVI, e al conclave del 2013, che elegge papa Francesco.
Il 20 maggio 2006 papa Benedetto XVI lo nomina arcivescovo di Napoli: sostituisce così alla guida dell'arcidiocesi partenopea il cardinale Michele Giordano, dimissionario per sopraggiunti limiti d'età e diventato a sua volta arcivescovo emerito. Contemporaneamente alla nomina a ordinario del capoluogo campano lascia l'incarico di prefetto.
Il 1º luglio 2006 si è tenuta la cerimonia solenne per il suo ingresso nell'arcidiocesi partenopea in cattedrale, preceduta dalla visita al quartiere di Scampia.
Nel 2007 decide di ridefinire l'organizzazione territoriale dell'arcidiocesi, nominando 9 nuovi vicari e creando 13 nuovi "decanati".
Il 21 ottobre 2007 accoglie papa Benedetto XVI in visita pastorale all'arcidiocesi. È testimone della devozione di Ratzinger a San Gennaro e della mancata liquefazione del sangue, segno storico di sventure per la città.[1]
Il 25 gennaio 2008, durante il periodo dell'emergenza rifiuti di Napoli, dispone la traslazione e l'esposizione straordinaria delle reliquie di San Gennaro, parlando di momento grave per la città, sprofondata, a suo dire, «in una delle notti più buie della sua storia».
Nel mese di ottobre 2008 si reca in Russia per incontrare il patriarca ortodosso Alessio II; durante l'incontro consegna alla massima autorità ortodossa russa una reliquia di San Gennaro e una lettera autografa di Benedetto XVI.
Il 1º febbraio 2009 papa Benedetto XVI lo nomina, insieme al cardinale Walter Kasper, rappresentante del Papa alla cerimonia di intronizzazione del nuovo patriarca di Russia Cirillo I a Mosca.
Il 9 gennaio 2015 rende noto in conferenza stampa della prossima visita pastorale di papa Francesco a Napoli fissata per domenica 21 marzo 2015. Questi, giunto in città, ha celebrato la messa in Piazza Plebiscito e nel corso della giornata ha visitato, tra i vari luoghi, il carcere di Poggioreale, fermandosi a pranzo con i detenuti, il Duomo, dove per la prima volta il sangue di San Gennaro si è liquefatto dinanzi a un pontefice (in tre altre precedenti occasioni, nel 1848 con Pio IX, nel 1990 con Giovanni Paolo II e nel 2007 con Benedetto XVI, la liquefazione non si era verificata) e il lungomare Caracciolo, dove ha incontrato una rappresentanza delle famiglie napoletane.
Il 29 dicembre 2016 ha aperto agli immigrati, agli indigenti e ai senza fissa dimora le porte del duomo di Napoli, dove hanno pranzato in occasione del Capodanno.
Nel settembre 2017 ha fatto visita alla città di Ischia, colpita da un terremoto, insieme all'ordinario locale, Pietro Lagnese.
Al compimento del 75º anno di età presenta le sue dimissioni dalla carica di arcivescovo come previsto dalle norme di diritto canonico; papa Francesco decide di confermarlo in carica "almeno per altri due anni".[2]
Il 12 dicembre 2020 papa Francesco accoglie la sua rinuncia per raggiunti limiti d'età; gli succede Domenico Battaglia, fino ad allora vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti. Rimane amministratore apostolico dell'arcidiocesi fino all'ingresso del successore, avvenuto il 2 febbraio 2021.
Da arcivescovo emerito rimane a vivere a Napoli presso la basilica dell'Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte assistito dalle suore francescane dei Sacri Cuori.
Il 2 giugno 2023 ha compiuto ottant'anni e, in base a quanto disposto dal motu proprio Ingravescentem Aetatem di papa Paolo VI del 1970, è uscito dal novero dei cardinali elettori ed è decaduto da tutti gli incarichi ricoperti nella Curia romana.
Nel 2010 è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Perugia, insieme all'ex ministro dei trasporti Pietro Lunardi, per dei sospetti e delle incongruenze riguardanti la manutenzione della facciata del palazzo di Propaganda Fide in Piazza di Spagna. L'accusa della magistratura è che Lunardi abbia finanziato tali lavori in cambio di appartamenti di proprietà dell'organizzazione concessi a prezzi estremamente bassi al ministro e ad altre persone. Il cardinale ha collaborato "a stretto contatto"[3] con Angelo Balducci alla fine degli anni novanta e durante il Giubileo dell'Anno 2000, quando il cardinale rivestiva il ruolo di segretario del Comitato Vaticano per il Giubileo. Quando nel 2001 il cardinale diviene prefetto della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli (Propaganda Fide), Balducci viene nominato consultore della stessa Congregazione.[4] Il 19 giugno 2010 si apprende che è indagato dai P.M. per corruzione.[5][6] Nel maggio 2012 il caso si conclude con l'archiviazione da parte della magistratura.[7][8]
La genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
Controllo di autorità | VIAF (EN) 80802958 · ISNI (EN) 0000 0001 1030 1972 · SBN CFIV121632 · BAV 495/254708 · LCCN (EN) n95103508 · GND (DE) 136463843 · J9U (EN, HE) 987007388906905171 |
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