Dear Prudence | |
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Artista | The Beatles |
Autore/i | John Lennon |
Genere | Rock Rock psichedelico |
Edito da | EMI |
Esecuzioni notevoli | Siouxsie and the Banshees |
Pubblicazione originale | |
Incisione | The Beatles |
Data | 1968 |
Etichetta | Apple Records |
Durata | 3:56 |
Dear Prudence è una canzone scritta da John Lennon (e accreditata a Lennon-McCartney) del 1968, originariamente pubblicata come seconda traccia dell'album The Beatles, anche noto come White Album.
La canzone parla di una benevola esortazione di John Lennon a Prudence Farrow, sorella minore dell'attrice Mia, ad uscire dalla sua stanza e condividere con loro i risultati delle lunghe sessioni di meditazione trascendentale all'interno della sua camera a Rishikesh. La ragazza, infatti, aveva persino smesso di mangiare tanto era assorta nella sua ricerca spirituale interiore. Dopo tre settimane in cui rimase chiusa nella sua stanza, George Harrison, seguito da John e Paul McCartney, cercò di portarla fuori dal suo stato di isolamento meditativo che, come affermato dalla stessa Prudence, la stava aiutando ad eliminare le grandi quantità di stress accumulato nel tempo [1]. John e Paul presero le loro chitarre e le dedicarono questo brano recentemente composto da Lennon[2]. La dedicataria del brano, riguardo l'ispirazione del brano, ha dichiarato in un'intervista che "ciò che ispirò la canzone fu che John vide la mia assoluta dedizione verso quel che stavo facendo, la mia intensità per acquisire qualunque cosa fosse necessaria al fine di sentirmi completa di nuovo" e che il celebre verso "Won't you come out to play?" ("Non vieni fuori a giocare?") si riferisce ad una domanda posta tra di loro: "Cosa significa essere più illuminati interiormente? In fondo significa essere in grado di giocare"[1].
L'arpeggio in re maggiore che accompagna la strumentazione durante tutto l'arco del brano fu insegnato a John Lennon da Donovan, anche lui ospite del Maharishi Mahesh Yogi. Un'altra particolarità di questo brano è che la batteria è suonata da Paul McCartney per sopperire al momentaneo abbandono volontario del gruppo da parte di Ringo Starr. Alle registrazioni del 29 agosto, realizzate ai Trident Studios, erano presenti, oltre ai tre Beatles, anche Mal Evans e Jackie Lomax che intervennero cantando in coro e battendo le mani, contribuendo così alle sovraincisioni del nastro base[3].
Grazie al richiamo mediatico della presenza dei Beatles, molti giornalisti, attori, musicisti e vip vari si trasferirono in India nell'ashram del Maharishi per apprendere le sue tecniche di meditazione per "raggiungere" Dio. Infatti, oltre ai Beatles e alle loro partner, l'ashram accolse anche il cantante folk Donovan, Mike Love dei Beach Boys, Mia Farrow e sua sorella Prudence.
Con cori e battimani partecipò casualmente all'incisione del brano anche John McCartney, un cugino di Paul, che il 29 agosto 1968 era passato a salutarlo ai Trident Studios di Wardour Street.
Dear Prudence singolo discografico | |
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Artista | Siouxsie and the Banshees |
Pubblicazione | 23 settembre 1983 |
Durata | 3:48 |
Genere | Post-punk Rock gotico Neopsichedelia |
Etichetta | Polydor, Geffen (USA) |
Produttore | Siouxsie and the Banshees, Mike Hedges |
Registrazione | 1983 |
Formati | 7", 12" e CD |
Siouxsie and the Banshees - cronologia | |