Egidio Calloni | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Calloni al Milan negli anni 1970 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Attaccante | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1º luglio 1984 | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Egidio Calloni (Busto Arsizio, 1º dicembre 1952) è un ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.
Originario di Dairago, terminata la carriera sportiva si è dedicato all'attività di rappresentante-ispettore per una nota azienda produttrice di gelati.[1]
Il 12 luglio 2007 fu ricoverato in prognosi riservata all'ospedale San Biagio di Domodossola, vittima di un'ischemia cerebrale che lo aveva colpito mentre era alla guida della sua automobile che andò a schiantarsi contro un palo della luce; fu poi dimesso il 21 dello stesso mese.[2]
Cresciuto calcisticamente nelle giovanili dell'Inter, visse le prime esperienze da calciatore professionista nel Varese. La società lombarda lo mandò a fare esperienza nel Verbania, in Serie C, nell'annata 1971-1972, per poi riportarlo l'anno successivo alla base e promuoverlo tra i titolari, in Serie B; qui, nella stagione 1973-1974, con 16 gol — capocannoniere del torneo cadetto — fu tra i protagonisti di quella che rimane l'ultima promozione dei varesini in Serie A.
Le buone annate a Varese convinsero il Milan, nell'estate del 1974, ad acquistarlo per farne il proprio numero nove. Con la squadra meneghina disputò quattro campionati, realizzando 31 reti in 101 presenze e contribuendo attivamente alla conquista della Coppa Italia 1976-1977 — di cui fu peraltro il miglior marcatore (assieme al compagno di reparto Giorgio Braglia) — e al raggiungimento del terzo posto nel campionato del 1975-1976; lasciò tuttavia il ricordo di numerose imprecisioni sottorete, alcune clamorose, che gli valsero il famoso appellativo di Sciagurato Egidio, coniato dal giornalista Gianni Brera traendo spunto da un passo de I promessi sposi di Alessandro Manzoni sull'omonimo Egidio, seduttore della Monaca di Monza.
Conclusa l'esperienza milanista, continuò a militare in massima serie dapprima nel Verona, nell'annata 1978-1979, e poi nel Perugia, nel 1979-1980, in questo ultimo caso quale riserva di Paolo Rossi. Dopo un'esperienza al Palermo nella Serie B 1980-1981, nella quale rifilò una tripletta alla sua ex squadra rossonera e dove si rese autore di altre «callonate», ovvero facili reti sbagliate,[3] ritornò in massima categoria nella stagione 1981-1982 con la maglia del Como. Concluse quindi la carriera nelle serie dilettantistiche. Realizzò undici rigori su dodici tentativi tra il 1974 e il 1982.
Ha allenato alcune società minori del verbano oltreché i bambini dei Piccoli Amici all'Oratorio San Vittore di Verbania.[4]
A lui fu intitolata la trasmissione televisiva Lo sciagurato Egidio, trasmessa da TELE+ prima e da Sky dopo, presentata da Giorgio Porrà.[5]