Ford Falcon | |
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Una Falcon De Luxe del 1970 | |
Descrizione generale | |
Costruttore | Ford |
Tipo principale | Berlina |
Altre versioni | Station wagon; Pick-up |
Produzione | dal 1962 al 1991 |
Esemplari prodotti | 494.208[senza fonte] |
Altre caratteristiche | |
Altro | |
Stessa famiglia | Ford Ranchero |
Auto simili | Chevrolet Nova Dodge Polara IKA-Renault Torino |
La Ford Falcon è un'autovettura prodotta dalla filiale argentina della Ford dal 1962 al 1991.
Nel paese sudamericano ebbe una certa notorietà come taxi e nelle competizioni (nella serie Turismo Carretera), ma anche soprattutto come auto degli "squadroni della morte" durante la dittatura militare degli anni '70.
La prima serie, presentata nel febbraio 1962, era disponibile solo nella versione berlina quattro porte, negli allestimenti "Standard" e "De Luxe". Meccanicamente, presentava un motore sei cilindri aste e bilancieri di 2768 cm³ e 102 CV, il cambio era a 3 marce con comando manuale, i freni erano tutti a tamburo.
Questa serie era assemblata negli stabilimenti Ford di La Boca, con un gran contenuto di pezzi importati dagli USA.
Il 1963 vide il primo restyling della Falcon, concentrato prevalentemente sul frontale, il quale presentava una nuova griglia. Nel 1964 fu introdotta anche una versione taxi.
La nuova serie della Falcon si distingueva dalle precedenti per la nuova griglia del radiatore, dal disegno più elaborato, e per l'essere prodotta con parti costruite in Argentina. Gli allestimenti passarono a tre: ai preesistenti Standard e Deluxe si aggiunse il "Futura", che aveva sedili anteriori singoli e tetto in vinile. Le versioni De Luxe e Futura erano equipaggiate con un nuovo 6 cilindri di 3077 cm³ da 116 CV.
Nel 1968 alla berlina si aggiunse una versione station wagon, la Rural, spinta dal 3,1 litri depotenziato a 84 CV. La "Falcon Rural" era disponibile negli stessi allestimenti della berlina; la "Rural Futura" si distingueva per avere le fiancate della carrozzeria ricoperte di finto legno.
Terzo restyling della Falcon originale, con un nuovo frontale a quattro fari. Venne radiato dalla produzione il motore di 2,8 litri, mentre la Futura aveva un nuovo 6 cilindri di 3620 cm³ e 132 CV, con cambio a 4 rapporti. Le “Futura” potevano avere in optional i freni a disco all'anteriore.
Presentata a fine 1972, la Falcon era stata nuovamente ridisegnata nel frontale, ora con fanali di forma quadrata (due sulla Standard e sul Taxi, quattro sulle altre) e con una nuova griglia; nuovo anche il cruscotto. Si aggiunsero due nuove versioni: la "Futura SP" spinta dal 3,6 litri portato a 166 CV, e la "Sprint", equipaggiata dallo stesso motore della Futura SP, ma dall'estetica più sportiveggiante e dotata di serie di freni a disco all'anteriore.
Entra in catalogo anche il Ranchero, ovvero la versione pick-up: gli allestimenti (Standard e Deluxe) e il motore erano gli stessi della Rural.
Quinto restyling per la Falcon, con l'ennesimo cambio di griglia del radiatore (ora in plastica) su cui campeggiava il nuovo marchio ovale Ford; rivisti anche i fanali, di forma rettangolare. La Rural diventa disponibile anche con il 3,6 litri.
Sesto restyling per la Falcon, che inizia a sentire il peso degli anni: una nuova griglia (simile a quella delle coeve Taunus ed Escort), nuovi paraurti in gomma e nuove luci posteriori non potevano nascondere l'anzianità del progetto. Viene rivista la gamma: alla base vi è la Standard (che fa da base anche per le versioni Taxi) con il 3,1 litri; a salire vi è la De Luxe (che poteva avere in optional il cambio a 4 rapporti oppure il motore da 3,6 litri) e la Ghia (con motore da 3,6 litri; in optional si poteva avere un cambio automatico a 3 marce).
Agli allestimenti citati si devono aggiungere le "Standard" e "De Luxe" equipaggiate con un 4 cilindri di 2299 cm³ e 90 CV di origine Taunus, le quali avranno scarso successo, tanto da essere eliminate dal catalogo già nel 1984.
Nel 1987 la gamma della berlina e del Ranchero si allargò con l'introduzione del 4 cilindri diesel VM di 2393 cm³ e 70 CV, mentre nel 1989 si aggiunse alla gamma delle berline la "Max Econo", spinta dal 3,1 litri depotenziato a 106 CV, con migliori consumi (ma peggiori prestazioni velocistiche).
La carriera delle Falcon argentine terminò nel 1991, dopo 494.208 esemplari costruiti (di cui 423.648 berline).