Si hanno notizie di lui dal 1356 al 1398 circa. Fu originario del Casentino, ma svolse la sua attività per lo più a Firenze.
Si formò probabilmente nella bottega degli Orcagna (nella cappella Strozzi della chiesa di Santa Maria Novella e fu allievo nella scuola di Taddeo Gaddi. Eseguì nel 1356 alcuni affreschi insieme a Nardo di Cione), per poi rendersi autonomo verso il 1360: sviluppò il proprio stile, caratterizzato da forme massicce, schemi iconografici arcaicizzanti, forte caratterizzazione fisionomica e un brillante cromatismo. Nell'ultima parte della sua vita la composizione pittorica vedrà un'accentuata presenza di personaggi fortemente individuati, mentre il ductus pittorico risulterà affievolito e stanco. A Giovanni del Biondo viene riconosciuta l'introduzione di "alcune novità del gotico internazionale"[2] in Firenze.
Firenze, Santa Maria del Fiore, San Zanobi che calpesta l'Orgoglio e la Crudeltà, insieme ai santi Crescenzo ed Eugenio;
Fiesole, Duomo, Incoronazione della Vergine, Angeli e Santi (1373);
Firenze, chiesa di Santa Croce, Polittico Rinuccini, datato 1379[4]: Madonna con Bambino in trono, san Francesco, san Giovanni Battista, san Giovanni Evangelista e santa Maria Maddalena, in alto Crocifissione;
Firenze, già nella cappella Bardi di Vernio della basilica di Santa Croce, San Giovanni Gualberto in trono ed episodi della sua vita (ora nei depositi delle Gallerie fiorentine, al museo dell'Opera di Santa Croce) ;
Firenze, Uffizi, San Giovanni Evangelista in trono (1380-1385);
Firenze, chiesa di Santa Croce, Sant'Ambrogio, san Gregorio Magno, sant'Agostino, san Girolamo quattro scomparti laterali arbitrariamente ricomposti nel polittico dell'altare maggiore;
Guida d'Italia, Firenze e provincia, Edizione del Touring Club Italiano, Milano, 2007
Richard Offner, A critical and historical corpus of Florentine painting, IV, Tendencies of Gothic in Florence, 4-5, Giovanni del Biondo, 2 voll., [New York], [New York University], 1967-1969.
Miklós Boskovits. Pittura fiorentina alla vigilia del Rinascimento. (1370-1400), Firenze, Edam, 1975.
George R. Bent, The Scriptorium at S. Maria degli Angeli and fourteenth century manuscript illumination: Don Silvestro dei Gherarducci, Don Lorenzo Monaco, and Giovanni del Biondo, in "Zeitschrift für Kunstgeschichte", 55, 1992, pp. 507–523.
Miklós Boskovits, Giorgio Fossaluzza, La collezione Cagnola. I dipinti, Busto Arsizio, Nomos Edizioni, 1998.