Ignace Bessi Dogbo arcivescovo della Chiesa cattolica | |
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Omnibus omnia | |
Titolo | Abidjan |
Incarichi attuali | Arcivescovo metropolita di Abidjan (dal 2024) |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 17 agosto 1961 a Niangon-Adjamé |
Ordinato presbitero | 2 agosto 1987 dal vescovo Laurent Akran Mandjo |
Nominato vescovo | 19 marzo 2004 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato vescovo | 4 luglio 2004 dal vescovo Laurent Akran Mandjo |
Elevato arcivescovo | 3 gennaio 2021 da papa Francesco |
Ignace Bessi Dogbo (Niangon-Adjamé, 17 agosto 1961) è un arcivescovo cattolico ivoriano, dal 20 maggio 2024 arcivescovo metropolita di Abidjan.
Ignace Bessi Dogbo è nato il 17 agosto 1961 a Niangon-Adjamé, comune urbano di Yopougon ed arcidiocesi di Abidjan (oggi nella diocesi di Yopougon), nella parte sud-orientale della Repubblica della Costa d'Avorio.
Dopo aver compiuto gli studi primari, ha deciso di seguire la vocazione al sacerdozio, iscrivendosi quindi in seminario. Al termine del percorso, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale il 2 agosto 1987 per imposizione delle mani di Laurent Akran Mandjo, vescovo di Yopougon; si è incardinato, poco prima di compiere ventisei anni, come presbitero della medesima diocesi.
Dopo aver svolto il ministero pastorale in parrocchia per due anni, nel 1989 si è trasferito a Roma, in Italia, dove ha studiato presso il Pontificio Istituto Biblico conseguendo la licenza in esegesi quattro anni dopo. Tornato in patria nel 1993, è stato direttore diocesano delle Pontificie Opere Missionarie per un biennio.
Nel 1995 è stato nominato vicario generale della diocesi e nel 1997 è divenuto parroco della parrocchia della cattedrale di Sant'Andrea a Yopougon; è stato anche professore di lingue bibliche nel seminario maggiore "San Paolo" di Abadjin Kouté ed assistente spirituale diocesano dei "Jeunes Étudiants Chrétiens" (JEC), tutti incarichi svolti fino alla promozione all'episcopato.
Il 19 marzo 2004 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato, quarantaduenne, vescovo di Katiola[1]; è succeduto al cinquantunenne Marie-Daniel Dadiet, contestualmente promosso alla sede metropolitana di Korhogo. Ha ricevuto la consacrazione episcopale il 4 luglio successivo, nella cattedrale di Sant'Andrea a Yopougon, per imposizione delle mani di Laurent Akran Mandjo, vescovo di Yopougon e che già lo aveva ordinato sacerdote, assistito dai co-consacranti Jean-Marie Kélétigui, vescovo emerito di Katiola, e Joseph Yapo Aké, vescovo titolare di Castello di Tatroporto ed ausiliare di Abidjan. Ha preso possesso della diocesi durante una cerimonia svoltasi nella cattedrale di Santa Giovanna d'Arco a Katiola il 10 luglio seguente.
Il 31 marzo 2006 si è recato in Vaticano, assieme agli altri membri dell'episcopato ivoriano, per la visita ad limina apostolorum, allo scopo di discutere con il pontefice della situazione e dei problemi relativi alla sua diocesi[2].
Il 18 settembre del 2014 ha compiuto una seconda la visita ad limina[3].
Dal 4 al 25 ottobre 2015 ha preso parte come rappresentante eletto dall'episcopato ivoriano alla XIV assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, svoltasi nella Città del Vaticano, con tema La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo[4].
Il 12 ottobre 2017 è stato nominato amministratore apostolico di Korhogo dopo le dimissioni per motivi di salute del sessantacinquenne Marie-Daniel Dadiet. Il 3 gennaio 2021 papa Francesco lo ha promosso, cinquantanovenne, arcivescovo metropolita della medesima sede[5][6], della quale ha preso possesso durante una cerimonia svoltasi nella cattedrale di San Giovanni Battista a Korhogo il 14 febbraio seguente.
Dal 21 maggio 2017 al 4 giugno 2023 è stato presidente della Conferenza dei vescovi cattolici della Costa d'Avorio.
Il 20 maggio 2024 il papa lo ha trasferito, sessantaduenne, alla sede metropolitana di Abidjan;[7] è succeduto al settantottenne cardinale Jean-Pierre Kutwa, dimissionario per raggiunti limiti d'età. Ha preso possesso dell'arcidiocesi il 3 agosto seguente.
Durante l'Angelus del 6 ottobre 2024, papa Francesco ne annuncia la creazione a cardinale nel concistoro del successivo 7 dicembre.[8]
La genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
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