Il conquistatore del Messico (Juarez) è un film del 1939 diretto da William Dieterle.
Spettacolare produzione della Warner Bros., ripresa con la fotografia curata da Tony Gaudio (candidato all'Oscar assieme a Brian Aherne, attore non protagonista) e diretta da un regista specializzato in questo genere di film.
Dopo aver conquistato il Messico, Napoleone III ne offre la corona a Massimiliano d'Asburgo, sperando di vincere l'insurrezione e di impedire l'intervento degli Stati Uniti. Massimiliano accetta il trono che gli viene offerto attraverso un plebiscito, che egli crede spontaneo. Giunto in Messico si trova a fronteggiare la resistenza del partito repubblicano guidato da Benito Juárez. Animato da idee liberali e umanitarie, Massimiliano perde il supporto del partito conservatore, composto da latifondisti.
Nel frattempo Benito Juárez organizza la guerriglia che colpisce duramente le truppe governative. Massimiliano tenta invano di giungere a un compromesso, ma di fronte al rifiuto di Juárez deve ricorrere alle misure forti. Nel frattempo gli Stati Uniti chiedono e ottengono il ritiro delle truppe francesi dal Messico. Dopo la partenza dei francesi, l'impero crolla. L'imperatrice Carlotta impazzisce; Massimiliano viene fatto prigioniero e infine fucilato.
Il film fu prodotto dalla First National Pictures e Warner Bros. Pictures e venne girato tra la fine di novembre 1938 e l'8 febbraio 1939[1].
Il copyright del film, richiesto dalla Warner Bros. Pictures, Inc., fu registrato il 10 giugno 1939 con il numero LP8903[1].
Distribuito dalla Warner Bros. Pictures, il film uscì nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti il 10 giugno dopo una prima tenuta a New York il 24 aprile 1939[1].
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