Jesús Blasco Monterde (Barcellona, 3 novembre 1919 – 21 ottobre 1995) è stato un fumettista spagnolo considerato uno dei più importanti disegnatori di fumetti catalani, creatore fra gli altri del celebre personaggio di Cuto.[1].
Esordisce nel 1935 pubblicando alcune illustrazioni sulla versione spagnola della rivista Mickey.[1] Negli anni quaranta pubblica fumetti umoristici per bambini creando anche personaggi propri come Anita Diminuta (1941), sulla rivista Mis Chichas, Chispita (1946), Marcela e Joe Bazooka;[2] per la rivista Boliche, creò Cuto, protagonista della serie intitolata Cuto, Gurripato y Camarilla, e che divenne uno dei suoi personaggi più noti; questa serie continuò, dal 1940, sulla rivista Chicos, sulla quale pubblicò anche altre serie a fumetti di genere avventuroso e fantascientifico; per la rivista Mis Chicas creò nel 1941 la serie Anita Diminuta e, nel 1943, Los Tres Inseparables.[1]
In quel periodo partecipò, come combattente nelle file dell'esercito repubblicano, alla guerra civile spagnola; fu anche recluso in un campo di concentramento, in Francia. In seguito rientrò in Spagna, entrando in contatto con l'editrice Consuelo Gil che lo invitò a collaborare su Chicos, sul quale Blasco pubblicherà alcune delle sue opere più importanti. Per la rivista Mis Chicas, sempre dell'editrice Consuelo Gil, crea il personaggio Anita Diminuta (1941), e in seguito Los tres inseparables (1943). Realizza diverse storie di guerra ambientate durante la seconda guerra mondiale, tra cui La Escuadrilla de la Muerte (1941) e Episodios de Guerra (1948). In questo periodo realizza anche altri racconti e tra questi: Chispita (1946), Kul-Hebra (1949), Tontone y Cia, Jim el Terrible, Smiley O'Hara (1950), Lex Tarron y Joe Bazooka.[senza fonte]
Alla fine degli anni cinquanta inizia a lavorare per l'agenzia di stampa britannica Fleetway realizzando storie a fumetti di genere avventuroso come Billy the Kid, Wyatt Earp,[2] Steel Claw, Buffalo Bill, The Indestructible Man e molti altri[1] come Shot Basky e Blackbow, Moctezuma's Daughter, Edward and the Jumblies,The Indestructible Man, The Slave of the Screamer, Phantom of the Forest e Miss Tarántula.[senza fonte]
Nel 1968 inizia a pubblicare anche sul settimanale franco/belga Spirou[2] per il quale realizza la serie Los Guerilleros,[1] scritta da Miguel Cussó ed edita anche in Italia dall'Editoriale Cosmo[3], oltre a quella di Paul Foran su testi di José Larraz; grazie allo Studio Ortega pubblica anche in Germania sulla rivista Pabel Verlag Tom Berry.[1]
Negli anni ottanta realizza una storia a fumetti su Marco Polo pubblicata in Italia su Intrepido e una versione a fumetti della Bibbia, Une Bible en Bande Dessinée, insieme ai suoi fratelli Alejandro e Adriano ed edita dalla Dargaud nel 1983, su testo di Claude Moliterni e pubblicata anche in Italia dalla Mondadori. In Italia entra nello staff di disegnatori della Sergio Bonelli Editore nel 1987 realizzando sei storie della serie western Tex.[1][2] Alla fine degli anni ottanta realizzò con lo scrittore Víctor Mora la storia a fumetti Capitan Trueno e la serie medievale Tallafero.[1] L'ultima opera pubblicata fu I bivi della Storia all'interno della collana Zona X della Bonelli nel 1994.[4]
Morì a Barcellona il 21 ottobre 1995.[1][2]
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