Studiosa di storia della scienza, ha insegnato in numerose università, diretto il Max-Planck-Institut für Wissenschaftsgeschichte (MPIWG, Istituto Max Plank di Storia della Scienza) di Berlino fino al pensionamento nel giugno 2019[2], membro di prestigiose accademie[3]; autrice di numerosi lavori, ha ottenuto importanti riconoscimenti, fra i quali il Premio Balzan nel 2024 [4].
Ha ottenuto numerosi riconoscimenti fra i quali, il Premio Pfizer nel 1999 per il suo lavoro sulla probabilità nell'Illuminismo, il Premio Dan David nel 2018[5] e il Premio Balzan nel 2024 per Storia della scienza moderna e contemporanea [4]
Classical Probability in the Enlightenment, Princeton University Press, 1988, ISBN978-0691084978.
con Katharine Park: Wonders and the Order of Nature, 1150–1750, Zone Books, 1998, ISBN978-0942299915.
Le meraviglie del mondo : mostri, prodigi e fatti strani dal Medioevo all'illuminismo, traduzione di Michelangelo Ferraro e Barbara Valotti, Roma, Carocci, 2000, ISBN88-430-1649-0.
Eine kurze Geschichte der wissenschaftlichen Aufmerksamkeit, Siemens-Stiftung, 2001.
Wunder, Beweise und Tatsachen: zur Geschichte der Rationalität, Fischer Verlag, 2001, ISBN978-3596147632.
Contro natura, traduzione di Assunta Martinese, Prefazione di Paolo Pecere, Palermo, Timeo, 2024, ISBN979-1281227170.
con Paul Erickson et al.: How Reason Almost Lost Its Mind. The Strange Career of Cold War Rationality, Chicago IL, University of Chicago Press, 2013, ISBN978-0-226-04663-1.
Rules: A Short History of What We Live By, Princeton University Press, 2022, ISBN978-0691254081.
Rivals: How Scientists Learned to Cooperate, Columbia Global Reports, 2023, ISBN979-8987053560.
(EN) Uta Deffke, The Observer (PDF), in MaxPlanckForschung, vol. 13, n. 1, Berlin, Max-Planck-Gesellschaft, 2012, pp. 86–92. URL consultato l'11 ottobre 2024.