Monia Baccaille | ||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | Italia | |||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 167 cm | |||||||||||||||||||||||||||
Peso | 58 kg | |||||||||||||||||||||||||||
Ciclismo | ||||||||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada, pista | |||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 2016 | |||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club | ||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al dicembre 2021 | ||||||||||||||||||||||||||||
Monia Baccaille (Marsciano, 10 aprile 1984) è un'ex ciclista su strada e pistard italiana. Passista veloce[1], in carriera ha vinto due titoli nazionali su strada e una decina su pista. Dal 2008 fino al ritiro è stata affiliata al gruppo sportivo Fiamme Azzurre in qualità di agente semplice di polizia penitenziaria[1].
Nata a Marsciano, comincia a gareggiare nel ciclismo all'età di sei anni, nel 1991[1], tra le file dell'Unione Ciclistica Nestor SEA Marsciano. Con questa società pedala per 10 anni ottenendo, nelle categorie Giovanissimi, Esordienti e Allievi, circa duecento successi, fra i quali spiccano tre titoli nazionali[2]. Nel 2001 passa tra le Juniores, con il team marscianese Saccarelli. In questa categoria mette a referto undici vittorie[1], compresi un tricolore su strada e uno su pista, partecipando anche ai campionati del mondo 2002 di Zolder.
Nel 2003 debutta tra le Under-23: in cinque annate agonistiche otterrà dieci successi, tra cui, nel 2006 ad Atene, il titolo europeo su pista nello scratch[2]. Sempre nel 2006 si aggiudica il Trophée d'Or, gara a tappe francese su strada, e si classifica ottava al Giro Donne; viene inoltre convocata in Nazionale, sia nel 2006 che nel 2007, per le prove Elite ai campionati del mondo su strada.
Nella stagione 2008 lascia la Saccarelli e passa al team Fenixs. Quell'anno vince il Grand Prix Elsy Jacobs in Lussemburgo, prima di essere nuovamente chiamata in Nazionale per la prova in linea dei campionati del mondo di Varese[3]. Nella competizione iridata Baccaille indossa il numero 1, e dopo essere rimasta in fuga per ben 120 km[1] conclude al ventiseiesimo posto finale[4]. In dicembre viene quindi reclutata dalla Fiamme Azzurre, potendo così gareggiare con tale società nelle corse su pista e in quelle nazionali su strada[2].
Nel 2009 si trasferisce tra le file della SC Michela Fanini-Record-Rox di Brunello Fanini; in giugno si laurea campionessa italiana in linea, mentre in settembre viene nuovamente convocata per i mondiali su strada. Nel 2010 gareggia per il neonato Team Valdarno Women, riconfermandosi (sempre con le Fiamme Azzurre) campionessa italiana in linea[5]. Tra novembre e dicembre interrompe però l'attività per sottoporsi a due operazioni chirurgiche, prima per una frattura scomposta alla clavicola sinistra rimediata ai campionati europei su pista,[6] e poi per un'aritmia sopraventricolare[7].
Per il 2011 viene messa sotto contratto dalla nuova formazione MCipollini-Giambenini. In quella stagione vince tre corse, tra cui una tappa al Ladies Tour of Qatar; partecipa inoltre ai mondiali su strada di Copenaghen, contribuendo al successo della compagna Giorgia Bronzini. L'anno dopo, sempre con la maglia della MCipollini, si aggiudica il Gran Prix International Dottignies e una tappa al Tour of Chongming Island. In estate a Londra fa quindi il suo debutto ai Giochi olimpici, prendendo il via alla prova in linea (concluderà fuori tempo massimo).