Nichijou (日常?, Nichijō), anche noto con il titolo internazionale My Ordinary Life, è un manga comico realizzato da Keiichi Arawi e serializzato a partire dal dicembre 2006 sulla rivista Shōnen Ace della Kadokawa Shoten, dal marzo 2007 al luglio 2008 su Comptiq. Un adattamento animato della serie è stato prodotto dalla Kyoto Animation e trasmesso in Giappone fra aprile e settembre 2011. Ispirato alla serie, è stato prodotto anche un videogioco per PlayStation Portable intitolato Nichijou: Uchuujin, pubblicato dalla Vridge e Kadokawa Games a luglio 2011.
La serie segue le vicende di un gruppo di studentesse della classe 1-Q di un istituto superiore giapponese. Quotidianamente intorno a loro, ai loro compagni ed ai loro professori, accadono eventi bizzarri ed assurdi, come la presenza di una ragazza robot con un vistoso ingranaggio sulla schiena, il preside che fa wrestling con un cervo, un ragazzo che arriva a scuola cavalcando una capra o una ragazza che spara con armi da fuoco. A queste vicende si alternano anche episodi di assoluta normalità, come le preoccupazioni per un compito in classe per il quale non si ha studiato o la realizzazione di un castello di carte.
Yūko è una ragazza energica dai capelli castani corti. È sempre pronta a scherzare e giocare, ma può essere incredibilmente pigra quando deve studiare, finendo poi per copiare i compiti a Mio o Mai, le sue migliori amiche. È a conoscenza del fatto che Nano è un robot, ma oltre a non farci molto caso, non l'hai mai rivelato a nessuno. Il suo soprannome è Yukko (ゆっこ?).
Mio è una ragazza socievole ed amichevole dai capelli azzurri corti raccolti in due codini. Nonostante all'apparenza sia la ragazza più normale del gruppo, è in grado di sprigionare un'incredibile forza fisica ed una grande tenacia quando si tratta di nascondere agli altri la sua passione per i manga yaoi. Ha una cotta per Kōjirō Sasahara, che è spesso oggetto dei suoi scabrosi disegni.
Mai è una apparentemente tranquilla ragazza dai lunghi capelli scuri e gli occhiali. In realtà è un personaggio estremamente eccentrico, dotato di un senso dell'umorismo grottesco e spesso di difficile comprensione. È dotata di molteplici talenti: è molto intelligente, sa pescare, scolpire il legno ed è brava persino a braccio di ferro. È la padrona di due cani.
Nano è una ragazza androide costruita dal professore, dotata di un enorme chiave di carica che sporge dalla schiena. Questa caratteristica è fonte per lei di grande imbarazzo, dato che Nano vorrebbe nascondere al mondo la sua natura robotica e condurre una vita normale. A dispetto di ciò il professore continua ad installarle accessori di dubbia utilità (come un porta oggetti che fuoriesce dalla fronte o un braccio fucile) che saltano fuori al momento meno opportuno. Nano si prende cura del professore come una madre e si preoccupa anche delle faccende domestiche.
Il professore è una bambina prodigio di otto anni che ha creato Nano, a cui continua ad aggiungere vari accessori di dubbia utilità, senza farlo presente alla diretta interessata. Nonostante il suo grande ingegno, il professore si comporta per la maggior parte del tempo come una normale bambina di otto anni, facendo capricci per il cibo e spaventandosi dei temporali. Il suo nome non viene mai rivelato, ma il suo cognome a giudicare dal laboratorio dovrebbe essere Shinonome.
Sakamoto è un gatto nero, grazie ad uno speciale fazzoletto annodato al collo e creato dal professore è in grado di esprimersi nel linguaggio umano. Tenta di comportarsi da adulto e di essere responsabile nei confronti di Nano e del professore, ma finisce spesso per soccombere alle proprie attitudini feline. Era il gatto della professoressa Nakamura che lo avevo chiamato Taisho.
Izumi Sakurai è una giovane e poco risoluta insegnante, che finisce per essere spesso sopraffatta dai propri allievi. È la sorella maggiore di Sakurai Makoto.
Manabu Takasaki è un giovane insegnante di inglese, innamorato della collega Izumi. Tuttavia è incapace di rivelarsi per via della sua tendenza a pensare troppo e per la propria timidezza. È uno dei pochi a conoscere le regole ed i metodi di gioco del "calcio-go".
Shinonome è l'anziano preside della scuola in cui è ambientata la serie. Conosciuto per i suoi scherzi ed i suoi giochi di parole poco divertenti, ha una segreta passione per il wrestling.
Odia il preside e non tenta neppure di nascondere tutte le crudeltà che progetta ai suoi danni. Ha una figlia ed un nipotino al quale è molto affezionato.
Insegnante di scienze ossessianata dall'idea di studiare la natura robotica di Nano. Tenta varie volte di far cadere Nano in una delle sue trappole che puntualmente le si ritorcono contro.
Un ragazzo ricco ed eccentrico che si comporta come un aristocratico nonostante i suoi genitori siano solo degli agricoltori. Arriva a scuola cavalcando la sua capra Kojirō Sasahara (笹原 コジロウ?, Sasahara Kojirō) ed è spesso accompagnato da un maggiordomo. In passato frequentava la stessa palestra di Kendo alla quale erano iscritte le sorelle Naganohara.
Una ragazza innamorata di Kōjirō ma incapace di ammettere i propri sentimenti, secondo gli stereotipi dei personaggi tsundere. Quando imbarazzata utilizza contro il ragazzo un'incredibile serie di armi da fuoco (e che lasciano Kojiro incredibilmente illeso).
Makoto è il fratello minore della professoressa Izumi. È il terzo membro del club di "calcio-go", ed è l'unico appartenente al club che sembra essere a conoscenza di come funziona tale sport. È a conoscenza della cotta di Takasaki per sua sorella.
Mihoshi è la sorella minore di Misato ed è una studentessa di kendō. Punta a superare Yoshino Naganohara, ex membro della sua palestra di Kendo, considerata la migliore.
Yoshino è la sorella di Mio, studentessa universitaria con una malsana tendenza a fare scherzi bizzarri, come indossare strane maschere e costumi per far spaventare la sorella. Anche lei come Misato e Mihoshi, è una studentessa di kendo, sport per la quale è naturalmente portata.
Nichijou è iniziato come una serie manga scritta ed illustrata da Keiichi Arawi. Originariamente, il manga doveva essere una serie breve serializzata sulla rivista della Kadokawa ShotenShōnen Ace fra maggio ed ottobre 2006. A partire da dicembre 2006, la serializzazione del manga è iniziata ad essere regolare su Shōnen Ace, oltre che sulla rivista Comptiq fra il marzo 2007 ed il luglio 2008. Il primo volume tankōbon è stato pubblicato in Giappone il 24 luglio 2007[1]; mentre l'ultimo, il decimo, è uscito il 10 dicembre 2015[2]. Il manga utilizza una particolare combinazione di vignette in sequenza normale ed altre nello stile dei manga yonkoma. La Bandai Entertainment aveva acquistato i diritti del manga, ma in seguito ha cancellato la sua pubblicazione.[3][4] Il manga è pubblicato in Finlandia dalla Punainen Jättiläinen.[5]
Una serie televisiva anime di ventisei episodi, prodotta dalla Kyoto Animation e diretta da Tatsuya Ishihara è stata trasmessa in Giappone da TV Aichi dal 3 aprile al 25 settembre 2011, trasmessa in simulcast Crunchyroll con il titolo My Ordinary Life.[16][17] Prima della trasmissione della serie, un episodio OAV, intitolato Nichijou Episode 0, era stato pubblicato insieme al sesto volume del manga il 12 marzo 2011.[18] la serie include alcune sequenze tratte da un altro manga di Arawi, Helvetica Standard (ヘルベチカスタンダード?, Herubechika Sutandādo), pubblicato sulla rivista Gekkan NewType della Kadokawa Shoten. La Bandai Entertainment aveva acquistato i diritti dell'anime[3], ma ha in seguito cancellato la pubblicazione.[19][20] La serie è stata rimontata in dodici episodi per essere replicata su NHK Educational TV nel gennaio 2012.[21]Funimation ha distribuito la serie anime nel nord America con sottotitoli nel 2017 e doppiata nel 2019.[22]
I ventisei episodi di Nichijou hanno una struttura molto particolare e dissimile da quella degli altri anime. Infatti ogni singolo episodio è suddiviso in ulteriori tre o quattro spezzoni autoconclusivi, per un totale di 113 parti, nominate semplicemente con un numero progressivo (Nichijou parte 1, Nichijou parte 2 ecc...). Alle normali "parti" dell'anime si alternano alcune brevi segmenti animati di vario titolo, di cui spesso sono protagonisti personaggi non presenti nella serie regolare. Fra queste "serie nella serie" ci sono per esempio Helvetica Standard (tratta da un altro manga di Arawi), Like Love, Short Thoughts o Things we Think are Cool. Ogni episodio della serie si conclude, anziché con la tradizionale anteprima dell'episodio successivo, con un breve commento da parte di un oggetto visto nel corso dell'episodio con la voce di un doppiatore ospite.
Nichijou ha avuto generalmente un'accoglienza non molto soddisfacente per diversi motivi, tra i quali il terremoto e maremoto del Tōhoku del 2011 (lo stesso anno del rilascio dell'anime) e l'elevato costo dell'animazione che era qualitativamente alto nonostante il genere a cui apparteneva. Questi fattori, oltre a una cattiva gestione di marketing non hanno garantito una seconda stagione all'anime.