Not Dark Yet singolo discografico | |
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Artista | Bob Dylan |
Pubblicazione | 1998 |
Durata | 6:29 |
Album di provenienza | Time Out of Mind |
Genere | Blues rock |
Etichetta | Columbia Records |
Produttore | Daniel Lanois |
Bob Dylan - cronologia | |
Not Dark Yet è un singolo del cantautore statunitense Bob Dylan pubblicato nel 1998 e tratto dall'album Time Out of Mind.
Il testo della canzone è narrativamente lineare, rispetto agli abituali standard lirici di Dylan, e il brano viene cantato dal punto di vista di un uomo vissuto e stanco, parzialmente rassegnato alla morte inevitabile che prima o poi arriverà anche per lui:
«Shadows are falling and I've been here all day
It's too hot to sleep and time is running away
Feel like my soul has turned into steel
I've still got the scars that the sun didn't heal
There's not even room enough to be anywhere
It's not dark yet, but it's getting there.»
«Cadono le ombre, ed io sono stato qui tutto il giorno
Troppo caldo per dormire, e il tempo che rotola via
Mi sento come se la mia anima si fosse tramutata in acciaio
Ho ancora le cicatrici che il sole non ha rimarginato
Non c'è neppure un posto per stare in un luogo qualunque
Non è ancora buio, ma presto lo sarà.»
La canzone compare anche nell'album The Passion of the Christ: Songs Inspired By e nella colonna sonora di Wonder Boys, oltre che nel documentario Why We Fight. È stata reinterpretata da Robyn Hitchcock nell'album di cover Robyn Signs, da Eric Clapton durante il tour del 2009 tra Regno Unito ed Irlanda e da Jimmy LaFave nell'album Cimarron Manifesto.
La canzone è stata oggetto di analisi letteraria da parte del professor Christopher Ricks che fece notare l'influenza del poeta John Keats sullo stile di scrittura di Dylan. Nel suo libro Dylan's Visions of Sin, Ricks, professore di lettere alla Boston University, tratteggia dei parallelismi tra Not Dark Yet e il poema di Keats Ode a un usignolo.[1]