Petar Rajič arcivescovo della Chiesa cattolica | |
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Christus Dominus nos liberavit | |
Titolo | Sarsenterum (titolo personale di arcivescovo) |
Incarichi attuali |
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Incarichi ricoperti |
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Nato | 12 giugno 1959 a Toronto |
Ordinato diacono | 30 novembre 1986 dall'arcivescovo Marko Jozinović |
Ordinato presbitero | 29 giugno 1987 dal vescovo Pavao Žanić |
Nominato arcivescovo | 2 dicembre 2009 da papa Benedetto XVI |
Consacrato arcivescovo | 23 gennaio 2010 dal cardinale Tarcisio Bertone, S.D.B. |
Petar Rajič (Toronto, 12 giugno 1959) è un arcivescovo cattolico bosniaco, dall'11 marzo 2024 nunzio apostolico in Italia e nella Repubblica di San Marino.
Nasce in Canada da genitori bosniaci di etnia croata.
Il 29 giugno 1987 è ordinato presbitero, incardinandosi nella diocesi di Trebinje e Marcana, la diocesi di origine dei suoi genitori, dopo aver frequentato il seminario a Sarajevo. In seguito entra nel servizio diplomatico della Santa Sede e consegue la laurea in diritto canonico alla Pontificia Università Lateranense.[1]
Dal 1993 presta la propria opera per varie rappresentanze pontificie in Iran e in Lituania e infine per la sezione degli affari generali della Segreteria di Stato della Santa Sede.
Il 2 dicembre 2009 viene nominato arcivescovo titolare di Sarsenterum con l'incarico di nunzio apostolico in Kuwait, Bahrein e Qatar e di delegato apostolico nella Penisola arabica.
Riceve la consacrazione episcopale il 23 gennaio 2010 a Mostar dal cardinale Tarcisio Bertone, co-consacranti il cardinale Vinko Puljić, arcivescovo di Sarajevo, e Ratko Perić, vescovo di Mostar-Duvno. La scelta di Mostar come luogo di consacrazione è stata considerata simbolica perché la città era ancora divisa tra musulmani e cristiani e Petar Rajič era stato nominato nunzio in paesi musulmani.
Il 27 marzo 2010 è destinato anche alle nunziature in Yemen e negli Emirati Arabi Uniti.
Il 15 giugno 2015 papa Francesco lo nomina nunzio apostolico in Angola e São Tomé e Príncipe. In Angola ha lavorato a un accordo quadro tra la Santa Sede e il paese africano, vertente soprattutto sulle trasmissioni dell'emittente cattolica Radio Ecclesia e sullo stato del santuario di Muxima.[2][3] Per molti anni le trasmissioni di Radio Ecclesia, che riportavano fatti sgraditi al governo, soprattutto sulla guerra civile nella provincia di Cabinda, erano state autorizzate solo nella zona della capitale.[4] L'accordo quadro è stato il primo passo per il riconoscimento da parte dello stato della personalità giuridica della Chiesa cattolica, avvenuto nel 2019.[5]
Il 15 giugno 2019 è trasferito alla nunziatura apostolica in Lituania. Il 6 agosto successivo viene nominato anche nunzio apostolico in Estonia e Lettonia.
L'11 marzo 2024 papa Francesco lo nomina nunzio apostolico in Italia e nella Repubblica di San Marino, succedendo così al cardinale Emil Paul Tscherrig, ritiratosi per raggiunti limiti di età.[6]
La genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
Controllo di autorità | VIAF (EN) 192498528 · ISNI (EN) 0000 0003 8562 1705 |
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