Rick Remender (Pasadena, febbraio 1973) è un fumettista e disegnatore statunitense.
Prima di iniziare a lavorare nel mondo dei comics, Rick Remender lavora nell'animazione, prendendo parte a film come Il gigante di ferro, Anastasia e Titan A.E.[1]. Volendo però diventare un fumettista, porta avanti questo obiettivo proponendo i suoi lavori a editori indipendenti, arrivando a creare nel 1998 il personaggio di Capitan Dingleberry per la SLG Publishing[1]. Agli inizi si dedica all'attività di disegnatore ed è nel ruolo di inchiostratore che ottiene il primo importante incarico alla Marvel Comics, a fine 2001 sulla serie dei Vendicatori. Negli anni successivi si cimenta come scrittore collaborando con la Dark Horse Comics e la Image Comics. Per la Dark Horse realizza la sua prima opera di una certa importanza ovvero Fear Agent (dal 2005) mentre nel 2007 realizza i testi per un albo unico sul popolare personaggio di Red Sonja (per Dynamite Entertainment). In entrambi svolge il ruolo di scrittore ed è in tale mansione che ottiene il suo primo impegno di rilievo che lo vede ai testi di un iconico personaggio quale il Punitore (dal 2008)[1]. I vertici della Marvel ne sono favorevolmente impressionati e gli offrono un contratto in esclusiva dal 2009. Remender diviene così un autore best seller su titoli quali Uncanny X-Force, Venom, Capitan America e di Uncanny Avengers[1]. Nel 2015 scrive la graphic novel Avengers: Rage of Ultron e la miniserie legata a Secret Wars intitolata Hail Hydra. Terminato il suo contratto in esclusiva torna al fumetto indipendente per produrre opere creator-owned quali: Fear Agent, Black Science, Deadly Class, Low, Tokio Ghost, Seven to Eternity e altri titoli. Tutti pubblicati dalla Image Comics.
Nel 2016 fonda l'imprint Giant Generator le cui opere sono distribuite in esclusiva dalla Image[2].
Da adolescente vive principalmente a Phoenix (Arizona) e poi in una cittadina non distante dove frequenta la High School[3]. Non riesce a creare vere amicizie a scuola e gli unici legami sono quelli maturati a Phoenix dove torna appena possibile[3]. Gli ambienti che frequenta sono però caratterizzati dalla violenza e dall'uso di droghe[3]. Un suo amico viene ferito durante una sparatoria, un altro muore di overdose e assiste al crecsere della criminalità urbana di fine anni ottanta[3]. Per fuggire da queste realtà e dalla difficoltà nel creare rapporti interpersonali matura da subito una grande passione per i fumetti che nasce per caso, quando la sua attenzione, in un Market, viene attirata dalla copertina del n.4 di Marvel Super Heroes Secret Wars[4]. Dopo averlo comprato e riletto più volte decide di voler diventare un fumettista. Negli anni successivi diventa un avido collezionista di fumetti e gestisce un comic shop (o fumetteria)[4]. Appena gli è possibile si iscrive alla School of Cartoon e Graphic Art di Joe Kubert[4]. Si tratta di una delle più prestigiose e qualificate fucine per autori e artisti che vogliono cimentarsi con il mondo dei comic. Rick non si trova però a sua agio e la abbandona perdendo fiducia nelle sue possibilità di affermarsi in quel campo. Tornato a Phoenix trova comunque lavoro in un'attività affine quale quella dell'animazione[4]. Il suo primo impiego in questo settore gli viene dato dall'animation studio di Don Bluth dove collabora alla realizzazione dei lungometraggi animati Anastasia (del 1997) e Titan A.E. (del 2000)[4]. Al fine di trovare più occasioni per questa carriera si sposta a Los Angeles dove partecipa alla lavorazione dei lungometraggi Il gigante di ferro (del 1999) e Le avventure di Rocky e Bullwinkle (del 2000)[4]. Nonostante la sua professione nell'animazione sia promettente, Rick rimane appassionato di fumetti e in lui rimane ancora qualche speranza di sfondare un giorno in quel settore[4].
Durante il suo periodo nell'animazione, Remender si diletta a creare un nuovo personaggio a fumetti dal nome Captain Dingleberry che inaspettatamente suscita l'interesse di una casa editrice indipendente e viene pubblicato[4]. Remender realizza che può ancora tentare di esaudire il suo sogno giovanile e lavorare nel campo dei comic. Inizialmente pensa di poterlo fare come disegnatore o quanto meno come inchiostratore[4]. In questo ruolo ottiene infatti il suo primo importante incarico presso la Marvel Comics. Realizza le chine della serie Avengers tra la fine del 2001 e il 2002. Le sue prime collaborazioni di rilievo sono nel ruolo di disegnatore per due albi della serie Terminator 3: Rise of the Machine, pubblicata dalla Beckett come prequel dell'omonimo film con Arnold Schwarzenegger, e con la Mirage Studios per la quale realizza i disegni su 4 albi di un fumetto culto degli ottanta e novanta quale le Teenage Mutant Turtles[4]. In questo ruolo non riesce però ad affermarsi in quanto come disegnatore non si distingue e non ha modo di sviluppare le idee e progetti che vorrebbe portare come fumettista[4]. Già in questo periodo comincia a scrivere le trame di opere quali Crawl Space: XXXombies, The End League e la saga fantascientifica Fear Agent. Proprio dopo la pubblicazione di Fear Agent con la Dark Horse (dal 2005), Rick comincia a farsi notare come valido scrittore nel mondo dei comic[4]. La Marvel lo mette alla prova affiancandolo a Matt Fraction ai testi di Punisher:War Journal[4]. Restando soddisfatta del suo lavoro gli propone dal 2009 un contratto in esclusiva che porta l'autore ad avere la possibilità di scrivere storie di genere super eroistico su personaggi iconici e affermarsi quindi presso una grande fetta di lettori[4]. Joe Quesada, editor-in-chief, della Marvel lo assume con il ruolo definitivo di scrittore individuando in lui maggiori doti in questa mansione e quindi suggerisce a Rick di impegnarsi unicamente in tale veste. Si tratta dello stesso suggerimento che aveva dato 10 anni prima a Brian Michael Bendis quando, offrendogli un contratto esclusivo, lo aveva dissuaso dal percorrere anche la strada da disegnatore ma di concentrarsi sulla scrittura in quanto è lì che vedeva maggior potenziale. In entrambi i casi si è trattata di una intuizione che ha portato sia Bendis sia Remender alla ribalta del panorama fumettistico.
La prima serie regolare a cui viene assegnato Remender è Punisher War Jornual (Vol.2) a fianco di Matt Fraction. Si tratta della seconda serie di una pubblicazione del Punitore degli anni novanta e che si prefigge lo scopo di riportare il personaggio all'interno della continuity del Marvel Universe (dal 2008). Nei primi anni duemila il personaggio era stato rilanciato con successo da Garth Ennis sotto l'imprint Marvel Knights. L'autore irlandese ha realizzato un ciclo di storie per lettori adulti, caratterizzate da ambientazioni cupe, violenza e delineando una versione non edulcorata (e più realistica) del vigilante/giustiziere della Marvel. Tali storie non sono però considerate canoniche con la continiuty del Marvel Universe. Con Punisher War Journal Remender ha il compito non semplice di cercare di riproporre il personaggio anche a dei lettori Young Adult e inserirlo nei vari "eventi editoriali" della Marvel Comics. Non mancano infatti i tei-in con Secret Invasion e World War Hulk.
Nonostante il discusso ciclo di storie sul Punitore, Remnder diviene uno degli autori di riferimento per il rilancio delle serie della casa editrice voluto da Alan Fine, coadiuvato da Quesada e Alex Alonso, a partire dal 2012. Il progetto prende il nome di Marvel NOW! e chiude la sua prima fase nel 2015. A Remender vengono assegnate due serie di punta quali Uncanny Avengers e Capitan America. La prima si tratta di una nuova serie che vede il formarsi di un team di super eroi formato da membri dei vendicatori e mutanti, questo in seguito agli eventi di Avengers vs. X-Men. La seconda vede la grande opportunità di cimentarsi con uno dei più iconici personaggi (e titoli) Marvel con una serie la cui numerazione riparte dal numero 1.
«Si tratta di ragionare sul lungo termine anzichè sul breve. Volete costruirvi la vostra casa (a livello creativo)? Creare qualcosa che i vostri figli erediteranno? L'Image è allora l'unico posto possibile. Questo contratto è il mio modo di dire che scommetto su me stesso. Scommetto sui miei collaboratori...sui nostri personaggi, sulle nostre storie e sulla proprietà di ciò che facciamo. In esclusiva...Come se la nostra vita fosse in gioco.»
Agli inizi del terzo decennio degli anni duemila Remender è ormai un top-writer tra i più apprezzati e ricercati nel mercato fumettistico. Nonostante le offerte allettanti sia della Marvel sia della DC con la possibilità di sceneggiare personaggi iconici, Rick opta per una scelta sorprendente e radicale.[5] Firma un contratto in esclusiva per la Image tramite la quale pubblica in esclusiva i suoi fumetti e di cui, secondo i principi del casa editrice deterrà ogni diritto a livello di licenze e proprietà intellettuale.[5] Lo scrittore vede in questa opportunità l'unico vero step per progredire nella sua evoluzione artistica e dare libero sfogo alla sua creatività potendo creare opere di cui andare orgoglioso, avendo piena libertà a livello editoriale ma sapendo ovviamente che vi sono anche legati maggiori rischi a livello di guadagno e visibilità.[5] Le prime due opere legate al nuovo progetto sono The Sacrificers, realizzata insieme al disegnatore Max Fiumara, e l'ambiziosa opera corale Holy Roller ideata insieme al comico Andy Samberg e al musicista Joe Throman. I disegni sono assegnati a Roland Boschi.[5] Il suo interesse e dedizione per il fumetto indipendente lo porta a sviluppore il suo imprint Giant Generator per la Image Comics.
«...ho passato l'ultimo quarto di secolo a sviluppare (anche) fumetti creator-owned ...Lavorare con questo gruppo di autori...mi ha rinvigorito mi sveglio ogni mattina desideroso di vedere cosa hanno creato questi incredibili talenti. Ci concentriamo su storie nuove completamente originali...che si distinguono dal vortice dei fumetti mensili e che hanno dimostrato di resistere alla prova del tempo.»
Nell'ottobre del 2023 firma un contratto con 10 autori che svilupperanno fumetti creator-owned per la nuova etichetta della Image Comics. I primi ad entrare in esclusiva per proporre le loro opere sono : Daniel Acuna, Andre Lima Araulio, Paul Azaceta, Bengal, Roland Boschi, Max Fiumara, Mike Hawthorne, JG Jones, Francesco Mobili, Brett Parson, Yanick Paquette, Greg Tocchieni. Le prime tre opere con l'imprint Giant Generator escono nel 2024 e sono: Grommets di Remender, Brian Poshen e Brett Parson, Napalm Lullaby di Remender e Bengal, Dust to Dust di JG Jones e Phil Bram.[6]
Controllo di autorità | VIAF (EN) 9590253 · ISNI (EN) 0000 0001 2276 224X · Europeana agent/base/94233 · LCCN (EN) no2006007449 · GND (DE) 1095509136 · BNE (ES) XX1779941 (data) · BNF (FR) cb15500513f (data) · J9U (EN, HE) 987007404357405171 |
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