ShKAS | |
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ShKAS Museo della tecnica di Vadim Zadorogny | |
Tipo | mitragliatrice |
Origine | Unione Sovietica |
Impiego | |
Conflitti | guerra civile spagnola seconda guerra mondiale |
Produzione | |
Progettista | Boris Gavriilovič Špital'nyj Irinarch Andreevič Komarickij |
Varianti | Ultra-ShKAS |
Descrizione | |
Peso | 10,5 kg vuota e 45 kg caricata con 650 munizioni |
Lunghezza | 935 mm |
Lunghezza canna | 605 mm |
Calibro | 7,62 mm |
Tipo munizioni | 7,62 × 54 mm R (9,6 g) |
Azionamento | Operata a Gas |
Cadenza di tiro | 1800 colpi al minuto versione sub-alare e torretta 1100 colpi al minuto versione sincronizzata |
Velocità alla volata | 775-825 m/s |
Alimentazione | Nastro |
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La Mitragliatrice ŠKAS (in caratteri cirillici ШКАС - Шпитальный, Комарицкий, Авиационный, Скорострельный ŠKAS - Špitalʹnyj, Komarickij, Aviacionnyj, Skorostrelʹnyj mitragliatrice per utilizzo aeronautico a rapida cadenza di tiro) è una mitragliatrice calibro 7,62 mm sviluppata in Unione Sovietica nei primi anni trenta come equipaggiamento dei velivoli in dotazione alla Voenno-vozdušnye sily (VVS) nell'allora aeronautica militare sovietica.
Progettata da Boris Gavriilovič Špital'nyj e Irinarch Andreevič Komarickij, venne introdotta nel 1934 e da quel momento ampiamente utilizzata dai velivoli sovietici, nella maggior parte degli aerei da caccia e bombardieri, fino a tutta la seconda guerra mondiale.
Con la necessità di poter disporre di armamenti aeronautici più efficaci ne venne sviluppata una variante dal maggior calibro, il cannoncino automatico ShVAK da 20 mm.
La ŠKAS è una mitragliatrice di tipo revolver operata a gas. L'elevata cadenza di tiro è dovuta al tamburo a dieci camere rotante alimentato da un nastro di munizioni tra maglie metalliche ed al peso della parte di rinculo dell'arma di 921 g. L'efficacia in combattimento della mitragliatrice ShKAS venne migliorata grazie alle munizioni perforanti ed incendiarie di N.M. Elizarov. La produzione iniziale comprendeva mitragliatrici per torrette, per installazioni sub alari in ambito aeronautico e normali con ricarica a nastro ed una versione sincronizzata (in cui la cadenza di tiro dell'arma era sincronizzata con il regime di rotazione delle eliche del velivolo) che entrerà in servizio nel 1936. Nel 1939 venne prodotta una piccola quantità di un suo sviluppo, identificata come Ultra-ŠKAS, caratterizzate da una cadenza di tiro di 3 000 colpi al minuto; oltre questo valore l'arma risultava poco affidabile.
Una raffica di un secondo proveniente dalle 4 mitragliatrici installate sul Polikarpov I-153 o sul Polikarpov I-16 era in grado di piazzare 120 colpi in un arco di 0,84° a 400 metri di distanza con una densità di 5 colpi per metro quadrato di cielo, caratteristica di molto superiore rispetto a quelle delle armi di altre nazioni installate sui rispettivi velivoli dell'epoca,[senza fonte] specialmente considerando che quattro mitragliatrici con munizioni da 650 colpi per arma pesavano in totale 160 kg.
Il tecnico Sovietico Viktor Michajlovič Sinajskij disse:
"La mitragliatrice ShKAS aveva un'elevata cadenza di tiro ma anche 48 modi diversi di incepparsi. Alcuni di questi poterono essere risolti immediatamente, altri no. 1 800 colpi al minuto rappresentavano una cadenza di tiro folle. Se qualcuno avesse premuto il grilletto troppo a lungo, la ShKAS avrebbe sparato tutti i colpi in una sola volta e questo è tutto!!"[1]
Oltre a quelle elencate nella tabella sinottica:
Unità prodotte dal 1933 al 1945[2]: