Stomatosuchus inermis

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Stomatosuchus
Ricostruzione grafica di S. inermis
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseReptilia
SuperordineCrocodylomorpha
Famiglia† Stomatosuchidae
GenereStomatosuchus
Stromer, 1925
Nomenclatura binomiale
† Stomatosuchus inermis
Stromer, 1925

Stomatosuchus inermis (il cui nome significa "coccodrillo dalla bocca disarmata") è un rettile crocodilomorfo stomatosuchide estinto, vissuto nel Cretaceo superiore (Cenomaniano, circa 100-94 milioni di anni fa), nell'odierno Egitto, Nordafrica.

Mascella inferiore di Laganosuchus, il più stretto parente di Stomatosuchus. La forma della mascella inferiore di quest'ultimo era molto simile a quella del Laganosuchus, quindi è probabile che i due condividessero la stessa biologia, ma differivano per dimensioni.[1]
Ricostruzione del cranio di Stomatosuchus inermis

Di grandi dimensioni (la lunghezza forse arrivava a 12 metri), questo “coccodrillo” fossile aveva un aspetto decisamente bizzarro: la testa era allungata e molto larga, dotata di un'ampia bocca simile a quella di un pellicano; i denti, di forma conica, erano presenti solo nella mascella, mentre la mandibola ne era priva. Dalla conformazione delle ossa della mandibola, sembra chiaro che lo Stomatosuchus fosse dotato di una vera e propria tasca golare, che forse gli serviva per trattenere i pesci di cui si cibava dopo averli inghiottiti.[2] Un'altra ipotesi è che lo Stomatosuchus fosse un animale filtratore, come le balene e i fenicotteri. In ogni caso, sembra che questo animale fosse incapace di tendere agguati a grossi vertebrati terrestri come invece fanno i coccodrilli odierni. È possibile che lo Stomatosuchus passasse quasi tutta la sua vita in acqua, tornando a riva solo per deporre le uova. Sono enigmatiche anche le parentele dello Stomatosuchus, sebbene le vertebre hanno una forma simile a quella riscontrata negli odierni coccodrilli, il suo parente più stretto doveva essere il Laganosuchus un altro crocodylomorpho che aveva una bocca simile a quella della Stomatosuchus ma era di dimensioni minori.[1]

Storia della scoperta

[modifica | modifica wikitesto]

I resti fossili rinvenuti negli anni '10 da Ernst Stromer appartenevano a un unico esemplare ed erano costituiti da un cranio, una mandibola e alcune vertebre. Sfortunatamente, l'esemplare andò distrutto nel 1944, nel corso di un bombardamento avvenuto sulla città di Berlino, dov'erano conservati i resti. Recentemente (2009) in Niger e in Marocco sono stati ritrovati resti di un animale assai simile, denominato Laganosuchus.[1][3]

Paleoecologia

[modifica | modifica wikitesto]

Stomatosuchus viveva in un ambiente insolitamente popolato da varie specie di coccodrilli, tra cui Libycosuchus, dal muso corto e dalle abitudini terrestri e Aegyptosuchus peyeri. La zona era abitata anche da grandi dinosauri carnivori come Spinosaurus e il misterioso Bahariasaurus e da pochi giganteschi erbivori come Aegyptosaurus e Paralititan.[4]

  1. ^ a b c P. C. Sereno e Larsson, H. C. E., Cretaceous crocodyliforms from the Sahara, in ZooKeys, vol. 28, n. 2009, 2009, pp. 1–143, DOI:10.3897/zookeys.28.325.
  2. ^ Naish, D. 2002. Fossils explained 34: Crocodilians. Geology Today 2: 71-77.
  3. ^ Stromer, E. (1925) Ergebnisse der Forschungsreisen Prof. E. Stromers in den Wüsten Ägyptens. II. Wirbeltier-Reste der Baharije-Stufe (unterstes Cenoman). 7. Stomatosuchus inermis Stromer, ein schwach bezahnter Krokodilier und 8. Ein Skelettrest des Pristiden Onchopristis numidus Huag sp. Abhandlungen der Königlich Bayerischen Akademie der Wissenschaften, Mathematisch-Physikalische Klasse 30: 1–22.
  4. ^ Randolph E. Schmid, 3 new ancient crocodile species fossils found, The Associated Press, 19 novembre 2009.
  • Stromer, E. 1926. Ergebnisse der Forschungsreisen Prof. E. Stromers in den Wüsten Ägyptens. II. Wirbeltier-Reste der Baharîje-Stufe (unterstes Cenoman). 7. Stomatosuchus inermis Stromer, ein schwach bezahnter Krokodilier. 8. Ein Skelettrest des Pristiden Onchopristis numidus Haug sp. Abhandlungen der Bayerischen Akademie der Wissenschaften, Mathematisch-naturwissenschaftliche Abteilung, 30:1–22.
  • Sereno, P. C.; and Larsson, H. C. E. (2009). "Cretaceous crocodyliforms from the Sahara". ZooKeys 28 (2009): 1–143. doi:10.3897/zookeys.28.325.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]