Tezepelumab | |
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Nomi alternativi | |
Tezspire, MEDI9929, AMG 157, tezepelumab-ekko | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C6400H9844N1732O1992S52 |
Massa molecolare (u) | 144 590,40 |
Numero CAS | |
DrugBank | DBDB15090 |
Dati farmacologici | |
Modalità di somministrazione | sottocutanea |
Dati farmacocinetici | |
Legame proteico | con la linfopoietina timica stromale |
Indicazioni di sicurezza | |
Il tezepelumab, commercializzato sotto il nome di Tezspire, è un anticorpo monoclonale umano usato per il trattamento dell'asma.[1][2][3][4] Il farmaco blocca la linfopoietina timica stromale (TSLP),[1] una citochina epiteliale che si suppone svolgere un ruolo cruciale nell'innesco e nel mantenimento del processo infiammatorio delle vie aeree.[5]
I più comuni effetti collaterali osservati sono faringite sintomatica (mal di gola) e artralgia.[2]
L'uso medico del tepelizumab è stato approvato nel dicembre 2021 negli Stati Uniti[1][6] e nel settembre 2022 nell'Unione Europea.[2][7]
Il tezepelumab è indicato per la terapia conservativa negli individui di 12 o più anni di età affetti da asma in forma severa.[1][2]
Due studi clinici principali, per i quali sono stati reclutati un totale di 1 500 individui adulti e adolescenti con asma parzialmente o completamente refrattaria ad altre terapie, hanno mostrato che il tezepelumab è efficace nel ridurre la frequenza e l'entità delle crisi asmatiche in questo tipo di pazienti.[2]
Il 21 luglio 2022, il Comitato per i Medicinali ad Uso Umano, organismo di valutazione e supervisione farmacologica dell'EMA, dette un parere positivo all'autorizzazione della messa in commercio del tezepelumab, suggerendo di utilizzare il farmaco come trattamento supplementare in forme di asma particolarmente severe negli adolescenti e negli adulti.[2][8] La casa farmaceutica che si incarica di produrre l'anticorpo è AstraZeneca AB.[8]
Il tezepelumab è tuttora oggetto di studi volti a valutarne l'efficacia nel ridurre la sintomatologia della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) o per rallentarne la progressione; si sta studiando l'impiego dell'anticorpo anche in pazienti affetti da rinosinusite cronica con polipi nasali, da orticaria cronica idiopatica e da esofagite eosinofila.[6]
In alcuni studi clinici giunti alla fase III, il tezepelumab ha dimostrato un'ampia efficacia, comparato al placebo, nel ridurre le manifestazioni asmatiche in pazienti affetti da forme severe della malattia e refrattari ad altri farmaci antiasmatici.[9][10]