Vickers Vixen | |
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Vista laterale del Vickers Vixen | |
Descrizione | |
Tipo | Multiruolo (bombardiere, ricognitore, osservatore) |
Equipaggio | 2 |
Costruttore | Vickers-Armstrongs |
Data primo volo | febbraio 1923 |
Utilizzatore principale | Servicio de Aviación Militar de Chile |
Esemplari | 20 |
Altre varianti | Vickers Valparaiso Vickers Venture |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 8,84 m (29 ft 0 in) |
Apertura alare | 13,41 m (44 ft 0 in) |
Altezza | 3,66 m (12 ft 0 in) |
Superficie alare | 54,8 m² (590 ft²) |
Carico alare | 52,1 kg/m² (8.6 lb/ft²) |
Peso a vuoto | 1 509 kg (3 320 lb) |
Peso carico | 5 080 kg (2 309 lb) |
Propulsione | |
Motore | 1 Napier Lion, 12 cilindri a W raffreddato a liquido |
Potenza | 500 hp (373 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 215 km/h (134 mph, 116 kt) a livello del mare |
Velocità di salita | 116 m/s (1 250 ft/min) |
Autonomia | 1 230 km (764 mi, 664 nm) |
Tangenza | 9 100 m (20 000 ft) |
Armamento | |
Mitragliatrici | Fino a 3 Lewis calibro .303 in (7,7 mm)[1] |
Bombe | Fino a 227 kg (500 lb)[1] |
Note | Dati riferiti alla versione Vixen V |
Dati tratti da "Vickers Aircraft Since 1908"[2], tranne dove diversamente indicato. | |
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Il Vickers Vixen, in inglese volpe (femmina), era un biplano realizzato dall'azienda britannica Vickers Limited nel corso degli anni venti del XX secolo.
Progettato per l'utilizzo sia come bombardiere che come ricognitore o osservatore, trovò impiego principalmente nell'aeronautica cilena.
Il progetto del Vixen ebbe origine nel 1922 su iniziativa privata della Vickers che intendeva proporlo per la sostituzione dei velivoli da caccia Airco DH.9A e Bristol F.2 Fighter all'epoca in servizio.
Con la designazione interna di Type 71 il primo Vixen I, dotato di motore Napier Lion I[3], venne portato in volo nel febbraio del 1923[4]. Dopo i primi collaudi si preferì optare per l'impiego come bombardiere diurno[3]: modificato nella fusoliera di maggior lunghezza, il velivolo venne identificato come Type 87 Vixen II; nel corso di nuovi collaudi rivelò prestazioni soddisfacenti[3].
Malgrado i risultati delle prove l'Air Ministry considerò il Vixen maggiormente idoneo al ruolo di ricognitore ed emise un ordinativo di 6 esemplari che, in ragione delle modifiche apportate (seppur marginali), vennero identificati a tutti gli effetti come nuovo modello dando così origine al Vickers Venture (designazione interna Type 94)[3].
Sempre sulla base delle versioni I e II venne realizzato un ulteriore modello da destinare all'esportazione, noto con il nome di Vickers Valparaiso che venne acquistato dalle autorità portoghesi.
Nel frattempo la Vickers costruì un nuovo esemplare, noto con la designazione di Type 91 (Vixen III), dotato di superficie alare più ampia e motorizzato con il motore Napier Lion II; anche in questo caso il velivolo non ebbe alcun successo commerciale. Nel corso del 1924 questo medesimo esemplare venne dotato di fusoliera allungata e motorizzato con un Rolls-Royce Condor III, assumendo così la designazione di Type 105 (Vixen IV)[3].
Nel corso del 1925 il Servicio de Aviación Militar de Chile acquistò un Valparaiso e, in seguito al positivo esito delle prove di valutazione, avanzò un ordine per 18 esemplari equipaggiati con motore Napier Lion V che furono designati Vixen V (Type 116)[3].
L'impiego nei climi caldi del Cile evidenziò alcuni aspetti critici determinati dalla struttura lignea della velatura del Vixen; per trovare soluzione a tali problemi la Vickers realizzò due prototipi caratterizzati dalla struttura interamente metallica[3], denominandoli rispettivamente Vivid (Type 130)[5] e Valiant (Type 131)[6].
Il Vickers Vixen era un biplano biposto con la fusoliera dalla struttura in tubi d'acciaio ed ali in legno. La configurazione della velatura principale era moderatamente sesquiplana; gli impennaggi erano di tipo monoplano con l'elemento orizzontale disposto sulla linea mediana della fusoliera, al di sotto della deriva.
Nelle diverse versioni che si succedettero venne ampliata l'aperura alare, che passò dai 40 ft del Vixen I ai 44 del Vixen V (da 12,19 a 13,41 m), ed allungata la fusoliera.
L'equipaggio era disposto in due postazioni separate; quella anteriore era destinata al pilota mentre quella posteriore osservatore.
Il carrello d'atterraggio era del tipo triciclo posteriore: l'elemento principale aveva le ruote disposte immediatamente davanti al bordo d'attacco dell'ala inferiore, collegate fra loro da una barra trasversale.
Il motore della versione iniziale era un Napier Lion: si trattava di un 12 cilindri a W raffreddato a liquido; il raffreddamento era assicurato da un radiatore disposto frontalmente, davanti al motore. Nelle successive versioni del velivolo vennero installate versioni aggiornate del motore Lion oppure (specificamente nei Vixen IV e VI) vennero impiegati motori Rolls-Royce Condor (anche in questo caso si trattava di motori 12 cilindri, ma disposti a V). Nella versione Vixen VI il radiatore assunse dimensioni più contenute e trovò disposizione al di sotto della carenatura del mozzo dell'elica.
Il Vixen poteva essere dotato di 3 mitragliatrici Lewis calibro .303 in (pari a 7,7 mm), due sparanti in avanti ed una brandeggiabile, a disposizione dell'osservatore. Il carico offensivo poteva arrivare fino a 500 lb di bombe (pari a 227 kg).
L'unica forza aerea ad impiegare il Vixen fu, come detto, il Servicio de Aviación Militar de Chile che ordinò (in due momenti successivi) un totale di 18 velivoli Vixen Mk.V dotati di motore Napier Lion V.
Il clima caldo del Cile settentrionale creò qualche difficoltà ai Vixen, sia a livello strutturale (in particolare alle ali ed agli impennaggi, realizzati interamente in legno) che a livello di propulsore (stante l'elevato rapporto di compressione che caratterizzava il W-12 britannico).
I Vixen cileni presero parte alle azioni di bombardamento operate contro le unità della flotta della Armada de Chile, nel corso degli episodi di ammutinamento avvenuti nell'estate del 1931, noti come Sublevación de la Escuadra de Chile.
Come già detto, diverse furono le varianti del progetto del Vixen che (seppur caratterizzate da modifiche marginali) vennero identificate con un nome diverso: