Barluzzi nacque in una famiglia di architetti che da diverse generazioni lavorava per il Vaticano.[1] Dopo essersi laureato in ingegneria all'Università di Roma La Sapienza, nel 1912 seguì suo fratello Giulio a Gerusalemme dove questi aveva l'incarico di progettare l'ospedale italiano.[2][3]
Con l'inizio della prima guerra mondiale ritornò in Italia, ma nell'ottobre 1917 al seguito di un contingente britannico Antonio e Giulio tornarono a Gerusalemme. Poco dopo ricevette l'incarico di costruire una basilica sul Monte Tabor, fu l'inizio di una serie di progetti di costruzioni e restauri che lo fecero restare in Terra santa fino al 1958, quando a causa di un infarto ritornò in Italia.[3][4]
(HE) Maha Halevi, A Pious Architect and an Italian Nationalist: Antonio Barluzzi and his activism in promoting the Italian interests in the Holy Land, 2010, pp. 75-106.
(HE) Masha Halevi, The Politics behind the Construction of the Modern Church of the Annunciation in Nazareth The Catholic Historical Review, vol. 1, 1º gennaio 2010, pp. 27-55.
Giovanna Franco Repellini, Antonio Barluzzi Architetto in Terra Santa, Milano, Edizioni Terra Santa, 2013.