Carlo Giovanni Bernadotte

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Carlo Giovanni Bernadotte
Conte di Wisborg
Stemma
Stemma
In carica2 luglio 1951 –
5 maggio 2012
Predecessoretitolo creato
Successoretitolo estinto
Duca di Dalarna
In carica31 ottobre 1916 –
19 febbraio 1946
PredecessoreAugusto di Svezia
SuccessoreGabriel di Svezia
Nome completoCarl Johan Arthur
TrattamentoSua Altezza Reale il Duca di Dalarna fino al 1946, dal 1951 Sua Signoria il Conte di Wisborg
Altri titoliPrincipe di Svezia (1916-1946)
NascitaStoccolma, 31 ottobre 1916
MorteÄngelholm, 5 maggio 2012 (95 anni)
SepolturaCimitero Reale di Solna
DinastiaBernadotte
PadreGustavo VI Adolfo di Svezia
MadreMargherita di Sassonia-Coburgo-Gotha
ConiugiKerstin Wijkmark (1946-1987, def.)
Gunnila Wachtmeister af Johannishus (1988-2012)
FigliMonica Kristina Margaretha Bernadotte
Christian Carl Henning Bernadotte
ReligioneChiesa di Svezia

Carlo Giovanni Bernadotte, nome completo Carl Johan Arthur Bernadotte[1], (Stoccolma, 31 ottobre 1916Ängelholm, 5 maggio 2012) era un membro della Casa reale di Svezia. Fu principe di Svezia e duca di Dalarna dalla nascita fino al 1946, quando fu privato dei titoli, in seguito, a partire dal 2 luglio 1951, fu creato Principe Bernadotte e Conte di Wisborg[1].

Il principe Carlo Giovanni nel 1938

Carlo Giovanni era l'ultimo dei figli di re Gustavo VI Adolfo di Svezia (1882-1973) e della sua prima moglie Margherita di Sassonia-Coburgo-Gotha (1882-1920)[1], al momento della sua nascita principi ereditari di Svezia.
I suoi nonni paterni erano il re Gustavo V di Svezia (1858-1950) e la regina Vittoria di Baden (1862-1930), quelli materni il principe Arturo di Sassonia-Coburgo-Gotha (1850-1942) e la principessa Luisa Margherita di Prussia. Era pronipote della regina Vittoria del Regno Unito e anche dell'imperatore Guglielmo I di Germania.

Durante la Seconda guerra mondiale rifiutò l'offerta di diventare re di Ungheria.

Perdette i suoi titoli reali e il suo diritto nella linea di successione dinastica quando si sposò, il 19 febbraio 1946[1] nella città di New York, con Elin Kerstin Margareta Wijkmark, di origini non nobili, figlia del teologo Oscar Henning Wilhelm Wijkmark e di Elin Mathilda Larsson. La granduchessa Carlotta di Lussemburgo, sua parente, gli concesse, il 2 luglio 1951, il titolo di Principe Bernadotte e Conte di Wisborg.

Dopo la morte della prima moglie Carlo Giovanni contrasse un secondo matrimonio, il 29 settembre 1988[1] nella città di Copenaghen, con Gunilla Märta Louise contessa Watchmeister af Johannishus, di origini estoni, figlia di Nils Claes Ludvig conte Wachtmeister af Johannishus e di Martha Ebba Carolina baronessa de Geer di Leufstra.

Non avendo avuto figli naturali, adottò con la prima moglie:[1]

  • Monica Kristina Margaretha Bernadotte, nata il 5 marzo 1948;
  • Christian Carl Henning Bernadotte, nato il 3 dicembre 1949.

Dal 2002 al 2012 fu il più anziano discendente della regina Vittoria del Regno Unito. Morì a 95 anni il 5 maggio 2012.

Albero genealogico

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Famiglia reale svedese
Casato di Bernadotte

Carlo XIV (1763-1844)
Oscar I (1799-1859)
Carlo XV (1826-1872)
Figli
Oscar II (1829-1907)
Gustavo V (1858-1950)
Gustavo VI Adolfo (1882-1973)
Figli
Carlo XVI Gustavo (1946)
Nipoti
Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Oscar II di Svezia Oscar I di Svezia  
 
Giuseppina di Leuchtenberg  
Gustavo V di Svezia  
Sofia di Nassau Guglielmo di Nassau  
 
Paolina di Württemberg  
Gustavo VI Adolfo di Svezia  
Federico I di Baden Leopoldo di Baden  
 
Sofia Guglielmina di Svezia  
Vittoria di Baden  
Luisa di Prussia Guglielmo I di Germania  
 
Augusta di Sassonia-Weimar-Eisenach  
Carlo Giovanni Bernadotte  
Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha Ernesto I di Sassonia-Coburgo-Saalfeld  
 
Luisa di Sassonia-Gotha-Altenburg  
Arturo di Sassonia-Coburgo-Gotha  
Vittoria del Regno Unito Edoardo Augusto di Hannover  
 
Vittoria di Sassonia-Coburgo-Saalfeld  
Margherita di Sassonia-Coburgo-Gotha  
Federico Carlo di Prussia Carlo di Prussia  
 
Maria di Sassonia-Weimar-Eisenach  
Luisa Margherita di Prussia  
Maria Anna di Anhalt Leopoldo IV di Anhalt-Dessau  
 
Federica di Prussia  
 

Onorificenze svedesi

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Cavaliere e Commendatore degli Ordini di S. M. (Reale Ordine dei Serafini, RoK av KMO) - nastrino per uniforme ordinaria
— dalla nascita, revocato il 22 febbraio 1946
Commendatore di Gran Croce del Reale Ordine della Stella Polare (KmstkNO) - nastrino per uniforme ordinaria
— dalla nascita, revocato il 22 febbraio 1946 e riammesso il 10 aprile 1952, nastro in uso fino al 1975
Commendatore di Gran Croce del Reale Ordine della Stella Polare (KmstkNO) - nastrino per uniforme ordinaria
— dalla nascita, revocato il 22 febbraio 1946 e riammesso il 10 aprile 1952, nastro in uso dal 1975
Commendatore di Gran Croce del Reale Ordine della Spada (KmstkSO) - nastrino per uniforme ordinaria
— dalla nascita, revocato il 22 febbraio 1946
Cavaliere del Reale Ordine di Carlo XIII (RCXIII:sO) - nastrino per uniforme ordinaria
— dalla nascita, revocato il 22 febbraio 1946
Medaglia commemorativa del Giubileo di re Gustavo V (1928, GV:sJm) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa del Giubileo di re Gustavo V (1928, GV:sJm)
— 25 maggio 1928
Medaglia commemorativa di re Gustavo VI Adolfo (GVIA:sMM) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa di re Gustavo VI Adolfo (GVIA:sMM)
— 29 agosto 1967
Medaglia commemorativa del Giubileo di re Carlo XVI Gustavo (CXVIG:sJmt) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa del Giubileo di re Carlo XVI Gustavo (CXVIG:sJmt)
— 30 aprile 1996

Onorificenze straniere

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Cavaliere dell'Ordine dell'Elefante (Danimarca) - nastrino per uniforme ordinaria
— 21 maggio 1935[2]
Commendatore di I Classe dell'Ordine dinastico ducale della Casata Ernestina di Sassonia (Ducato di Sassonia-Coburgo e Gotha) - nastrino per uniforme ordinaria
Grand'Ufficiale dell'Ordine del Quetzal (Guatemala) - nastrino per uniforme ordinaria
  1. ^ a b c d e f Darryl Lundy, Genealogia del principe Carlo Giovanni Bernadotte, su thepeerage.com, thePeerage.com, 10 maggio 2003. URL consultato il 23 settembre 2009.
  2. ^ Jørgen Pedersen: Riddere af Elefantordenen 1559–2009, Odense: Syddansk Universitetsforlag, 2009. ISBN 8776744345

Altri progetti

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Controllo di autoritàVIAF (EN265586771 · ISNI (EN0000 0003 8236 167X · LCCN (ENn86813512 · BNF (FRcb16741064h (data)