Dante Gianello | |||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | Italia Francia | ||||||||||||||||||||||||
Ciclismo | |||||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada | ||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1945 | ||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||
Giovanili | |||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club | |||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | |||||||||||||||||||||||||
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Dante Antoine Gianello (Chiesa in Valmalenco, 26 marzo 1912 – Mougins, 14 novembre 1992) è stato un ciclista su strada, dirigente sportivo e giornalista italiano naturalizzato francese il 22 gennaio 1931. Vinse una tappa al Tour de France 1938.
Migrato in Francia nel 1925 dopo vari spostamenti si stabilì a Nizza dove esercitava l'attività di muratore; nel 1931 ottenne la cittadinanza francese e nel 1935 passò professionista nelle file della Peugeot, correndo fino all'estate del 1945 quando, a causa di un grave incidente, venne costretto a mettere fine alla sua carriera. Gianello stava partecipando al Grand Prix du Débarquement du Sud e mentre era in fuga con altri cinque compagni di avventura, nei pressi di Marsiglia, venne investito da una camionetta dell'esercito americano, le conseguenze dell'incidente furono molto gravi tanto da causargli l'amputazione della gamba sinistra.
Dotato di caratteristiche da scalatore colse una trentina di successi, di cui il più prestigioso fu la tredicesima tappa al Tour de France 1938 che concluse al decimo posto in classifica generale; nel 1935 fu secondo alla Vuelta al País Vasco dietro il campione italiano Gino Bartali e nel 1941, a Lione fu vicecampione di Francia della zona non occupata, preceduto solo da René Vietto.
Terminata la carriera divenne giornalista sportivo, e nel 1949 venne chiamato a dirigere la Selezione del Sud-Est al Tour de France.