Metellopoli Sede vescovile titolare Dioecesis Metellopolitana Patriarcato di Costantinopoli | |
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Mappa della diocesi civile di Asia (V secolo) | |
Vescovo titolare | sede vacante |
Istituita | XVII secolo |
Stato | Turchia |
Diocesi soppressa di Metellopoli | |
Suffraganea di | Gerapoli |
Eretta | circa V secolo |
Soppressa | circa XII secolo |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
La diocesi di Metellopoli (in latino Dioecesis Metellopolitana) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli e una sede titolare della Chiesa cattolica.
Metellopoli, identificabile con Yeşilova nell'odierna Turchia, è un'antica sede episcopale della provincia romana della Frigia Pacaziana nella diocesi civile di Asia. Faceva parte del patriarcato di Costantinopoli ed inizialmente era suffraganea dell'arcidiocesi di Laodicea. Nel 553, con la divisione della Frigia Pacaziana, Metellopoli entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Gerapoli. La sede di Metellopoli è documentata nelle Notitiae Episcopatuum del patriarcato di Costantinopoli fino al XII secolo.[1]
Le fonti documentarie riportano il nome di un solo vescovo di Metellopoli, Michele II, che partecipò ai due concili di Costantinopoli dell'869-870 e dell'879-880 che trattarono la questione del patriarca Fozio di Costantinopoli. Al concilio di Nicea del 787 il vescovo, assente, si fece rappresentare dal sacerdote e monaco Eudossio.[2]
Le fonti epigrafiche documentano l'esistenza di altri due vescovi. A Destemir, 6 km a nord-est di Yeşilova, è stato scoperto il frammento di un architrave che ricorda la consacrazione di una chiesa nel trentesimo anno del regno di Giustiniano I, cioè nel 556/557, e durante l'episcopato di Michele; un'altra iscrizione con il nome di Michele, probabilmente lo stesso vescovo, è stata scoperta a Bekilli, 12 km a est di Yeşilova.[3] Un'iscrizione, in passato erroneamente data al 667, scoperta a Köselli, 10 km a nord-est di Yeşilova, riporta il nome del vescovo Ciriaco, ricordato per la consacrazione di un altare.[4]
La sigillografia ha restituito il nome di un ultimo vescovo, Stefano, il cui sigillo è datato tra XI e XII secolo.[5]
Dal XVII secolo Metellopoli è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 21 agosto 1971.