Si laureò in filosofia e lettere nel 1887. Nel 1892 divenne professore di filologia classica a Gand, nel 1899 conservatore del Museo reale di Bruxelles. Studioso in particolare del siriaco, del sanscrito e dell'ebraico, diresse importanti scavi nell'Asia anteriore. Nel corso dei suoi studi, si dedicò soprattutto alle religioni nel mondo romano, ponendo all'attenzione le correlazioni tra il culto mitriaco mediterraneo e il mazdeismo orientale.[1]. Nel 1936 fu insignito del Prix Francqui per le scienze umanistiche, il più prestigioso premio belga.
Tra le sue pubblicazioni spiccano:
Le religioni orientali nel paganesimo romano (1929)
Testi e monumenti figurati relativi ai misteri di Mitra (1894-1901)
Astrologia e religione tra i Greci e i Romani (1912)
Egli inoltre si dedicò a un progetto di raccolta e pubblicazione di tutte le opere a noi pervenute degli astrologi greci ed ellenistici, il Catalogus Codicum Astrologorum Graecorum, in venti volumi, tradotti con la cooperazione di Franz Boll tra il 1898 e il 1953.[2]
Franz Cumont, La teologia solare del paganesimo romano. Il misticismo astrale nell'antichità, a cura di Luca Pergol; la Finestra Editrice, 2022, ISBN 978-8832236-25-5