Iván Parra | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | Colombia | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ciclismo | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al febbraio 2022 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Iván Ramiro Parra Pinto (Sogamoso, 14 ottobre 1975) è un ex ciclista su strada colombiano, professionista dal 1997 al 2012 e vincitore di due tappe al Giro d'Italia 2005.
È fratello minore dell'ex ciclista Fabio Parra.
Professionista dal 1997, nel biennio 1999-2000 vestì la maglia della Vitalicio Seguros, piazzandosi nono alla Vuelta a España 1999; dal 2001 al 2002 gareggiò tra le file della ONCE-Eroski e dal 2003 al 2004 con la Kelme/Comunidad Valenciana, sempre in Spagna. Nel 2005, insieme al compagno di squadra alla Colombia-Selle Italia José Rujano (terzo in graduatoria finale e miglior scalatore della corsa), risultò la sorpresa del Giro d'Italia, quando vinse consecutivamente due tappe alpine entrambe con lunghe fughe. Non riuscì tuttavia a piazzarsi in classifica, a causa di vari ritardi nelle tappe precedenti.
Forte scalatore, si ripropose a buoni livelli durante il Giro d'Italia 2007, che portò a termine al tredicesimo posto della classifica generale.[1] In particolare, concluse al terzo posto il tappone alpino delle Tre Cime di Lavaredo, staccandosi solo negli ultimi metri da Leonardo Piepoli e Riccardo Riccò. Nella sua carriera in Europa colse in tutto tre vittorie, le due al Giro più una tappa alla Vuelta a Galicia 2000, cui si aggiungono numerosi successi in competizioni colombiane, tra cui il titolo nazionale 2005 a cronometro.
Nel 2016 venne trovato positivo all'ormone sintetico GHRP-2 e squalificato dalle competizioni per quattro anni.[2] La positività era stata evidenziata in un controllo effettuato durante il Clásico RCN del 2015.