Jesus to a Child

Jesus to a Child
singolo discografico
Screenshot tratto dal videoclip del brano
ArtistaGeorge Michael
Pubblicazione8 gennaio 1996
Durata6:51
Album di provenienzaOlder
GenerePop
EtichettaUniversal
ProduttoreGeorge Michael
Registrazione1994
FormatiCD
Certificazioni
Dischi d'oroBelgio (bandiera) Belgio[1]
(vendite: 25 000+)
Francia (bandiera) Francia[2]
(vendite: 250 000+)
Norvegia (bandiera) Norvegia[3]
(vendite: 5 000+)
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda[4]
(vendite: 7 500+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito[5]
(vendite: 400 000+)
Spagna (bandiera) Spagna[6]
(vendite: 25 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti[7]
(vendite: 500 000+)
George Michael - cronologia
Singolo successivo
(1996)

Jesus to a Child è una canzone scritta e cantata da George Michael, pubblicata come singolo dalla Virgin Records nel 1996.

Storia e Video Musicale

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La canzone è la prima di George Michael ad avere avuto successo nella propria patria da quattro anni, raggiungendo la vetta della classifica inglese nel gennaio 1996. Divenne pertanto il suo primo singolo da solista a raggiungere la prima posizione, il suo primo singolo estratto da un album in studio (tutti i numero uno precedenti erano progetti "fuori album", anche ai tempi degli Wham!), e nella Billboard Hot 100 fu la più alta nuova entrata (settimo posto) per un artista inglese negli ultimi 25 anni.

La canzone è un malinconico tributo al compagno brasiliano di Michael, Anselmo Feleppa, con il quale si era esibito a Rio de Janeiro nel 1991. Feleppa era morto due anni prima di AIDS, e George Michael non era stato in grado di scrivergli negli ultimi 18 mesi, così pensò di dedicargli "Jesus to a Child", che venne composta in meno di un'ora.

La vera identità del soggetto della canzone, e la natura del loro rapporto, fu causa di ampia discussione all'epoca, dato che il cantante inglese ancora non aveva chiaramente dichiarato la propria omosessualità, cosa che avverrà solo nel 1998.

"Jesus To A Child" fu il primo di sei singoli estratti da Older. Il singolo è stato il sesto uscito con proprio nome, anziché quello degli Wham! al numero uno in Inghilterra, anche se soltanto il terzo ad essere cantato esclusivamente da lui.

Il video musicale di accompagnamento di "Jesus to a Child" e stato girato dal regista Inglese Howard Greenhalgh, con la scenografia concepita dal direttore creativo Italo-Britannico, Andrew Trovaioli. Il video atmosferico e delicatamente surreale presenta i corpi agili di ballerini e ballerine, per i quali mucchi di polvere che crollano e una palla a pendolo in picchiata significano il passare del tempo e la perdita dell'amore, così come la loro stessa mortalità. Presenta anche immagini di fiamme, onde e ombre al rallentatore languido. Le scene di Michael lo mostrano in piedi da solo in una stanza buia, con una piccola luce sul viso mentre si esibisce. All'inizio del video, due ragazzi a torso nudo appaiono tenendosi per mano attraverso le cornici di scatole di legno separate. Questa immagine riappare verso la fine. Mentre Michael canta "Sarai sempre il mio amore", i ragazzi svaniscono dalle loro scatole come se fossero fantasmi.

  1. "Jesus To A Child" (6:50)
  2. "One More Try" (Live Gospel Version) (5:21)
  1. "Jesus To A Child" (6:50)
  2. "Freedom 90" ('94 Live Version) (6:04)
  3. "One More Try" (Live Gospel Version) (5:21)
  4. "Older" (Instrumental Version) (5:18)

Cassette Single

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  1. "Jesus To A Child" (6:50)
  2. "One More Try" (Live Gospel Version) (5:21)
  3. "Older" (Instrumental Version) (5:18)
Classifica (1996) Posizione
massima
Australia[8] 1
Austria[8] 11
Belgio (Fiandre)[8] 3
Belgio (Vallonia)[8] 2
Canada[9] 10
Canada (adult contemporary)[10] 1
Danimarca[11] 4
Europa[12] 2
Finlandia[8] 1
Francia[8] 7
Germania[8] 12
Irlanda[13] 1
Italia[14] 2
Norvegia[8] 1
Nuova Zelanda[8] 5
Paesi Bassi[8] 2
Regno Unito[15] 1
Spagna[16] 1
Stati Uniti[17] 7
Stati Uniti (adult contemporary)[17] 5
Stati Uniti (pop)[17] 20
Stati Uniti (R&B)[17] 22
Svezia[8] 2
Svizzera[8] 4
  1. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - singles 1996, su Ultratop. URL consultato il 2 febbraio 2017.
  2. ^ (FR) George Michael - Jesus to a Child – Les certifications, su SNEP. URL consultato il 2 febbraio 2017.
  3. ^ (NO) Trofeer, su ifpi.no, IFPI Norge. URL consultato il 2 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2012).
  4. ^ (EN) Dean Scapolo, The Complete New Zealand Music Charts: 1966–2006, Wellington, Dean Scapolo and Maurienne House, 2007, ISBN 978-1-877443-00-8.
  5. ^ (EN) Jesus to a Child, su British Phonographic Industry. URL consultato l'11 ottobre 2019.
  6. ^ (ES) Productores de Música de España, Solo Exitos 1959–2002 Ano A Ano: Certificados 1996–1999, 1ª ed., ISBN 84-8048-639-2.
  7. ^ (EN) George Michael - Jesus to a Child – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 2 febbraio 2017.
  8. ^ a b c d e f g h i j k l (NL) George Michael - Jesus To A Child, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 7 luglio 2019.
  9. ^ (EN) Top Singles - April 1, 1996, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 7 luglio 2019.
  10. ^ (EN) Adult Contemporary - March 11, 1996, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 7 luglio 2019.
  11. ^ (EN) Nielsen Business Media, Inc., Hits of the World - Denmark, in Billboard, 17 febbraio 1996, p. 69. URL consultato il 7 luglio 2019.
  12. ^ (EN) Nielsen Business Media, Inc., Hits of the World - Eurochart, in Billboard, 10 febbraio 1996, p. 53. URL consultato il 7 luglio 2019.
  13. ^ (EN) Database, su irishcharts.ie, The Irish Charts. URL consultato il 7 luglio 2019.
  14. ^ (EN) Nielsen Business Media, Inc., Hits of the World - Italy, in Billboard, 3 febbraio 1996, p. 56. URL consultato il 7 luglio 2019.
  15. ^ (EN) Official Singles Chart Top 100: 14 January 1996 - 20 January 1996, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 7 luglio 2019.
  16. ^ (ES) Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Spagna, Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
  17. ^ a b c d (EN) George Michael – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 7 luglio 2019. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.

Collegamenti esterni

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