Kenneth Arthur Noel Anderson

Kenneth Arthur Noel Anderson
Anderson su un Auster, 2 maggio 1943
NascitaMadras, India, 25 dicembre 1891
MorteGibilterra, 29 aprile 1959
Dati militari
Paese servitoRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Forza armata British Army
UnitàSeaforth Highlanders
Anni di servizio1911 - 1952
GradoGenerale
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
CampagneCampagna di Francia
Campagna del Nordafrica
Campagna di Tunisia
BattaglieBattaglia della Somme
Operazione Torch
Comandante diEast Africa Command
Eastern Command
Second Army
First Army
II Corps
VIII Corps
1st Infantry Division
11th Infantry Brigade
152nd (Seaforth and Cameron Highlanders) Infantry Brigade
2nd Battalion
Seaforth Highlanders
DecorazioniCavaliere commendatore dell'Ordine del Bagno
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Kenneth Arthur Noel Anderson (Madras, 25 dicembre 1891Gibilterra, 29 aprile 1959) è stato un generale britannico, noto in particolar modo per il suo importante incarico di comando della 1ª Armata britannica nella lunga e combattuta campagna di Tunisia durante la seconda guerra mondiale.

I primi anni e la Prima guerra mondiale

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Anderson nacque in India, figlio di un ingegnere ferroviario di origini scozzesi, e venne educato alla Charterhouse School per poi passare alla Royal Military Academy Sandhurst prima di essere assegnato ai Seaforth Highlanders nel settembre 1911 come sottotenente.[1] Il suo servizio militare durante la prima guerra mondiale si svolse in Francia dove ebbe modo di distinguersi. Durante questa sanguinosa campagna, ottenne la Military Cross per il coraggio dimostrato nel corso del primo giorno (1º luglio 1916) della Battaglia della Somme:

«Per atti di valore verso il nemico. Il capitano Anderson venne gravemente ferito di fronte alla trincea della prima linea nemica. Egli voleva continuare a battersi ma questo gli fu reso impossibile in quanto entrambe le sue gambe erano rotte. Esposto al fuoco diretto ed incurante del pericolo, continuava ad incitare i propri uomini alla battaglia[2]»

Egli impiegò diciotto mesi a riprendersi completamente dalle ferite subite, raggiungendo poi il proprio reggimento in Palestina in tempo per celebrare la vittoria finale. Egli venne nominato maggiore temporaneamente nel maggio 1918[3] e poi venne riammesso al grado di capitano nel luglio del 1919.[4]

Nel 1918 Anderson sposò Kathleen Gamble, unica figlia di Sir Reginald Arthur Gamble e di sua moglie Jennie. Il fratello di sua moglie era il capitano Ralph Dominic Gamble, dei Coldstream Guards.

La carriera tra le due guerre

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Anche dopo la fine del primo conflitto mondiale, Anderson rimase in servizio attivo come aiutante degli Scottish Horse nel 1920-24[5][6] venendo promosso maggiore.[7] Egli frequentò quindi il Command and Staff College a Quetta. Il suo superiore, il Maggiore-Generale Sir Percy Hobart, scriveva di lui "ha poca capacità di apprendimento e di sviluppo delle idee, ma tutto sommato si può dire sufficiente."[8]

Anderson si diplomò allo Staff College, Camberley nel 1928 ed entrò nella 50th (Northumbrian) Division.[9] Nel 1930 Anderson venne promosso tenente colonnello[10] ed all'età di 38 anni ottenne l'incarico di comando del secondo battaglione degli Seaforths nella provincia nord-occidentale del Pakistan, ove venne menzionato in diversi dispacci e promosso al grado di colonnello[11] ottenendo il comando della 152nd (Seaforth and Cameron) Infantry Brigade dall'agosto del 1934.[12]

Nel marzo del 1936 divenne membro dello stato maggiore[13] stanziato in India e nel gennaio del 1938 divenne generale di brigata al comando della 11th Infantry Brigade[14], unità piuttosto sfornita di mezzi ed equipaggiamenti moderni.

La seconda guerra mondiale

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Come comandante dell'11th Brigade, Anderson prestò servizio nel corpo di spedizione britannico che prese parte alla Seconda guerra mondiale. Quando Montgomery venne promosso al comando del II corpo d'armata durante la Battaglia di Dunkerque, il comandante uscente, generale Alan Brooke consigliò a Montgomery proprio il generale Anderson per il comando della 3rd Infantry Division.[15]

Ritornato nel Regno Unito, Anderson venne promosso Maggiore generale e nominato compagno dell'Ordine del Bagno.[16] Egli ottenne il comando della 1st Division[15] che venne impiegata per la difesa delle coste del Lincolnshire per poi essere promosso tenente generale nel 1941[17] ed prendere il comando del VIII Corpo d'armata, poi del II Corpo d'armata e divenire infine comandante in capo dell'"Eastern Command" nel 1942.[15]

Malgrado la sua inesperienza nel comandare grandi formazioni in battaglia, Anderson ottenne il comando della 1ª Armata britannica costituita nel novembre del 1942 per dirigere tutte le forze alleate sbarcate nel Nord-Africa francese (Operazione Torch). In realtà le prime due scelte per questo comando erano i generali Harold Alexander e Edmond Schreiber ma entrambi non furono disponibili: Alexander era stato nominato in agosto Comandante in Capo del "Comando del Medio Oriente" in sostituzione di Auchinleck, mentre Schreiber aveva problemi di salute. Le forze di Anderson inizialmente avanzarono dall'Algeria verso la Tunisia con l'intento di catturare rapidamente a Tunisi prima che le forze dell'Asse avessero la possibilità di rafforzarsi nella testa di ponte affrettatamente costituita. L'operazione però non ebbe successo e le forze inglesi e statunitensi, giunte a soli 20 chilometri da Tunisi, vennero battute e respinte (battaglia di Tebourba).

Malgrado l'insuccesso, nel gennaio del 1943 il generale Eisenhower, Comandante in Capo alleato nel Mediterraneo, persuase i francesi a porre il loro 19º Corpo d'armata sotto il comando della 1ª Armata di Anderson, dandogli così la piena responsabilità di tutte le truppe impiegate sul fronte occidentale tunisino.[18]

Il 2º Corpo d'armata statunitense in febbraio subì una dura sconfitta nel corso della Battaglia del passo di Kasserine, dove il feldmaresciallo tedesco Erwin Rommel lanciò una potente offensiva contro le forze degli Alleati. Dopo questa sconfitta il comando generale degli Alleati discusse sul ruolo di comando di Anderson con note tutt'altro che positive.[15][19][20] Anderson venne inoltre pesantemente criticato per non aver accettato la richiesta del generale statunitense Fredendall di ritirarsi in una linea difensiva migliore dopo l'iniziale attacco in modo da raggruppare le sue forze.[19]

In particolare, i generali americani Ernest N. Harmon e George Smith Patton erano i più accaniti critici delle capacità di Anderson di controllare grandi schieramenti di truppe in battaglia, soprattutto dopo che il maggiore generale Harmon ebbe ordine da Anderson di abbandonare l'insediamento di Thala al nemico per recarsi immediatamente al villaggio di Le Kef a 50 chilometri di distanza per difendere l'area da un improvviso attacco tedesco.

Un nuovo comando generale unificato delle forze alleate in Tunisia venne organizzato alla fine di febbraio del 1943 (il 18º Gruppo d'armate) ed a capo vi venne posto il generale Harold Alexander il quale era intenzionato decisamente a rimpiazzare Anderson con il generale Oliver Leese, comandante di un corpo d'armata nella 8ª Armata britannica, ma Montgomery si oppose risolutamente.[21] Anderson, rimasto al suo posto di comando, mostrò maggiore capacità durante le ultime fasi dell'operazioni in Tunisia nel maggio 1943 quando le forze alleate riuscirono infine ad ottenere la resa incondizionata delle residue forze dell'Asse in Africa. Dall'agosto del 1943, malgrado tutto, venne promosso Commendatore dell'Ordine del Bagno.[22] Eisenhower, suo ufficiale superiore, scrisse di lui: "è un pensatore, studia e scrive ma in pratica non conclude niente".[20]

Anderson fu il primo a ricevere la Legion of Merit[23] per il suo servizio nel Nord Africa, ricevendo l'onorificenza il 18 giugno 1943.[24]

Al suo ritorno in Gran Bretagna da Tunisi egli ricevette inizialmente il comando della 2ª Armata britannica durante la preparazione dello Sbarco in Normandia ma questa decisione incontrò le forti critiche di Alexander e Montgomery, e quindi nel gennaio 1944 il generale venne rimpiazzato da Miles Dempsey. Anderson riottenne il comando dell'inattivo "Eastern Command",[25] e considerò questo incarico come una punizione.

Dopo la seconda guerra mondiale

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Dopo la guerra Anderson divenne Governatore di Gibilterra, dove si dedicò alla costruzione di nuove case per ristabilire le condizioni penose della popolazione ed alcuni cambi costituzionali stabiliti nel Consiglio Legislativo. Egli venne promosso generale d'armata nel luglio del 1949[26] e si ritirò dal servizio attivo nel giugno 1952[27] dopo essere divenuto cavaliere del Venerabile Ordine di San Giovanni[28]. Visse per gran parte degli ultimi anni della sua vita nel sud della Francia, periodo segnato da profonde tragedie come la morte del figlio in Malaysia e della figlia, dopo una lunga malattia. Anderson morì di polmonite a Gibilterra nel 1959.

Onorificenze britanniche

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Cavaliere Commendatore dell'Ordine del Bagno - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Grazia e Giustizia del Venerabile Ordine di San Giovanni - nastrino per uniforme ordinaria
Military Cross - nastrino per uniforme ordinaria
1914-15 Star - nastrino per uniforme ordinaria
British War Medal - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia interalleata della vittoria - nastrino per uniforme ordinaria
War Medal 1939-1945 - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere

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Commendatore capo della Legion of Merit (Stati Uniti) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Cordone dell'Ordine di Ouissam Alaouite (Marocco) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di I classe decorato di gran cordone dell'Ordine di Nichan Iftikar (Tunisia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Stella d'Etiopia (Etiopia) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'ordine della Legion d'onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Croix de guerre francese (1939-1945) con palma - nastrino per uniforme ordinaria
  1. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 28532, 19 September 1911, p. 6882. URL consultato il 1º agosto 2008.
  2. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 28532, 22 September 1916, p. 6882. URL consultato il 1º agosto 2008.
  3. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 31044, 29 November 1918, p. 14294. URL consultato il 1º agosto 2008.
  4. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 31471, 22 July 1919, p. 9412. URL consultato il 1º agosto 2008.
  5. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 31866, 13 April 1920, p. 4445. URL consultato il 1º agosto 2008.
  6. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 32912, 26 February 1924, p. 1724. URL consultato il 1º agosto 2008.
  7. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 32851, 7 August 1923, p. 5429. URL consultato il 1º agosto 2008.
  8. ^ Lippman, David H., World War II Plus 55, Article (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2009).
  9. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 33462, 1º February 1929, p. 773. URL consultato il 1º agosto 2008.
  10. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 33612, 4 February 1930, p. 726. URL consultato il 1º agosto 2008.
  11. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 34055, 1º June 1934, p. 3484. URL consultato il 1º agosto 2008.
  12. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 34081, 24 August 1934, p. 5400. URL consultato il 1º agosto 2008.
  13. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 34291, 5 June 1936, p. 3594. URL consultato il 1º agosto 2008.
  14. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 34477, 28 January 1938, p. 585. URL consultato il 1º agosto 2008.
  15. ^ a b c d Mead (2007), p. 49
  16. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 34893, 9 July 1940, p. 4244. URL consultato il 1º agosto 2008.
  17. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 35170, 20 maggio 1941, p. 2937. URL consultato il 1º agosto 2008.
  18. ^ Anderson (1946), p. 8 (EN) The London Gazette (PDF), n. 37779, 5 November 1946, p. 5456. URL consultato il 30 aprile 2008.
  19. ^ a b Calhoun (2003), pp. 73-75
  20. ^ a b Atkinson (2003), p. 173
  21. ^ Mead (2007), p. 51
  22. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 36120, 3 August 1943, p. 3521. URL consultato il 1º agosto 2008.
  23. ^ Foxfall medals: Legion of Merit, su foxfall.com (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2016).
  24. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 36125, 6 agosto 1943, p. 3579. URL consultato il 1º agosto 2008.
  25. ^ Liddell Hart Centre for Military Archives.
  26. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 38665, 15 July 1949, p. 3449. URL consultato il 1º agosto 2008.
  27. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 39564, 3 June 1952, p. 3109. URL consultato il 1º agosto 2008.
  28. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 39433, 1º January 1952, p. 137. URL consultato il 1º agosto 2008.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Comandante in capo dell'Eastern Command Successore
Laurence Carr aprile - agosto 1942 James Gammell I
James Gammell gennaio - dicembre 1944 Alan Cunningham II

Predecessore Comandante in capo dell'East Africa Command Successore
William Platt 1945-1946 William Dimoline

Predecessore Governatore di Gibilterra Successore
Ralph Eastwood 1947-1952 Gordon MacMillan
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