Paganese Calcio 1926 Calcio | |
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Azzurrostellati, Liguorini | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Azzurro |
Simboli | Stella |
Inno | Ma il cielo è sempre più blu Rino Gaetano |
Dati societari | |
Città | Pagani |
Nazione | Italia |
Confederazione | UEFA |
Federazione | FIGC |
Campionato | Serie D |
Fondazione | 1926 |
Rifondazione | 1989 |
Rifondazione | 1998 |
Presidente | Nicola Cardillo |
Allenatore | Raffaele Esposito |
Stadio | Marcello Torre (5 093[1] posti) |
Sito web | www.paganesecalcio.com |
Palmarès | |
Titoli nazionali | 1 Scudetto Serie D |
Si invita a seguire il modello di voce |
La Paganese Calcio 1926 S.r.l.[2], meglio nota come Paganese, è una società calcistica italiana con sede nel comune di Pagani. Milita in Serie D, la quarta divisione del campionato italiano.
Il colore sociale è l'azzurro e il simbolo è una stella. Disputa le partite interne allo stadio Marcello Torre.
Sotto la guida del Patron Raffaele Trapani, la Paganese milita in Serie C per 16 anni, maggior sodalizio sportivo per gli azzurrostellati.
Nel 1912 Pasquale Carosella istituisce all'interno della sua società, l'Associazione Giovanile Paganese, con sezione ciclistica e calcistica, la Pagani Football Club, che non parteciperà mai ad alcun campionato ma disputerà incontri di carattere amichevole.[3]
Nel 1926 nasce l'Unione Sportiva Paganese con soci fondatori: Amendola Alfonso, Attianese Errico, Baldanza Giuseppe e Michele, Califano Daniele, Capriglione Domenico e Francesco, Celentano Vincenzo, Confessore Raffaele, Damiani Gabriele, De Palma Costantino, De Pascale Nicola e Ninì, Donnarumma Isaia e Mario, Falcone Salvatore, Ferrara Ferdinando, Giordano Errico, Marrazzo Francesco, Saturno Bonaventura, Carlo e Paolo, Torre Francesco e Giuseppe, Tramontano Carlo e Mario. Una volta costituiti i quadri societari (1927), e con l'avvenuta affiliazione alla FIGC (1928), alla neonata squadra serve un campo da gioco. Prima della nascita della società, infatti, i calciatori di Pagani giocavano in una vasca di via Sorvello di raccolta di acque piovane[3], e solo nel marzo 1928 fu concesso il terreno per il campo da gioco.
Il primo campo sportivo nacque al centro della città, in corso Padovano, dove oggi si trova la Villa Comunale: fu il "Campo del Pino", così chiamato perché sorgeva al centro del paese, dove si ergeva un gigantesco pino (simbolo della città) piantato trecento anni prima nel giardino dell'allora convento delle Suore Carmelitane.[3]
Il primo allenatore fu Carlo Venturini, già difensore della Salernitana, che a Pagani ebbe il doppio ruolo di guida tecnica e giocatore.[4]
La squadra si piazzò al quarto posto nel campionato di Terza Divisione 1928-1929, e fu promossa in Seconda Divisione.
La stagione 1929-30 deve essere annoverata tra le più importanti nella storia del calcio paganese. La formazione allenata dal tecnico Gherloni[3] con presidente Costantino Astarita[4] fu la grande sorpresa del campionato di Seconda Divisione 1929-1930 – Girone A. Al termine di 18 combattutissime partite la Paganese si aggiudicò il girone superando squadre del calibro di Reggina, Catania e Cosenza.[4] Grazie al primo posto nel girone la Paganese, insieme alla Reggina, approdarono alle finali interregionali che avrebbero decretato la squadra promossa in Prima Divisione. La Paganese vi arrivò esausta, non disponendo di una rosa di calciatori molto ampia a disposizione e così dovette arrendersi in casa sia alla Reggina, che pure aveva battuto nella regular season per 2-0, sia al Molfetta. Il risultato portò lo scoramento tra i dirigenti azzurri che con un duro comunicato stigmatizzarono il comportamento degli atleti azzurri rei a loro dire di scarso attaccamento ai colori sociali. Per ragioni economiche la Paganese quindi retrocede in Terza Divisione Campania.[3]
Nella stagione 1932-33 la Paganese sfiorò per un soffio la promozione in seconda divisione ma al termine di un'annata caratterizzata da alti e bassi, venne ripescata nella categoria superiore.[3] Nella stagione successiva si classifica al quarto posto in Seconda Divisione regionale.
Nel 1967 la Paganese conquistò la Serie D, categoria nella quale disputò nove stagioni fino alla promozione in Serie C, avvenuta nel 1976. Il salto di categoria venne accompagnato dalla costruzione del nuovo stadio comunale (intitolato poi a Marcello Torre) e all'abbandono, quindi, dello stadio Del Forno, che aveva a sua volta sostituito il "Campo del Pino". La Paganese, nel campionato di serie C 1976-1977, sfiorò la promozione in serie B, giungendo seconda alle spalle del Bari. Gli azzurrostellati subiscono solo 4 sconfitte di cui 2 nella fase conclusiva del torneo allorquando la rimonta sul Bari non sembrava più cosa possibile, vincono 14 incontri e ne pareggiano 20. Probabilmente con un attaccante maggiormente prolifico qualche pareggio si sarebbe trasformato in vittoria ma il campionato che la Paganese disputò rimane la massima espressione calcistica che mai Pagani abbia saputo offrire. Fu una stagione memorabile comunque: secondo posto finale dietro il Bari e semifinale della Coppa Italia Serie C contro la Sangiovannese, che superò i campani accedendo alla finale vinta poi dal Lecco.
I tanti soldi spesi suggerirono ai dirigenti di allora di non spingersi oltre con il disavanzo societario. Pertanto si decide di allestire per il campionato di serie C 1977-1978 una squadra giovane. Alla fine la Paganese si classifica decima al termine del campionato, riuscendo a conquistare l'accesso alla serie C1, che sarebbe stata introdotta l'anno successivo in seguito alla divisione del torneo di serie C in C1 e C2.
A dare lustro alla stagione calcistica 1977-1978 è la partecipazione al torneo Anglo-Italiano. La Paganese ne aveva conquistato il diritto a farvene parte in seguito al secondo posto ottenuto l'anno precedente. La Paganese sbarcò in Inghilterra e ricevette ospitalità nel mitico "Highbury Stadium" stadio dell'Arsenal, dove la Paganese preparò le sfide contro le formazioni inglesi. Gli azzurri fanno il loro debutto a Londra contro il Wealdstone F.C. il 22 marzo 1978 e vengono sconfitti per 4-2. Tre giorni dopo gli azzurri si arrendono al Bath City F.C. per 2-0. Nelle due gare disputate a Pagani gli azzurrostellati superano il Bangor City per 1-0 ma vengono successivamente battuti dal Nuneaton Town F.C. per 3-1.
I campionati successivi videro gli azzurrostellati protagonisti di stagioni culminate con la retrocessione in Serie C2 nel 1979. Tuttavia, già al termine della stagione di Serie C2 1979-1980 la squadra si classificò al secondo posto, alle spalle del Cosenza, riapprodando nuovamente in Serie C1. Nel campionato di Serie C1 1980-1981 la formazione azzurro-stellata si classifica al 6º posto. Nel successivo campionato di Serie C1 1981-1982, si classifica nuovamente al sesto posto, avendo così diritto a partecipare alla Coppa Italia 1982-1983 di serie A e B. Inoltre è semifinalista nella Coppa Italia Serie C 1982-1983. Alla fine della stagione 1982-1983 la squadra retrocedette di nuovo in Serie C2. Disputò altre quattro stagioni in tale categoria fino al 1987, quando la sconfitta col Frosinone all'ultima giornata di campionato sancì la retrocessione in Interregionale per i campani e la contemporanea promozione in Serie C1 degli avversari ciociari.
Nell'estate del 1990 è l'imprenditore edile Raffaele Iacuzio, già dirigente della Paganese durante la presidenza De Risi ai tempi della serie C, a farsi avanti affinché il calcio a Pagani non scompaia. La squadra retrocessa in Prima Categoria fu abbandonata e si poté iscrivere in Promozione solo con l'acquisizione del titolo dell'A.C. Stabia.
Il campionato di Eccellenza 1991-1992 per gli azzurri si rivela un campionato entusiasmante. Mattatore della stagione è l'attaccante Peppe Orlando capace di ben 19 marcature. La prima gara di campionato si disputa in trasferta a Cava de' Tirreni contro la favorita del girone dove gli azzurrostellati si impongono per 2-1. È l'inizio di un cammino trionfale interrotto solo alla settima giornata in seguito alla sconfitta nel derby con la Nocerina e alla nona (Gelbison, 0-1). Con venti vittorie, sette pareggi e solo tre sconfitte, la Paganese si aggiudica il torneo con quattro gare di anticipo e ritorna nel campionato Interregionale denominato Campionato Nazionale Dilettanti. Nel Campionato Nazionale Dilettanti 1992-1993 si classifica quattordicesima salvandosi. Tuttavia nel Campionato Nazionale Dilettanti 1993-1994, pur disputando un buon torneo, classificandosi al decimo posto, retrocede in Eccellenza Campania per motivi economici.
L'annata 1996–1997 vide la sfida stracittadina tra Paganese e Real Paganese con quest'ultima che arrivò a sfiorare la conquista della Coppa Italia dilettantistica riservata alle squadre della regione Campania. Nella Finale disputata a Portici, viene sconfitta dalla Boys Caivanese. Nel campionato di Eccellenza 1996-1997 la Real contende all'Angri la vittoria di campionato. Gli azzurri si classificano al secondo posto e partecipano ai play-off dell'Eccellenza sfidando ancora la Boys Caivanese. Nella gara di andata giocata al "Torre" non va oltre lo 0-0. In quella di ritorno viene sconfitta per 2-1 e deve rinunciare ai sogni di promozione nel campionato di serie D.
Al campionato di Eccellenza 1997-1998 prende parte solo la Real Paganese (la Paganese del presidente Francione cede il titolo al San Marzano). Si punta chiaramente alla vittoria del campionato. La Real Paganese, dopo un lungo inseguimento, giunge seconda a pari merito con la Palmese. Pertanto è necessario uno spareggio per decretare quale delle due squadre debba accedere agli spareggi per la promozione nel campionato di categoria superiore. Lo spareggio si disputa sul campo neutro di Benevento, e vide la sconfitta della Paganese dopo i rigori.
La Paganese ritornò in Serie D chiudendo al primo posto il campionato di Eccellenza 1998-1999. Seguirono sei stagioni in serie D sotto la presidenza di Domenico Lombardi 1998-2001, Salvatore Righi 2001-2002, Andrea Torre 2002-2003 e Raffaele Trapani dal 2003. Nella stagione 2005-2006 la squadra ha vinto il Girone H della Serie D, aggiudicandosi dunque il passaggio in Serie C2, con cinque giornate di anticipo. La Paganese successivamente partecipa alla fase finale che vede impegnate le nove vincenti dei gironi della serie D. Gli azzurro stellati battono nel loro girone il Sorrento a Pagani per 2-1 e pareggiano a Cassino 0-0. In semifinale la Paganese affronta il Varese che viene battuto a Pagani per 2-1 e in Lombardia per 3-1. La finale vede di fronte Paganese e Fortis Spoleto. Grazie ad una doppietta di Romano, gli azzurri si aggiudicano lo Scudetto Serie D e potranno fregiarsi di portare il tricolore sul petto nella successiva stagione in C2.
Nella stagione seguente (2006-2007), dopo il campionato nel Girone B della Serie C2, la Paganese è riuscita a qualificarsi ai play-off per la promozione in Serie C1. Dopo il doppio confronto con la SPAL (1-0 a Pagani e 1-1 a Ferrara) e con la Reggiana (1-0 per gli emiliani all'andata, 2-0 dopo i tempi supplementari per i campani al ritorno) la Paganese è riuscita a ritornare in Serie C1 a distanza di 24 anni, realizzando una doppia promozione in due anni.
Al ritorno in C1 il tecnico, Vincenzo Cosco, si dimette dopo tre partite (due sconfitte e uno pareggio). Viene così ingaggiato Andrea Chiappini. Dopo un buon girone d'andata, quello del ritorno è negativo e la squadra si ritrova all'ultimo posto. Dopo la sconfitta per 5-0 col Legnano e il pareggio con l'Hellas Verona, in casa, il presidente Trapani esonera Chiappini e chiama Roberto Miggiano.
Nell'ultima giornata la squadra batte il Cittadella e riesce a qualificarsi ai playout, evitando la retrocessione diretta. Nei playout la Paganese incrocia il Lecco. La gara di andata in casa dei lariani termina 1-0 per i padroni di casa, mentre quella di ritorno viene vinta dalla squadra salernitana per 2-0.
Per la stagione 2008-2009 la dirigenza ingaggia come tecnico Ezio Capuano, e giocatori come Imparato (dalla Salernitana), Esposito (dal Foggia), Mirko Taccola (dal San Marino ma con esperienze in A con Inter e Napoli), Nassim Mendil, Giuseppe Ingrosso (proveniente dal Bari) e infine Armando Pantanelli, portiere veterano con numerose presenze in Serie A. La squadra riesce a centrare l'obiettivo stagionale, evitando i play-out e salvandosi direttamente.
Per la stagione 2009-2010 viene richiamato Giuseppe Palumbo come guida tecnica della squadra; Palumbo viene poi sostituito dopo due giornate da Andrea Pensabene, a sua volta esonerato dopo nove giornate. Successivamente nessuna novità per quanto riguarda la panchina della Paganese in quanto rientra nei ranghi tecnici della squadra il tecnico lucano Giuseppe Palumbo. Al termine della stagione la squadra retrocede dopo aver perso gli spareggi salvezza con il Viareggio.
Per la stagione 2010-2011 grazie al ripescaggio del 4 agosto 2010, ha disputato per il quarto anno consecutivo il campionato di Lega Pro Prima Divisione. La Paganese termina però il campionato all'ultimo posto dopo l'1-0 con il Südtirol e viene direttamente retrocessa in Lega Pro Seconda Divisione.
Nella stagione 2011-2012 la Paganese si classifica al sesto posto nel girone C di Seconda Divisione, guadagnando l'accesso ai play-off; nel corso degli spareggi, la formazione allenata da Gianluca Grassadonia sconfigge in semifinale la Vigor Lamezia e in finale il Chieti, ritornando in Lega Pro Prima Divisione.
Nella stagione 2012-2013 la Paganese batte in trasferta dopo 50 anni la Nocerina per 4-1, nella partita disputata sul campo neutro del Chieti a porte chiuse per motivi di ordine pubblico. La squadra, guidata da Gianluca Grassadonia va a segno con Girardi, Calvarese e doppietta di Francesco Scarpa. La Paganese si salva tranquillamente grazie al nono posto.[5].
Nelle successive due stagioni: 2013-2014 e 2014-2015 ottiene una tranquilla salvezza e nella terza stagione di fila nel campionato nazionale di terza serie, nel 2015-2016, la Paganese ottiene un ottimo 9º posto, che le consente di partecipare alla Coppa Italia di Serie A e B nella stagione 2016-2017. Per un problema relativo al rateizzo di imposte non pagate alla Paganese non è concessa inizialmente l'iscrizione al campionato di Lega Pro 2016-2017, ma dopo aver fatto ricorso al TAR del Lazio la società viene riammessa in Lega Pro[6][7]. Nel suo 90º anno di vita ottiene per la prima volta un piazzamento utile per la qualificazione ai play-off per la promozione in Serie B, persi contro il Cosenza.
Nella stagione 2020-2021 la Paganese arriva 17º andando ai playout con il Bisceglie Perde 2-1 all andata, e vince 3-2 al ritorno restando in terza divisione.
Nella stagione 2021-2022 la Paganese arriva 18º andando ai playout contro la Fidelis Andria, vincendo 1-0 allo Stadio Marcello Torre e perdendo 1-0 allo Stadio Degli Ulivi, tornando dopo 16 anni in Serie D.
Nella stagione 2022-2023 la Paganese sfiora all’ultima giornata l’immediato ritorno in Serie C e si piazza 2º nel girone G a 2 punti dal Sorrento che vince il torneo. Nei playoff dopo la vittoria 3-2 Contro la Lupa Roma, perde la finale per 2-0 contro la Casertana
Nella stagione 2023-2024 la Paganese si piazza 7º Nel girone H
Cronistoria della Paganese Calcio 1926 |
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Il colore sociale è l'azzurro. La prima maglia è azzurra con delle righe bianche. La seconda maglia, invece, è bianca con righe azzurre; la terza maglia, infine, è rossa con righe bianche.[9]
Nella sua storia, la Paganese ha cambiato diverse volte la sua denominazione. Nel 1926 nasce la Unione Sportiva Paganese, in seguito nel 1929 la Paganese assume la denominazione di U.S. Paganese Fascista per via del regime. Nel 1931, la squadra cambia nuovamente denominazione in A.S. Pagani, tale denominazione rimarrà fino al 1945 quando ritorna la denominazione originale di U.S. Paganese. Dal 1982 al 1989, cambia la denominazione in Paganese Calcio S.r.l.
In seguito all'esclusione dai campionati per problemi economico-finanziari, nel periodo 1989-1991 la squadra assumerà la denominazione di Polisportiva Azzurra Paganese, ma dal 1991 assumerà la denominazione di Associazione Calcio Paganese.
Nel 1997 la squadra cede i diritti sportivi al San Marzano e l'anno seguente la società viene assorbita dall'Associazione Sportiva Real Paganese, già attiva da un paio d'anni, la quale porterà avanti la storia del calcio cittadino con il ritorno della vecchia denominazione dal 2003, con l'arrivo di Raffaele Trapani, di Paganese Calcio 1926 S.r.l.[2]
Lo stemma societario è formato da uno scudo azzurro all'interno del quale si trova una stella bianca a cinque punte e la denominazione della squadra. Il logo ufficiale è stato adottato dalla società dal 2003, quando Raffaele Trapani è diventato presidente del club.
L'inno della squadra è la famosa canzone di Rino Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu.
Dal sito ufficiale della società:[1]
Lo stadio Comunale di Pagani, inaugurato il 19 settembre 1975, è intitolato alla memoria di Marcello Torre, sindaco della città e presidente della Paganese, ucciso l'11 dicembre 1980 in un agguato camorristico. Lo stadio, recentemente ristrutturato, è dotato di:
Il terreno di gioco misura 105 m x 65 m e la capienza totale è di 5093 posti a sedere (1890 tribuna, 1453 distinti, 1200 curva nord, 500 settore ospiti), il settore distinti è interamente coperto. Lo stadio è di proprietà del Comune di Pagani ma la gestione è stata concessa alla Paganese Calcio 1926.
L'attuale società è stata creata nel 2003 con presidente Raffaele Trapani. Fanno parte dell'organigramma anche i vicepresidenti Piccolo Alfonso e Felice Santoriello. Gli altri componenti dell'organigramma il segretario Alfonso Manzo come responsabile amministrativo e Rosati Gianfranco per la segreteria sportiva.
L'ufficio stampa comprende Valentino Amato, Francesco Caiazzo, Luigi Amendola, Francesco De Vivo e Alfonso Belsito. Fotografo ufficiale è Mirco Sorrentino. L'ufficio legale è tenuto dagli avvocati Carlo De Martino e Christian Elettore.
Dal sito internet ufficiale della società[10][11]
Cronologia degli sponsor ufficiali
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Di seguito gli allenatori e i presidenti a partire dall'anno di fondazione.[13]
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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3º | Serie C | 7 | 1976-1977 | 2021-2022 | 20 |
Serie C1 | 5 | 1978-1979 | 2007-2008 | ||
Lega Pro Prima Divisione | 5 | 2008-2009 | 2013-2014 | ||
Lega Pro | 3 | 2014-2015 | 2016-2017 | ||
4º | Seconda Divisione | 2 | 1929-1930 | 1933-1934 | 23 |
Promozione | 3 | 1949-1950 | 1951-1952 | ||
Serie D | 11 | 1967-1968 | 2023-2024 | ||
Serie C2 | 6 | 1979-1980 | 2006-2007 | ||
Lega Pro Seconda Divisione | 1 | 2011-2012 | |||
5º | Campionato Nazionale Dilettanti | 2 | 1992-1993 | 1993-1994 | 11 |
Serie D | 7 | 1999-2000 | 2005-2006 | ||
Campionato Interregionale | 2 | 1987-1988 | 1988-1989 |
Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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Coppa Italia | 4 | 1982-1983 | 2017-2018 | 4 |
Coppa Italia Lega Pro | 9 | 2008-2009 | 2013-2014 | 20 |
Coppa Italia Serie C | 6 | 1981-1982 | 1986-1987 | |
Coppa Italia Semiprofessionisti | 5 | 1976-1977 | 1980-1981 | |
Coppa Italia Serie D | 7 | 1999-2000 | 2005-2006 | 7 |
Poule Scudetto | 1 | 2005-2006 | 1 |
Record di presenze
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Record di reti
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Sicuramente è negli anni '70 ed in particolare con la nascita del nuovo stadio Comunale, successivamente intitolato a Marcello Torre, dopo il suo assassinio, e che in passato era stato ex sindaco di Pagani e presidente della locale squadra di calcio, che nascono i primi gruppi organizzati che pongono le basi del movimento ultras a Pagani. Compaiono così nel settore distinti, da sempre casa del tifo Paganese, i primi striscioni in rappresentanza dei gruppi: Blue Fighters, Panthers e Ultras. Un periodo in cui la squadra campana è stabilmente in Serie C.
Con il trascorrere del tempo e la conseguente modernizzazione del tifo anche a Pagani le cose cominciano a cambiare, ed in particolare il 2 dicembre 1984, nasce il gruppo degli Street Urchins che in italiano significa "I monelli di strada". Gruppo che si identificherà nell'immagine del "ragazzo bendato", e che porrà le radici di una nuova cultura Ultras. Sono gli anni in cui nasce lo storico gemellaggio, ancora oggi più vivo che mai, con i ragazzi di Frosinone e la curva nord "Ciociara".
Paradosso vuole che proprio in quegli anni la Paganese va incontro ad uno dei periodi più bui della sua storia calcistica che culmina con la retrocessione nei dilettanti al termine dal campionato di Serie C2 nel 1986-87.
Agli inizi degli anni 1990, con l'avvento di una nuova proprietà, nascono altre realtà che daranno un nuovo impulso al tifo degli azzurrostellati, come il Cruel Group e i Wild Kaos. Il 23 febbraio 1992, per Paganese-Nocerina, nacque il gruppo della Gioventù Azzurra. che diventerà in seguito poi solo Gioventù, il cui motto era "Cerchiamo prestigio, difendiamo l'onore. Pretendiamo rispetto".
Nel 1995, nascono le Teste Matte, che daranno il loro contributo alla tifoseria paganese per circa dieci anni ma proprio nell'anno del ritorno in Serie C2 preferiranno, sciogliersi per motivi strettamente personali.
Nel 2004, poi nascono gli Urban Kaos, gruppo giovane che insieme al duo Gioventù e Street Urchins rappresentano i gruppi attivi del tifo paganese.
La tifoseria è in cattivi rapporti con la tifoseria della Casertana[15] , della Cavese[16] della Juve Stabia , della Nocerina[17].Rapporti tesi anche con le tifoserie di Avellino, a seguito di scontri tra le due tifoserie sul Raccordo autostradale Salerno-Avellino, e Latina (dovuta al gemellaggio dei Paganesi col Frosinone), oltre a piccoli dissidi con la tifoseria di Cassino, per via sempre del gemellaggio coi Ciociari. In passato era in amicizia con la tifoseria della Salernitana[18], ma in seguito a violenti scontri nella stagione 2010-2011, il rapporto di amicizia si interruppe bruscamente, andando a creare una disputa territoriale. La tifoseria è gemellata esclusivamente con quella del Frosinone[19] ed in rapporto di amicizia con quella del Savoia[20] e Giugliano. Inoltre il gruppo Street Urchins è gemellato con i Green Boys 2005, gruppo Ultras della formazione belga La Louvière [21].