Con l'espressione rivalità Lakers-Clippers si è soliti indicare l'accesa competizione sportiva fra le due squadre di basket professionistico di Los Angeles, entrambi militanti nel campionato NBA, i Los Angeles Lakers e i Los Angeles Clippers.[1] Le due squadre sono iscritte nella Pacific Division e giocano le loro partite casalinghe alla Crypto.com Arena di Los Angeles. Il match che vede contrapporsi i due team, viene solitamente chiamato "Hallway Series" o "Battle of L.A.". I Lakers si sono trasferiti a Los Angeles da Minneapolis nel 1960, mentre la franchigia dei Clippers si spostò in California nel 1984, dalla città di San Diego. Sebbene i tifosi di basket di Los Angeles storicamente abbiano in maggioranza supportato i Lakers, i tifosi dei Clippers sono cresciuti nel tempo come dimostra il fatto che la squadra ha registrato il tutto esaurito in ogni partita casalinga allo Staples Center dal febbraio 2011 e hanno realizzato, nella stagione 2016-17, la sesta serie di vendite attive più lunga della NBA.[2][3] I Lakers hanno vinto 12 dei loro 17 titoli NBA da quando si sono trasferiti a Los Angeles.[4] I Clippers invece hanno raggiunto i playoffs solo undici volte dal 1984 e sono stati a lungo considerati la squadra più debole della NBA;[5][6][7][8] infatti non erano mai andati oltre il secondo turno dei playoff fino al 2021.[9] Molti sostengono che la rivalità tra queste due squadre non sia sostenibile in quanto la differenza di competitività tra i Clippers e i Lakers è troppo rilevante .[10] Nella stagione 2012–13 i Clippers vinsero la prima di sei partite consecutive contro i Lakers.[11] I Lakers mantengono però un vantaggio di 104 vittorie e 61 sconfitte contro i Clippers .[N 1]
Le due squadre non si sono mai incontrate nei playoff: si sfiorarono nei playoff del 2006, quando i Lakers perdendo un vantaggio di 3-1 non riuscirono ad accedere alle semifinali di Conference, dove avrebbero incontrato per la prima volta i Clippers. Nel 2020 le due compagini avrebbero potuto affrontarsi nelle finali di Conference, ma i Clippers furono esclusi in semifinale nonostante un vantaggio di 3-1 contro i Denver Nuggets.
I Clippers sono stati fondati nel 1970 col nome di Buffalo Braves e giocavano nella Atlantic Division. Nella stagione 1978–79, si trasferirono a San Diego dove furono rinominati "Clippers" ed entrarono a far parte, come i Lakers, della Pacific Division. Il 24 ottobre 1978, i San Diego Clippers vinsero la loro prima partita contro i Lakers con il punteggio di 124–113. "Questo è un buon modo per iniziare una rivalità", avrebbe detto il proprietario dei Clippers Irv Levin in seguito.[13]
I Clippers si trasferirono a Los Angeles nel 1984 dopo sei stagioni a San Diego. La squadra originariamente si stabilì nella Los Angeles Memorial Sports Arena (arena dei Lakers dal 1960 al 1967), a circa 16 chilometri dall'allora stadio dei Lakers, il Forum in Inglewood. Dopo il trasferimento dei Clippers, le squadre attirarono un pubblico di 14.991 persone nel loro primo incontro alla Sports Arena; era l'allora più grande partecipazione in una partita casalinga nella storia dei Clippers. I tifosi erano equamente divisi nel loro sostegno per le due squadre. I Lakers vinsero 108–103 e la Associated Press scrisse che era " nata una rivalità in città". L'ex guardia dei Lakers Norm Nixon, allora al suo secondo anno con i Clippers, dichiarò: "Penso che andrà alla grande ogni volta che giocheremo... Quando conseguiremo più vittorie, i nostri fan non dovranno più vergognarsi di noi e nascondere i loro volti ."
Nel 1986 i Lakers erano ancora imbattuti contro i Clippers e l'Associated Press scrisse che si trattava di "una rivalità sportiva all'interno della citta non molto significativa ".[14] I fan dei Lakers sono stati più numerosi dei fan dei Clippers allo Sports Arena durante tutti gli incontri tra le due squadre che si svolsero fino al 1992, quando i Clippers ebbero la loro prima stagione vincente dal 1978-79 e la loro prima apparizione ai playoff dal 1976. I Lakers, d'altra parte, faticarono nella stagione 1991–92 con il ritiro di Magic Johnson dopo essere risultato positivo all'HIV.[15] I Clippers nel 1991-1992 conclusero una serie di 27 sconfitte consecutive al Forum contro i Lakers, e ottennero un rapporto vittorie- sconfitte in stagione migliore dei Lakers. Finirono di nuovo davanti ai Lakers anche nella stagione successiva, 1992–93. Vinsero anche la serie stagionale degli incontri contro i Lakers per la prima volta dal loro trasferimento a Los Angeles. Fu anche la prima volta per la franchigia dal 1974–75, quando si chiamavano ancora Buffalo Braves.[16] Nel 1993-94, entrambe le squadre mancarono i playoff, un evento che poi si ripeté nella stagione 2004-2005, quando i Clippers chiusero la stagione regolare con 37 vittorie e 45 sconfitte e i Lakers con 34 vittorie e 48 sconfitte.
Dalla stagione 1994–95 alla stagione 1998–99, i Clippers giocarono diverse partite casalinghe all'Arrowhead Pond di Anaheim. In quelle stagioni, i Clippers si scontrarono contro i Lakers solo tre volte, registrando un record di 1 vittoria e 2 sconfitte. [17][18][19] Un accordo per trasferire i Clippers ad Anaheim in modo permanente fu respinto dalla proprietà della squadra nel 1996,[20] portando alla decisione finale di unirsi ai Lakers allo Staples Center quando la struttura venne aperta nel 1999.
I Clippers non furono di nuovo davanti ai Lakers fino alla stagione 2004-05.[21][22] La stella dei Lakers Kobe Bryant fu sul punto di firmare con i Clippers quella stagione come free agent (svincolato), prima di rinnovare il suo contratto con i Lakers.[23] I Clippers nella stagione 2005-06 vinsero 47 partite, concludendo la stagione con due vittorie in più dei Lakers.[24] Durante la stagione Bryant affermò che "le rivalità si creano nei playoff, non nella stagione regolare".[25] Nei playoff 2006, i Lakers ottennero un vantaggio di 3–1 nella serie al primo turno contro i Phoenix Suns prima di perdere 4–3, rovinando un potenziale derby con i Clippers al secondo turno.[26][27] La serie tra i Clippers e Phoenix nel secondo turno ottenne gli ascolti televisivi più alti nel sud della California, anche più alti degli ascolti registrati al primo turno dai Lakers contro Phoenix.[28] I Clippers mancarono comunque le finali di conference perdendo 4–3 contro i Suns.[24]
Nel 2008 prima di una partita tra i Lakers, che avevano un record di 3 vittorie e 0 sconfitte , e i Clippers, con un record di 0 vittorie e 4 sconfitte , il Los Angeles Times scrisse che "anche le squadre coinvolte hanno difficoltà a riferirsi alla competizione Lakers-Clippers come una rivalità".[23] L'allenatore dei Lakers Phil Jackson affermò che le due squadre "sarebbero sempre state rivali".[1]
A partire dalla stagione 2010-11, Blake Griffin, con le sue giocate elettrizzanti, ha contribuito ad attirare l'interesse verso i Clippers:[2]una svolta nella rivalità si è verificata però alla vigilia della stagione successiva, quando i Lakers pensavano di aver acquisito Chris Paul in uno scambio con i New Orleans Hornets, ma il commissario David Stern pose il veto allo scambio e Paul fu successivamente ceduto ai Clippers.[28][29] Prima dell'arrivo di Paul, i Clippers avevano ottenuto la peggiore percentuale di vittorie in assoluto nella NBA (34,9%) da quando si sono trasferiti a Los Angeles, mentre i Lakers nello stesso periodo hanno avuto la migliore (65,9%).[30]
In quella stagione, in una partita tra le due squadre vinta dai Clippers, gli animi si infiammarono e furono fischiati sette falli tecnici. Sebbene fosse allo Staples Arena una partita casalinga per i Clippers, i fans dei Clippers erano ancora in inferiorità numerica rispetto a quelli dei Lakers.[31] In un'accesa rivincita vinta dai Lakers, ESPN ha scritto: "Se tra i co-inquilini dello Staples non c'era una rivalità prima [della partita], ce n'è una adesso."[32] Paul era furioso dopo la partita poiché un giocatore dei Lakers Pau Gasol gli ha accarezzato la testa. "...non accarezzarmi la testa come se fossi uno dei tuoi figli", avvertì Paul.[32] Alcuni giocatori dei Clippers nel 2012 negarono l'esistenza di una rivalità.[33] Griffin ha affermato che "una rivalità deve essere equilibrata, e questa non lo è stata nel corso degli anni. "[31] Il centro dei Clippers DeAndre Jordan ha detto che i Lakers "sono più esperti. Hanno vinto più titoli. Hanno giocatori nella Hall of Fame. Noi siamo ancora una squadra giovane."[34]
I Clippers nella stagione 2011–12 registrarono un record positivo di vittorie per la terza volta da quando Donald Sterling acquistò la squadra nel 1981 e arrivarono ai playoff per la quinta volta da quando si sono trasferiti a Los Angeles.[24][35] I Clippers avevano un record di vittorie migliore rispetto ai Lakers a metà febbraio, prima che i Lakers li superassero per il titolo della Pacific Division.[24][36]
Per la prima volta nella storia dei club, i Clippers, come i Lakers, avevano ragionevoli aspettative di vincere il titolo NBA.[37][38] I Clippers hanno acquisito gli ex Lakers Ronny Turiaf, Matt Barnes e Lamar Odom, che si unirono a Caron Butler nel gruppo dei giocatori dei Clippers che avevano giocato in precedenza per i Lakers.[39] L'allenatore Mike Brown dei Lakers prima di incontrarli ha definito i Clippers "una squadra migliore". Ha inoltre aggiunto: "Ora è una vera rivalità, quindi probabilmente sarà una partita fisica."[40] Tuttavia, Brown ha paragonato i Clippers ai suoi Cleveland Cavaliers con LeBron James che cercavano di creare una rivalità con i Boston Celtics, nonostante la mancanza di titoli per Cleveland.[41] I tifosi dei Lakers fischiarono i Clippers durante il riscaldamento e le presentazioni dei giocatori, cosa a cui Griffin non aveva mai assistito prima durante la sua stagione da esordiente. Egli ha anche detto che i fans dei Lakers "non si si erano mai preoccupati davvero" dei Clippers prima d'allora, e ha attribuito l'attenzione ora rivolta ai giocatori dei Clippers, all'aumento di competitività della sua squadra.[42] I Clippers vinsero la partita, portando i Lakers a un record di 0 vittorie e 3 sconfitte per la prima volta in 34 anni.[43] La partita la è stata trasmessa in televisione da ESPN e ha ottenuto un rating di 5,9 a Los Angeles, è stata la partita di stagione regolare con più ascolti di sempre a Los Angeles.[44] I Clippers hanno successivamente sconfitto i campioni in carica della NBA, i Miami Heat, ma la città era più interessata al licenziamento di Brown e all'assunzione di Mike D'Antoni come nuovo allenatore dai Lakers. L'allenatore degli Heat Erik Spoelstra ha successivamente definito i Clippers "legittimi contendenti per il titolo", mentre Arash Markazi di ESPN li ha definiti "la migliore squadra di Los Angeles."[45] Prima del loro secondo incontro in quella stagione, i Clippers avevano un record di 25 vittorie e 8 sconfitte ed erano in lizza per il miglior record del campionato, mentre i Lakers avevano un record di 15 vittorie e 16 sconfitte e cercavano di assicurarsi un posto nei playoff nella Western Conference.[46] Solo per la quarta volta nei 127 incontri da quando si sono trasferiti a Los Angeles, i Clippers hanno avuto un record migliore rispetto ai Lakers prima che entrambe le squadre avessero giocato trenta o più partite.[47] Prima della partita, Bryant ha definito i Clippers "i migliori contendenti" per il titolo.[46] I Clippers hanno vinto 107-102 in una partita trasmessa a livello nazionale che ha dato a ESPN i suoi migliori risultati di ascolto della stagione regolare NBA . I Clippers hanno vinto anche il loro terzo incontro, 125-101, dopo aver iniziato la partita con un vantaggio di 15-0. La vittoria ha consentito ai Clippers di conquistare la serie delle partite stagionali con I Lakers per la prima volta in 20 anni dal 1992–93.[16] Il 7 aprile, i Clippers vinsero contro i Lakers 109–95, conquistando il loro primo titolo della Pacific Division nella storia della franchigia.[48] I Lakers avevano vinto 23 dei precedenti 42 titoli di divisione.[49] Il titolo di conference è stato anche completato dalla vittoria nella serie di incontri stagionali contro i Lakers per 4–0. Ciò non succedeva dalla stagione 1974-75, quando i Clippers erano a Buffalo.[48] Sebbene entrambe le squadre si fossero qualificate per i playoff di quella stagione, sono state entrambe eliminate al primo turno: i Lakers sono stati eliminati dai San Antonio Spurs e i Clippers hanno perso in sei partite contro i Memphis Grizzlies. Questa sarebbe stata l'ultima apparizione ai playoff dei Lakers fino al 2020, il loro periodo più lungo senza playoff nella storia della franchigia.[50]
I Clippers nella stagione 2013–14 hanno assunto il loro ex giocatore Doc Rivers come nuovo allenatore. In precedenza aveva allenato i Boston Celtics, che il Los Angeles Times chiamava i "veri rivali dei Lakers", con i quali ha vinto un titolo NBA e perso le finali NBA 2010, proprio contro i Lakers.[51] Rivers ha affermato che Los Angeles "sarà sempre" la città dei Lakers, ma ha anche predetto che le persone che si sono trasferite dalla East Coast a Los Angeles avrebbero iniziato a tifare per i Clippers se questi fossero stati capaci di vincere un titolo NBA.[52] Il 10 gennaio 2014, i Clippers hanno vendicato una sconfitta di 13 punti riportata ad inizio stagione contro i Lakers, con uno vittoria per 123–87. Il margine di 36 punti di differenza era il più grande di sempre che i Clippers avevano riportato contro i Lakers, che erano in quel periodo vicini al fondo della classifica con una serie di 10 sconfitte in 11 partite, una striscia negativa che avevano riportato l'ultima volta che non si erano qualificati per il playoff, nella stagione 2004–2005.[53][54] Il 6 marzo, i Clippers sconfissero i Lakers 142–94; il margine di 48 punti è stato la più grande vittoria di sempre dei Clippers contro qualsiasi avversario, nonché la sconfitta più netta nella storia dei Lakers.[55] Mentre i Clippers vinsero il titolo della Pacific Division e si qualificarono per i playoff, i Lakers conclusero con uno dei peggiori record della Western Conference, con 27vittorie e 55 sconfitte, in netta controtendenza rispetto agli anni precedenti, e hanno iniziato un'era di crisi per il Lakers.[29] Nei playoff, i Clippers hanno sconfitto i Golden State Warriors in sette partite al primo turno, ma hanno perso in semifinale contro gli Oklahoma City Thunder in sei partite.
Dopo la stagione 2013-14, D'Antoni si è dimesso da allenatore dei Lakers e la squadra lo ha sostituito con Byron Scott, un'ex guardia dei Lakers della epoca gloriosa del gioco spettacolo "lo Showtime"(1979-1989). I Clippers hanno subito un cambio di proprietà dopo che Steve Ballmer ha acquistato la squadra da Donald Sterling, i cui commenti razzisti hanno spinto sua moglie a vendere la squadra contro la sua volontà.[56] Scott ha rilasciato dichiarazioni nelle quali affermava che non c'era nessuna rivalità con i Clippers: "Celtics-Lakers, questa è l'unica rivalità", ha detto.[57] Il 5 aprile 2015, i Clippers hanno vinto per la sesta volta consecutiva contro i Lakers conseguendo la loro più lunga serie di vittorie consecutive nella storia della franchigia.[N 2] La vittoria per 106–78 è stata anche il minor numero di punti che avessero mai concesso ai Lakers.[59] È stata la 56a sconfitta stagionale dei Lakers, che ha peggiorato record stabilito l'anno prima, quando avevano concluso la stagione con un record di 27 vittorie e 55 sconfitte .[60][61] Nella semifinale di conference i Clippers, che erano in vantaggio sugli Houston Rockets per 3-1, sono diventati la nona squadra nella storia della NBA a perdere la serie dopo aver acquisito tale vantaggio. All'inizio della serie, l'ex giocatore dei Lakers Magic Johnson aveva pensato che i Clippers potessero addirittura vincere il campionato. Tuttavia, dopo la cocente eliminazione, ha dichiarato: "Mi sbagliavo. I Clippers sono ancora i Clippers."[62]
All'inizio della stagione 2018-19, i Clippers avevano vinto le ultime sei serie stagionali contro i Lakers.[63] Dopo l'acquisizione del free agent LeBron James, i Lakers speravano di ristabilire il loro dominio a Los Angeles e di porre fine ai loro cinque anni d'assenza dai playoff.[63][64] Tuttavia, entrando nel mese di marzo 2019, i Lakers erano a 5 vittorie dall'ottavo e ultimo posto valido per l'accesso ai playoff della western conference.[63][64]
Nella off season della 2019-2020 entrambe le franchigie effettuarono importanti mosse di mercato: i Lakers ingaggiarono Anthony Davis dai New Orleans Pelicans, mentre i Clippers scelsero Kawhi Leonard come free agent e dagli Oklahoma City Thunder, in cambio di Shai Gilgeous-Alexander, Danilo Gallinari, quattro scelte future al primo giro non protette, una scelta futura al primo giro protetta e due opzioni di swap picks, arrivò Paul George. Lo stesso Leonard era stato vicino ai Lakers, ma la trattativa si interruppe dopo i dubbi di quest'ultimo sulla sua compatibilità con Davis.[65]
Sul fronte dello staff, i Lakers assunsero Frank Vogel per sostituire Luke Walton come capo allenatore. Per il posto fu valutato anche Tyronn Lue, che da giocatore aveva vinto il titolo con i Lakers nel 2000 e nel 2001 e nel 2016, come allenatore, aveva condotto i Cleveland Cavaliers di James al titolo NBA[66][67], ma la trattativa saltò per divergenze relative alla durata del contratto.[68][69] Successivamente Lue si unì proprio ai Clippers come assistente.[70]Nel suo libro del 2021 Inside the NBA Bubble: "A Championship Season under Quarantine" Jared Dudley, che ha giocato per i Clippers nel 2013-14, dichiarò che i Lakers furono motivati dalla campagna pubblicitaria dei Clippers e si sentirono mancare di rispetto quando Paul George nominò il duo formato da lui e Leonard il migliore della lega, davanti a James e Davis.[71][72]
Nei pronostici le due franchigie si sarebbero dovute affrontare nella finale della Western Conference[73] e le attese erano tali che l'NBA decise di far disputare due delle loro sfide la sera dell'inaugurazione del campionato e il giorno di Natale, incontri entrambi vinti dai Clippers. Alla trade deadline nel febbraio 2020, le squadre si sfidarono per acquisire Marcus Morris dai New York Knicks, ma i Clippers prevalsero a causa delle limitazioni salariali che i Lakers avevano a seguito dell'ingaggio di Davis.[65] I Lakers allora volsero le loro attenzioni verso il fratello gemello Markieff Morris.[74]
La stagione regolare si chiuse con Lakers e Clippers rispettivamente con il primo ed il secondo record della Western Conference[75] Ai playoff i primi raggiunsero la finale di conference dopo aver eliminato Houston per 4–1 e, mentre tutti si aspettavano che i Clippers avrebbero sconfitto Denver, vengono eliminati per 4-3 dopo essere stati in vantaggio per 3-1[76][77], dopo essere stato in vantaggio nelle ultime tre partite rispettivamente di 16, 19 e 12 punti.[73] I Lakers raggiunsero quindi le NBA Finals per la prima volta da quelle del 2010, quando sconfissero Miami Heat 4–2 vincendo il loro 17º titolo NBA ed eguagliando i Celtics con il maggior numero di vittorie nella storia del campionato.[78]
Nonostante l'alibi dell'infortunio di Leonard, che durante i playoff subì uno strappo parziale del legamento crociato anteriore del ginocchio destro[79], la dirigenza dei Clippers decise di licenziare il capo allenatore Doc Rivers per sostituirlo con l'assistente Ty Lue[69]. Nel 2021-22, i Lakers aggiunsero al roster Russell Westbrook e rafforzarono il loro ruolo di favoriti alla vittoria della Western Conference, mentre Kawhi Leonard saltò tutta la stagione per recuperare l'infortunio della stagione precedente[80], tuttavia i Clippers vinsero tutti e quattro gli scontri diretti della regular season, allungando la serie a sette vittorie consecutive contro i Lakers[81]
Stagione | NBA season |
W | Vittorie |
L | Sconfitte |
% | Percentuale di vittorie |
Playoffs | Risultato finale nei playoff |
Serie | Risultato in aggregato |
I Lakers hanno più vittorie nella regular season dei Clippers | |
I Clippers hanno più vittorie nella regular season dei Lakers | |
I Lakers vincono la serie contro i Clippers | |
I Clippers vincono la serie contro i Lakers |
Stagione | Lakers | Clippers | Serie | ||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Squadra | W | L | % | Playoffs | Squadra | W | L | % | Playoffs | ||
1984–85 | L.A. Lakers | 62 | 20 | .756 | Vincono le NBA Finals | L.A. Clippers | 31 | 51 | .378 | 6–0 | |
1985–86 | L.A. Lakers | 62 | 20 | .756 | Perdono le Finali di Western Conference | L.A. Clippers | 32 | 50 | .390 | 4–2 | |
1986–87 | L.A. Lakers | 65 | 17 | .793 | Vincono le NBA Finals | L.A. Clippers | 12 | 70 | .146 | 6–0 | |
1987–88 | L.A. Lakers | 62 | 20 | .756 | Vincono le NBA Finals | L.A. Clippers | 17 | 65 | .207 | 5–1 | |
1988–89 | L.A. Lakers | 57 | 25 | .695 | Perdono le NBA Finals | L.A. Clippers | 21 | 61 | .256 | 5–1 | |
1989–90 | L.A. Lakers | 63 | 19 | .768 | Perdono le Semifinali di Western Conference | L.A. Clippers | 30 | 52 | .366 | 4–1 | |
1990–91 | L.A. Lakers | 58 | 24 | .707 | Perdono le NBA Finals | L.A. Clippers | 31 | 51 | .378 | 4–0 | |
1991–92 | L.A. Lakers | 43 | 39 | .524 | Perdono al Primo Round di Western Conference | L.A. Clippers | 45 | 37 | .549 | Perdono al Primo Round di Western Conference | 3–2 |
1992–93 | L.A. Lakers | 39 | 43 | .476 | Perdono al Primo Round di Western Conference | L.A. Clippers | 41 | 41 | .500 | Perdono al Primo Round di Western Conference | 3–2 |
1993–94 | L.A. Lakers | 33 | 49 | .402 | L.A. Clippers | 27 | 55 | .329 | 3–2 | ||
1994–95 | L.A. Lakers | 48 | 34 | .646 | Perdono le Semifinali di Western Conference | L.A. Clippers | 17 | 65 | .207 | 3–2 | |
1995–96 | L.A. Lakers | 53 | 29 | .646 | Perdono al Primo Round di Western Conference | L.A. Clippers | 29 | 53 | .354 | 4–0 | |
1996–97 | L.A. Lakers | 56 | 26 | .683 | Perdono le Semifinali di Western Conference | L.A. Clippers | 36 | 46 | .439 | Perdono al Primo Round di Western Conference | 2–2 |
1997–98 | L.A. Lakers | 61 | 21 | .744 | Perdono le Finali di Western Conference | L.A. Clippers | 17 | 65 | .207 | 4–0 | |
1998–99 | L.A. Lakers | 31 | 19 | .620 | Perdono le Semifinali di Western Conference | L.A. Clippers | 9 | 41 | .180 | 4–0 | |
1999–2000 | L.A. Lakers | 67 | 15 | .817 | Vincono le NBA Finals | L.A. Clippers | 15 | 67 | .183 | 4–0 | |
2000–01 | L.A. Lakers | 56 | 26 | .707 | Vincono le NBA Finals | L.A. Clippers | 31 | 51 | .378 | 3–1 | |
2001–02 | L.A. Lakers | 58 | 24 | .707 | Vincono le NBA Finals | L.A. Clippers | 39 | 43 | .476 | 3–1 | |
2002–03 | L.A. Lakers | 50 | 32 | .610 | Perdono le Semifinali di Western Conference | L.A. Clippers | 27 | 55 | .329 | 4–0 | |
2003–04 | L.A. Lakers | 56 | 26 | .683 | Perdono le NBA Finals | L.A. Clippers | 28 | 54 | .341 | 3–1 | |
2004–05 | L.A. Lakers | 34 | 48 | .415 | L.A. Clippers | 37 | 45 | .451 | 2–2 | ||
2005–06 | L.A. Lakers | 45 | 37 | .549 | Perdono al Primo Round di Western Conference | L.A. Clippers | 47 | 35 | .573 | Perdono le Semifinali di Western Conference | 2–2 |
2006–07 | L.A. Lakers | 42 | 40 | .512 | Perdono al Primo Round di Western Conference | L.A. Clippers | 40 | 42 | .488 | 2–2 | |
2007–08 | L.A. Lakers | 57 | 25 | .695 | Perdono le NBA Finals | L.A. Clippers | 23 | 59 | .280 | 4–0 | |
2008–09 | L.A. Lakers | 65 | 17 | .793 | Vincono le NBA Finals | L.A. Clippers | 19 | 63 | .232 | 4–0 | |
2009–10 | L.A. Lakers | 57 | 25 | .695 | Vincono le NBA Finals | L.A. Clippers | 29 | 53 | .354 | 2–2 | |
2010–11 | L.A. Lakers | 57 | 25 | .695 | Perdono le Semifinali di Western Conference | L.A. Clippers | 32 | 50 | .390 | 3–1 | |
2011–12 | L.A. Lakers | 41 | 25 | .625 | Perdono le Semifinali di Western Conference | L.A. Clippers | 40 | 26 | .606 | Perdono le Semifinali di Western Conference | 2–1 |
2012–13 | L.A. Lakers | 45 | 37 | .549 | Perdono al Primo Round di Western Conference | L.A. Clippers | 56 | 26 | .683 | Perdono al Primo Round di Western Conference | 4–0 |
2013–14 | L.A. Lakers | 27 | 55 | .329 | L.A. Clippers | 57 | 25 | .695 | Perdono le Semifinali di Western Conference | 3–1 | |
2014–15 | L.A. Lakers | 21 | 61 | .256 | L.A. Clippers | 56 | 26 | .683 | Perdono le Semifinali di Western Conference | 4–0 | |
2015–16 | L.A. Lakers | 17 | 65 | .207 | L.A. Clippers | 53 | 29 | .646 | Perdono al Primo Round di Western Conference | 4–0 | |
2016–17 | L.A. Lakers | 26 | 56 | .317 | L.A. Clippers | 51 | 31 | .622 | Perdono al Primo Round di Western Conference | 3–1 | |
2017–18 | L.A. Lakers | 35 | 47 | .427 | L.A. Clippers | 42 | 40 | .512 | 3–1 | ||
2018–19 | L.A. Lakers | 37 | 45 | .451 | L.A. Clippers | 48 | 34 | .585 | Perdono al Primo Round di Western Conference | 2–2 | |
2019–20 | L.A. Lakers | 52 | 19 | .732 | Vincono le NBA Finals | L.A. Clippers | 49 | 23 | .681 | Perdono le Semifinali di Western Conference | 2–2 |
2020–21 | L.A. Lakers | 42 | 30 | .583 | Perdono al Primo Round di Western Conference | L.A. Clippers | 47 | 25 | .653 | Perdono le Finali di Western Conference | 3–0 |
2021–22 | L.A. Lakers | 33 | 49 | .402 | L.A. Clippers | 42 | 40 | .512 | 4–0 | ||
2022–23 | L.A. Lakers | 43 | 39 | .524 | Perdono le Finali di Western Conference | L.A. Clippers | 44 | 38 | .537 | Perdono al Primo Round di Western Conference | 4–0 |
2023–24 | L.A. Lakers | 47 | 35 | .573 | Perdono al Primo Round di Western Conference | L.A. Clippers | 51 | 31 | .622 | Perdono al Primo Round di Western Conference | 3–1 |
Stagione | In casa dei Lakers Lakers-Clippers |
In casa dei Clippers Clippers-Lakers |
Totale Lakers-Clippers |
---|---|---|---|
1984–85 | 113–107, 123–114, 121–110 | 103–108, 96–105, 112–123 | 6–0 |
1985–86 | 122–107, 112–96, 129–108 | 96–127, 120–109, 115–114 | 4–2 |
1986–87 | 137–115, 115–101, 135–112 | 92–126, 114–136, 100–118 | 6–0 |
1987–88 | 111–82, 119–100, 126–107 | 97–108, 110–109 (OT), 86–117 | 5–1 |
1988–89 | 124–109, 111–90, 133–116 | 102–111, 95–116, 119–107 | 5–1 |
1989–90 | 111–103, 110–102 | 121–104, 99–106, 115–125 | 4–1 |
1990–91 | 116–102, 119–105 | 99–108, 92–106 | 4–0 |
1991–92 | 109–114 (OT), 100–95, 109–108 (OT) | 75–85, 125–94 | 3–2 |
1992–93 | 98–124, 124–112 | 112–114 (OT), 105–102, 101–93 | 2–3 |
1993–94 | 116–114 (2OT), 111–108, 89–100 | 102–109, 108–103 | 3–2 |
1994–95 | 84–109, 96–88 | 92–102, 118–121, 83–81 | 3–2 |
1995–96 | 109–88, 121–104 | 100–106, 108–112 | 4–0 |
1996–97 | 107–100, 95–97 | 108–86, 95–123 | 2–2 |
1997–98 | 119–102, 118–114 (OT) | 115–125, 85–108 | 4–0 |
1998–99 | 99–83, 94–75 | 100–115, 99–103 | 4–0 |
1999–2000 | 95–68, 118–101 | 98–122, 103–123 | 4–0 |
2000–01 | 108–103, 95–118 | 83–98, 114–116 (OT) | 3–1 |
2001–02 | 110–80, 98–92 | 93–98, 95–90 | 3–1 |
2002–03 | 96–92, 109–98 | 93–108, 85–102 | 4–0 |
2003–04 | 91–89, 106–100 | 101–98, 103–106 | 3–1 |
2004–05 | 103–89, 101–110 | 87–89, 105–89 | 2–2 |
2005–06 | 91–97, 100–83 | 109–112, 102–83 | 2–2 |
2006–07 | 105–101, 110–118 | 88–97, 90–82 | 2–2 |
2007–08 | 113–92, 119–82 | 95–113, 78–106 | 4–0 |
2008–09 | 106–88, 88–85 | 79–117, 97–108 | 4–0 |
2009–10 | 99–92, 126–86 | 102–91, 107–91 | 2–2 |
2010–11 | 108–95, 112–104 | 86–87, 99–92 | 3–1 |
2011–12 | 96–91 | 102–94, 108–113 | 2–1 |
2012–13 | 95–105, 101–125 | 107–102, 109–95 | 0–4 |
2013–14 | 116–103, 94–142 | 123–87, 120–97 | 1–3 |
2014–15 | 111–118, 78–106 | 114–89, 105–100 | 0–4 |
2015–16 | 84–94, 81–91 | 105–93, 103–81 | 0–4 |
2016–17 | 111–102, 109–133 | 113–97, 115–104 | 1–3 |
2017–18 | 92–108, 106–121 | 120–115, 100–115 | 1–3 |
2018–19 | 107–118, 105–113 | 120–123 (OT), 117–122 | 2–2 |
2019–20 | 106–111, 103–101 | 112–102, 103–112 | 2–2 |
2020–21 | 109–116 | 104–86, 118–94 | 0–3 |
2021–22 | 115–119, 102–105 | 111–110, 132–111 | 0–4 |
2022–23 | 97–103, 115–133 | 114–101, 125–118 | 0–4 |