Rodolfo Massi | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Rodolfo Massi nel 1995 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ciclismo | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 2003 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al 15 dicembre 2019 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Rodolfo Massi (Corinaldo, 17 settembre 1965) è un ex ciclista su strada e dirigente sportivo italiano. Professionista dal 1987 al 2003, conta una vittoria di tappa al Giro d'Italia e al Tour de France.
Ha ottenuto in totale quattordici vittorie[1] tra cui una tappa al Tour de France, una al Giro d'Italia e la classifica finale del Giro del Mediterraneo del 1998. Sfiorò inoltre il successo alla Liegi-Bastogne-Liegi del 1998 quando fu terzo[1] dietro a Michele Bartoli e Laurent Jalabert. Numerosi nel corso della sua carriera furono gli infortuni: il più grave a Santa Maria Capua Vetere durante il Giro d'Italia 1988, una frattura scomposta del femore sinistro[2] che quasi lo portò al ritiro dall'attività,[1] ma anche tre fratture alle clavicole e otto alle costole, più tutta una serie di problemi minori.
Al Tour de France 1998 vinse con una lunga fuga (103 chilometri) la decima tappa, quella pirenaica con le salite del Colle d'Aubisque, Colle del Tourmalet, Colle d'Aspin e Col de Peyresourde e arrivo a Bagnères-de-Luchon;[3] al termine della frazione andò anche a vestire la maglia a pois di miglior scalatore.[2] Sei giorni dopo, nella tappa alpina con arrivo a Les Deux Alpes, in una giornata che vide molti uomini di classifica andare in crisi, giunse invece secondo in graduatoria parziale, alle spalle di Marco Pantani, risalendo fino al settimo posto della classifica generale.[4]
Il 29 luglio 1998, durante quella stessa edizione della Grande Boucle, nella sua camera d'albergo a Chambéry, perquisita dalla gendarmeria, venne rinvenuta una valigia contenente prodotti a base di cortisone, vietati a meno di prescrizioni mediche.[5] Massi venne arrestato per 48 ore ed espulso immediatamente dal Tour de France; l'accusa non fu quella di assumere doping, bensì di essere uno dei ciclisti che procuravano le sostanze dopanti ai colleghi all'interno del gruppo:[5] venne infatti messo sotto inchiesta per violazione della legge francese del 28 giugno 1989, più precisamente per «importazione, detenzione, offerta e cessione di sostanze velenose».[6] Già in agosto tornò comunque a correre. A fine ottobre, però, la Federazione Ciclistica Italiana gli inflisse una sospensione di sei mesi dalle competizioni, con decorrenza al 1º maggio 1999, unitamente ad una multa di 2 000 franchi svizzeri, per «possesso di farmaci in parte vietati e in parte soggetti a restrizione nel corso di una manifestazione agonistica».[7][8]
Ritornato alle corse nelle file della Liquigas ottenne solo un altro successo, una tappa al Grand Prix du Midi Libre, prima di ritirarsi al termine della stagione 2003.
Nel 2004 è stato fondatore della formazione ciclistica dilettantistica Massi Team di Monte Porzio, attiva fino al 2009, dirigendo tra gli altri i futuri professionisti Julián Arredondo (2008-2009) e Danilo Celano (2009).