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La tigeciclina è un antibiotico glicilciclinico[1][2] sviluppato da Francis Tally e prodotto dalla casa farmaceutica Wyeth con il nome di Tygacil.[3] Ha ricevuto l'approvazione della Food and Drug Administration (FDA) il 17 giugno 2005. È stato sviluppato in seguito agli episodi di resistenza agli antibiotici di alcuni batteri che sviluppano pompe di efflusso, quali Staphylococcus aureus e Acinetobacter baumannii.[4]
La tigeciclina è un batteriostatico che interferisce con la sintesi delle proteine batteriche legandosi in modo reversibile alla subunità ribosomiale 30S, bloccando l'entrata dell'ammino-acil tRNA nel sito A del ribosoma.[5]
La tigeciclina è somministrata per infusione venosa lenta (da 30 a 60 minuti). La dose iniziale è di 100 mg, seguita da dosi di 50 mg ogni dodici ore. I pazienti con funzioni vitali compromesse possono necessitare di dosaggi più bassi. Ai pazienti con disfunzioni epatiche è solitamente prescritta una dose di mantenimento di 25 mg ogni dodici ore in luogo degli usuali 50 mg, l'alterazione renale non è invece motivo di variazione. Non sono previste dosi pediatriche, non essendo consigliata per i bambini, e non esistono forme di somministrazione orale.[6]
La tigeciclina è attiva contro i batteri Gram positivi e Gram negativi, compresi batteri resistenti alle tetracicline, e contro alcuni anaerobi. È attiva anche contro Staphylococcus aureus resistente alla meticillina e contro gli enterococchi resistenti alla vancomicina, anche se molti ceppi di Proteus e di Pseudomonas aeruginosa ne sono resistenti. È impiegata inoltre nelle terapie sperimentali contro il C. difficile. L'uso della tigeciclina deve essere riservato al trattamento delle infezioni complicate della cute e dei tessuti molli e delle infezioni complicate dell'addome causate da microrganismi resistenti a più antibiotici.[7]
Opinion of the Committee for Medicinal Products for Human Use on the Granting of a Marketing Authorisation for Tygacil(TM) (tigecycline) - Annex I: Summary of Product Characteristics. London, UK: European Medicines Agency, February 23, 2006.
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Paolo Romanelli, Kerdel Franciso A, Trent Jennifer T, Manuale di terapia dermatologica, Milano, McGraw-Hill, 2006, ISBN88-386-3913-2.