Sogni, 1896, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma
Vittorio Matteo Corcos nacque a Livorno il 4 ottobre 1859, da famiglia di origini ebraiche, figlio di Isach Corcos e Giuditta Baquis, iniziando sin da giovane la frequentazione dell'Accademia di belle arti di Firenze ed ebbe per maestro Enrico Pollastrini. Tra il 1878 e il 1879 soggiornò a Napoli presso Domenico Morelli dal quale apprese lo spirito del suo successivo stile di pittura, caratterizzato da profonde ricerche formali e letterarie. A questo periodo risale l'Arabo in preghiera, che identifica chiaramente questa svolta pittorica.[1]
Nel 1880 approdò a Parigi, dove riuscì a sottoscrivere un contratto di 15 anni di cooperazione con la casa d'arte Goupil frequentando anche saltuariamente lo studio di Léon Bonnat, ritrattista della "Parigi bene", dedicandosi a ritratti femminili, a scene di vita quotidiana con colori brillanti e pennellate raffinate. Al suo rientro in Italia, tra il 1881 ed il 1886 espone al Salon.
Carlo Sisi, Vittorio Corcos. Il fantasma e il fiore, [mostra, Livorno, Museo Civico "G. Fattori", 26 giugno - 7 settembre 1997, Firenze, Galleria d'arte moderna, Palazzo Pitti, 16 settembre-12 ottobre 1997], Firenze, EDIFIR, 1997, ISBN978-88797-0054-2.