La Wind Jet è stata una compagnia aerea a basso costo italiana nata nel 2003 a Catania per volontà di Antonino Pulvirenti, imprenditore di Belpasso, della grande distribuzione alimentare Fortè e per alcuni anni presidente del Catania. Ha operato con una flotta di 13 Airbus su rotte nazionali e internazionali soprattutto verso il nord ed est Europa. La sede legale era a Catania, e le basi operative erano situate presso gli aeroporti di Catania, Palermo e dal 2011 di Rimini-Miramare. Wind Jet è stata la prima compagnia low cost italiana, con oltre 2.900.000 passeggeri trasportati nel 2008. Dall'11 agosto 2012, a causa di problemi finanziari, la compagnia ha cessato le proprie operazioni.
Maggio 2006: Entra in servizio il decimo A320 e partono i collegamenti con la Romania.
31 dicembre 2006: Dopo aver ricevuto l'undicesimo A320 e aperto collegamenti con San Pietroburgo, Pisa e Verona la compagnia annuncia di aver trasportato dall'inizio dell'anno 2 milioni e 220 000 passeggeri.
2007: La compagnia riceve 2 Airbus A319 ex Air France e nei primi mesi del 2007 trasporta 1 milione e 300 000 passeggeri.
2008: con oltre 2.900.000 passeggeri trasportati, diviene la prima compagnia low cost italiana
2012: il 10 agosto fallisce la trattativa che prevedeva l'acquisizione da parte di Alitalia per mancata presentazione dei documenti ad Alitalia stessa, interessata all'acquisto della società[2].
2012: l'11 agosto la compagnia si è trovata costretta a sospendere tutti i voli lasciando oltre 300.000 passeggeri a terra[3].
La crisi del 2012 e la tentata fusione con Alitalia
Il 25 gennaio 2012, Alitalia ha dichiarato di volersi fondere con Wind Jet e Blue Panorama, fusione che diventa concreta il 13 aprile 2012, in quella data è stato firmato il contratto per l'acquisizione, da parte del Gruppo Alitalia, di attività della compagnia. Al contrario con la compagnia Blue Panorama non è stato raggiunto un accordo in merito al progetto di integrazione. Il 26 aprile successivo, la Wind Jet ha disposto la procedura di mobilità per tutti i 504 dipendenti, denunciando perdite economiche pesantissime[4]. Alla fine del luglio 2012, l'acquisizione si complica: l'autorità garante della concorrenza e del mercato - l'antitrust italiana - dà parere favorevole alla acquisizione della compagnia da parte di Alitalia, a patto che quest'ultima ceda alcune licenze di volo (i cosiddetti slot) da e per l'aeroporto di Milano-Linate[5]. Con queste condizioni, Alitalia ha valutato di rimetterci nell'operazione 20 milioni di euro il primo anno e 30 il secondo e per questa ragione ha chiesto ai proprietari di Wind Jet garanzie relativamente ai debiti contratti. L'amministratore delegato di Wind Jet, Stefano Rantuccio, ha però accusato Alitalia di voler ottenere migliori condizioni economiche nell'acquisizione, dopo il pronunciamento della autorità sulla concorrenza. In risposta a queste dichiarazioni, Alitalia ha annunciato di voler recedere dai suoi piani di acquisizione pochi giorni dopo nel mese di agosto 2012.[5][6] A questo punto l'Ente nazionale per l'aviazione civile (ENAC) il 10 agosto inoltra una richiesta di garanzie a Wind Jet di solvibilità nei confronti dei creditori e di regolarità nelle operazioni di volo, altrimenti minaccia la sospensione della licenza dal 13 agosto successivo. L'ENAC ha anche chiesto di cessare l'emissione di biglietti, provvedimento che WindJet ha adottato chiudendo il sito web[5][7]. In data 11 agosto 2012 la compagnia decide di sospendere tutte le operazioni di volo[8][9].
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, la crisi di Wind Jet sarebbe da imputare alla sfavorevole situazione economica internazionale, all'aumento del costo delle materie prime, ad alcuni incidenti ed eventi eccezionali, come ad esempio l'acquisto del brand Wind Jet dalla controllante Meridi per 10 milioni di euro[10].
Il 19 ottobre del 2013 il 92% dei creditori ha votato per la ripresa dell'attività. L'accordo prevede la restituzione del 48% dei debiti ai creditori privilegiati e il 5% per tutti gli altri. Tale concordato è stato possibile grazie all'intervento del presidente Antonino Pulvirenti, che ha messo a disposizione il capitale della holding Finaria spa, di cui è il titolare[11].
Nel luglio 2015 la procura di Catania iscrive nel registro degli indagati 14 persone, tra cui i vertici della società con l'accusa di bancarotta fraudolenta[12].
Il presidente Pulvirenti, insieme all'amministratore delegato Stefano Rantuccio, furono arrestati il 29 gennaio 2016 dalla Guardia di Finanza su disposizione del GIP del tribunale di Catania. Avrebbero aggravato lo stato di dissesto della Wind Jet s.p.a. per oltre 160 milioni di euro, tramite operazioni dolose compiute a partire dal 2005[13].
Il 18 agosto 2008: il volo IV 492, effettuato con l'Airbus A319, con 128 passeggeri e 5 membri dell'equipaggio a bordo, proveniente dall'aeroporto di Pisa diretto a Palermo punta Raisi, ha subíto un guasto elettrico in volo, causando lo spegnimento delle luci e di un motore. Precipitando per qualche metro nel vuoto, subito dopo i piloti hanno ripreso il controllo del velivolo. Nessun passeggero ha riportato ferite, il guasto è stato riparato dopo l'atterraggio.
Il 1º agosto 2009: il volo IV 209, effettuato con l'Airbus A320 EI-DFO, subito dopo il decollo dall'aeroporto di Parma, e diretto a Palermo Punta-Raisi, ha impattato con uno stormo di gabbiani risucchiando alcuni volatili nel motore sinistro. L'Airbus è dovuto rientrare con il solo motore destro seguendo le procedure d'emergenza. Nessun ferito tra i circa 148 passeggeri.
Il 7 novembre 2009: il volo IV 492, effettuato con l'Airbus A319, con 128 passeggeri e 5 membri d'equipaggio a bordo, proveniente dall'aeroporto di Forlì diretto a Mosca-Domodedovo entrando nello spazio aereo della Bielorussia ha richiesto l'atterraggio d'emergenza all'aeroporto di Minsk in seguito alla rottura di un vetro nella cabina di pilotaggio[16]. In seguito all'atterraggio d'emergenza all'aeroporto di Minsk nessuno a bordo dell'aereo ha riportato i danni. 125 passeggeri dell'aereo sono stati trasportati da Minsk a Mosca-Šeremet'evo con il Boeing 737-500 della bielorussa Belavia, 3 passeggeri hanno rifiutato di continuare il viaggio in seguito all'incidente. Il guasto dell'aereo è stato riparato all'aeroporto di Minsk[17].
Il 24 settembre 2010: il volo IV 243, effettuato con l'Airbus A319 EI-EDM, proveniente da Roma-Fiumicino e diretto a Palermo, con 124 passeggeri a bordo e 5 membri di equipaggio, è atterrato 367 metri prima della soglia pista in condizioni di maltempo causando il lieve ferimento di alcuni passeggeri[18]. A fronte dell'identificazione da parte della compagnia della causa in un evento di wind shear, i Pubblici Ministeri hanno invece contestato ai due piloti - che hanno chiesto di essere processati col rito abbreviato - una serie di errori nelle manovre di atterraggio[19] (nell'aprile 2013 viene pubblicata una registrazione degli ultimi quattro minuti della conversazione tra i due piloti)[20].
^(EN) planespotters.net, Wind Jet fleet details, su planespotters.net. URL consultato il 19 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2012).