Douglas DT | |
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Un Douglas DT-2 durante una prova di decollo con catapulta dalla portaerei USS Langley (CV-1) | |
Descrizione | |
Tipo | Aerosilurante |
Equipaggio | 2 |
Costruttore | Douglas Aircraft Company |
Data primo volo | novembre 1921 |
Utilizzatore principale | US Navy |
Altri utilizzatori | USMC Marinens Flyvevesen Marina de Guerra del Perú |
Esemplari | 90 |
Altre varianti | Douglas DWC |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 10,41 m (34 ft 2 in) |
Apertura alare | 15,24 m (50 ft 0 in) |
Altezza | 4,14 m (13 ft 7 in) |
Superficie alare | 65,68 m² (707 ft²) |
Peso a vuoto | 1 695 kg (3 737 lb) |
Peso max al decollo | 2 949 kg (6 500 lb) |
Propulsione | |
Motore | un Liberty L-12 12 cilindri a V raffreddato a liquido |
Potenza | 450 hp (336 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 163 km/h (101 mph, 88 kt) |
Autonomia | 472 km (293 mi, 255 nm) |
Tangenza | 2 400 m (7 850 ft) |
Siluri | 1 da 832 kg (1 834 lb) |
Note | Dati riferiti alla versione DT-2 |
Dati tratti da "Enciclopedia L'Aviazione"[1]. | |
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Il Douglas DT era un biplano monomotore realizzato dall'azienda statunitense Douglas all'inizio degli anni venti. Venne impiegato dalla United States Navy nel ruolo di aerosilurante; nel 1925 fu tra i primi velivoli utilizzati per le prime prove di decollo con catapulta da una portaerei[1].
Il Douglas DT (Douglas Torpedo, siluro) fu il primo velivolo militare prodotto dalla Douglas Aircraft Company, neocostituita azienda dell'industriale Donald Wills Douglas. Il progetto di questo aerosilurante convinse i vertici dell'US Navy ad emettere un ordine per tre prototipi designati DT-1.
Questa prima versione era caratterizzata dalla configurazione monoposto; il primo velivolo venne portato in volo nel mese di novembre del 1921 per l'ordinario ciclo di prove valutative. La marina statunitense valutò positivamente il nuovo modello ma richiese la trasformazione in biposto degli altri due esemplari ancora in costruzione, ritenendo tale configurazione più idonea ai compiti previsti.
Il ciclo di prove si concluse con l'assegnazione di un ordine per 38 esemplari della versione biposto (identificata come DT-2); altri 26 esemplari furono costruiti rispettivamente dalla Naval Aircraft Factory (6 velivoli) e dalla Lowe-Willard-Fowler Engineering Company (20)[1].
Lo sviluppo del velivolo proseguì con una versione da bombardamento, denominata DT-4[2] e realizzata, anche in questo caso, dalla Naval Aircraft Factory mediante la conversione di velivoli della serie DT-2.
Altre varianti minori furono realizzate mediante l'installazione di diverse unità motrici rispetto all'originaria; tra queste quella che più incise sulla struttura del velivolo (così ridenominato SDW-1) venne curata dalla Dayton Wright che trasformò tre esemplari di DT-2 in idrovolanti e, mediante l'ampliamento della profondità della fusoliera, installò nuovi serbatoi di carburante al fine di incrementare l'autonomia dei velivoli per destinarli a ruoli di esplorazione[1].
Il Douglas DT era un biplano con struttura mista: le ali (ripiegabili lungo i lati della fusoliera) erano in legno con rivestimento di tela. La fusoliera era in tubi di acciaio saldati; la parte anteriore era rivestita in lega leggera mentre la parte posteriore era rivestita in tela. I piani di coda erano rispettivamente in legno (verticali) e in tubi d'acciaio con rivestimento in tela (orizzontali); lo stabilizzatore era collocato alla base della deriva.
Il carrello d'atterraggio era di tipo classico, fisso, con pattino di coda. L'ampiezza della carreggiata consentiva la facile installazione di galleggianti per la trasformazione del velivolo in idrovolante.
Il motore installato sugli esemplari della serie DT-2 era il V-12 Liberty L-12, raffreddato a liquido mediante radiatore disposto frontalmente davanti al motore stesso; erogava una potenza di 450 hp.
Altre versioni impiegarono motori differenti, generalmente inalterati nel numero e nella disposizione dei cilindri. Un solo velivolo (denominato DT-6) venne realizzato trasformando un DT-2 mediante l'installazione del motore radiale Wright P-1[1].
Il Douglas DT fu uno dei primi aerosiluranti di successo dell'US Navy[1] presso la quale rimase in servizio tra il 1922 ed il 1926 ricoprendo anche compiti di osservazione, esplorazione ed addestramento al tiro. Diversi esemplari vennero impiegati anche dall'United States Marine Corps.
Nella primavera del 1925 un Douglas DT venne impiegato per la realizzazione di alcune tra le prime prove di decollo assistito mediante catapulta effettuate dal ponte della portaerei USS Langley (CV-1), all'àncora presso la Naval Air Station North Island, nelle vicinanze di San Diego.
Il DT ebbe anche un certo successo di esportazione: la peruviana Marina de Guerra del Perú acquistò quattro esemplari dotati di motori Wright Typhoon mentre la norvegese Marinens Flyvevesen impiegò otto velivoli, di cui sette costruiti su licenza[1] dalla Marinens Flyvebaatfabrikk.
I dati sulle versioni sono tratti da "Enciclopedia L'Aviazione"[1].
Nella prima metà del 1923, a seguito di una richiesta dell'US Navy, dal Douglas DT venne sviluppato il Douglas World Cruiser (DWC) destinato ad effettuare una crociera dimostrativa intorno al mondo.
Dati tratti da "Enciclopedia L'Aviazione"[1].