Emil Artur Longen era il figlio del procuratore Pittermann di Vlašim: la sua più grande passione erano il teatro e il cabaret e fuggì da casa a quindici anni per unirsi a una compagnia teatrale.[1]
Longen si formò artisticamente sotto la guida di František Thiele (1868-1945), all'Accademia di belle arti di Praga e partecipò insieme a Otakar Kubin, Emil Filla, Bohumil Kubišta e ad altri quattro giovani artisti cechi, alla fondazione e alla prima esposizione pubblica del gruppo progressivo Osma (Otto), incentrato sulla espressività di Edvard Munch.[2]
All'inizio degli anni venti del XX secolo, Emil Artur Longen realizzò una serie di nove disegni, caricature benevoli della comunità di artisti di Praga.[2]
Il suo stile fu influenzato dai maestri Paul Gauguin (1848-1903), Vincent van Gogh (1853-1890) e dal post-impressionismo ed espressionismo e le sue prime opere si caratterizzarono per la loro grande espressività e l'esaltazione dei colori, che gradualmente si stemperarono all'inizio della prima guerra mondiale.[2]In seguito fu ispirato dal cubismo e dalle tendenze sociali.[3] Dipingeva dipinti, creava disegni, illustrazioni e cartoni che pubblicamente stampava.[4]
Durante la sua vita svolse numerose attività, dimostrandosi versatile: negli anni dieci e anni venti ha lavorato come autore, attore e regista di cabaret, soprattutto in numerosi locali e teatri a Praga, ma anche a Trieste, in Slovenia e a Berlino,[4] non sospendendo le sue attività pittoriche, neanche durante i suoi periodi di cabaret più intensi.[2]
Per quanto riguarda la sua attività teatrale lavorò nel teatro di prosa assieme allo scrittore Vlasta Burian dal 1923 al 1934, come attore, regista, drammaturgo, autore, sceneggiatore e traduttore,[1] mettendosi in evidenza per le sue commedie in più atti, per gli sketches da cabaret, per i libretti da operetta e per le sue biografie di popolari personaggi contemporanei.[3]
Anche nella cinematografia diede i suoi contributi, cominciando dal 1911, quando collaborò con il direttore della fotografia Anthony Pech per le sitcom Rudi na křtinách, Rudi sportsman, Rudi se žení, Rudi na záletech; dieci anni più tardi, è apparso in Otrávené světlo e dagli anni trenta lavorò con continuità alle pellicole, collezionando anche due interpretazioni da attore e soprattutto sceneggiando il primo film sonoro ceco, C. a k. polní maršálek (1930), ricavato dalla sua commedia più fortunata.[4][3]
(CS) Ladislav Boháč, Tisíc a jeden život, Praga, Odeon, 1981.
(CS) Jiří Červený, Červená sedma, Praga, Orbis, 1959.
(CS) Český hraný film I., 1898 – 1930, Praga, NFA, 1995.
(CS) Český hraný film II., 1930 – 1945, Praga, NFA, 1998.
(CS) Dějiny českého divadla/IV., Praga, Academia, 1983.
(CS) Jiří Kamen, Toulavy kůn : román o Emilu Arturu Longenovi, Praga, Středočeské nakl, 1982.
(CS) Jana Kirschnerová, Emil Artur Longen, 1885-1936 : literární pozůstalost (fragment), Praga, Literární archív Památníku národního písemnictví v Praze, 1981.
(CS) Emil Artur Longen e Petra Niederlová, Můj přítel Jaroslav Hašek, Praga, XYZ, 2008.
(CS) Franta Sauer e Stanislav Klika, Emil Artur Longen a Xena, V Žižkově, Nákl. F. Sauera, 1936.
(CS) Z. Sílová, R. Hrdinová, A. Kožíková e V. Mohylová, Divadlo na Vinohradech 1907 – 2007 – Vinohradský ansámbl, Praga, vydalo Divadlo na Vinohradech, 2007.
(CS) Ladislav Tunys, Hodně si pamatuju… Perličky v duši Raoula Schránila, Praga, Ametyst, 1998.
(CS) Jiří Tvrzník, Jaroslav Marvan vypravuje, vyd. Novinář, 1975.