I Gioielli della Corona polacca sono un insieme di gioielli perlopiù risalenti alla dinastia dei Piast che componevano le regalìe del re di Polonia. L'unico elemento originale di quell'epoca ad oggi sopravvissuto è la Spada cerimoniale. I gioielli, molti in replica, sono esposti nel Castello di Wawel a Cracovia.
Gran parte dei gioielli, incluse la "Corona ungherese" e la "Corona svedese" vennero realizzate sotto il dominio dei re della dinastia Vasa e successivamente andarono distrutte o perdute. I gioielli utilizzati poi dai re sassoni di Polonia vennero riportate in patria dopo il crollo della loro reggenza sullo Stato[1][2][3] e si trovano oggi nelle Grünes Gewölbe e nella Rüstkammer di Dresda, in Germania.
Secondo un inventario del tesoro di stato presente a Wawel in un'esposizione del 1623 i gioielli della corona polacca consistevano in:
Il tesoro privato della casata dei Vasa (conservato al castello reale di Varsavia) consisteva in:
Tutte le regalìe polacche passarono ai principi che parteciparono alla terza spartizione della Polonia nel 1795 (ad eccezione della "Corona di Moscovia") e la maggior parte di essi vennero distrutti da Federico Guglielmo III di Prussia per prevenire future incoronazioni di monarchi polacchi indipendenti nel marzo del 1809 (ad eccezione della Szczerbiec).[5][8]
Nel 1925 il governo polacco comprò dal governo viennese le regalìe di Augusto III e della regina Maria Josepha per 175.000 zloty (circa 35.000 dollari dell'epoca). Tali regalìe consistono in due corone, due scettri e due globi realizzati nel 1733.[9] I gioielli vennero esibiti a Varsavia sino al 1939 e nel 1940 vennero rubati dalle forze dell'asse.[9] Successivamente vennero ritrovate delle truppe sovietiche che invasero la Germania e vennero portate in Unione Sovietica ove rimasero sino al 1960, anno in cui vennero ridonate alla Polonia.[9] Oggi si trovano nel Museo Nazionale di Varsavia.[10]