Jurij Trofimov

Jurij Trofimov
Jurij Trofimov al Critérium du Dauphiné 2012
NazionalitàRussia (bandiera) Russia
Altezza169[1] cm
Peso59[1] kg
Ciclismo
SpecialitàStrada, mountain bike
Termine carriera2018
Carriera
Squadre di club
2005-2006Omnibike Dynamo Moscow
2007Moscow Stars
2008Bouygues Télécom
2009-2010Bbox Bouygues Tel.
2011-Katusha
2014-2015Tinkoff
2016Tinkoff
2017Caja Rural
2018Rádio Popular
Nazionale
2004-2008Russia (bandiera) RussiaMTB
2010-2014Russia (bandiera) Russiastrada
Palmarès
 Mondiali di mountain bike
ArgentoKaprun 2002XC Juniores
OroLivigno 2005XC Under-23
Statistiche aggiornate al febbraio 2022

Jurij Viktorovič Trofimov (in russo Юрий Викторович Трофимов?; Udmurtia, 26 gennaio 1984) è un ex ciclista su strada e mountain biker russo, attivo tra gli Elite dal 2005 al 2018.

Durante i primi anni di attività, Trofimov si specializzò nella mountain bike, in cui fu vicecampione mondiale juniores nel 2002 e si consacrò campione del mondo Under-23 nel settembre 2005 ai mondiali di Livigno. Nello stesso periodo passò alla Omnibike Dynamo Moscow e ottenne i primi risultati anche su strada, con i podi al Tour du Finistère e al Tour de Serbie. Successivamente vinse la Parigi-Troyes, sia nel 2006 sia nel 2007.

Raccomandato a Jean-René Bernaudeau dal connazionale Evgenij Sokolov, allora membro della Vendée U, Trofimov fu ingaggiato dalla Bouygues Télécom nel 2008 e non tardò a confermare le speranze in lui riposte. Al debutto terminò ottavo nel Grand Prix d'Ouverture La Marseillaise, poi vinse una tappa e la classifica generale dell'Étoile de Bessèges; ottenne altri buoni risultati nel mese seguente alla Volta a la Comunitat Valenciana (dodicesimo), al Critérium International (quindicesimo) e alla Freccia Vallone (quattordicesimo). In giugno vinse in solitaria la quinta tappa del Critérium du Dauphiné Libéré, staccando i compagni di fuga sul Col de Joux Plane e resistendo al ritorno del gruppo lungo la discesa verso Morzine. Si classificò anche terzo nella settima ed ultima tappa, terminando secondo nella classifica scalatori e dodicesimo in quella generale. In luglio partecipò al suo primo Tour de France, in cui si classificò sesto nella seconda tappa. Nel 2009 vinse quindi la seconda tappa della Vuelta al País Vasco e terminò nono nella Parigi-Nizza.

Nella stagione 2011 si trasferisce alla Katusha, ma con la squadra russa non mette a referto alcuna vittoria. Nel 2014 passa all'altra formazione russa Tinkoff-Saxo, e in stagione si aggiudica una tappa al Critérium du Dauphiné e conclude il Tour de France al quattordicesimo posto. L'anno dopo si classifica decimo al Giro d'Italia, piazzandosi secondo nella frazione di Madonna di Campiglio, e vince il titolo nazionale a cronometro.

  • 2005 (Under-23, due vittorie)
Campionati del mondo, Cross country Under-23 (Livigno)
Campionati russi, Cross country Elite
  • 2006 (Omnibike Dynamo Moscow, una vittoria)
Parigi-Troyes
  • 2007 (Moscow Stars, quattro vittorie)
Classique Sauveterre-Pyrénées Atlantiques
La Roue Tourangelle
Parigi-Troyes
1ª tappa Tre Giorni di Vaucluse (Morières-lès-Avignon > Rasteau)
  • 2008 (Bouygues Telecom, tre vittorie)
3ª tappa Étoile de Bessèges (La Grand-Combe > Les Salles-du-Gardon)
Classifica finale Étoile de Bessèges
5ª tappa Critérium du Dauphiné Libéré (Ville-la-Grand > Morzine)
  • 2009 (BBox-Bouygues, una vittoria)
2ª tappa Vuelta al País Vasco (Ataun > Villatuerta)
  • 2014 (Tinkoff-Saxo, una vittoria)
4ª tappa Critérium du Dauphiné (Montélimar > Gap)
  • 2015 (Tinkoff-Saxo, una vittoria)
Campionati russi, Prova a cronometro
  • 2017 (Caja Rural-Seguros RGA, una vittoria)
1ª tappa Five Rings of Moscow (Mosca > Mosca)
2010: 28º
2013: 13º
2015: 10º
2008: ritirato
2009: 47º
2011: 30º
2012: 51º
2013: 51º
2014: 14º
2011: 124º
2014: 72º
2016: 35º

Classiche monumento

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2008: ritirato
2010: 26º
2011: ritirato
2012: 32º
2013: 26º
2016: 81º
2012: ritirato
2013: 39º
2015: 25º

Competizioni mondiali

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  1. ^ a b Team Katusha - Riders - Yuriy Trofimov, su katushateam.com, www.katushateam.com. URL consultato il 17 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2011).

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Collegamenti esterni

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