Nel gergo vittoriano, un "ladro gentiluomo" era un ladro particolarmente educato e istruito. Nelle cronache dell'epoca fecero scalpore gli atti di alcuni criminali dai modi signorili. Queste figure hanno in qualche modo ispirato i personaggi dei ladri gentiluomini della letteratura successiva.
Un "gentiluomo" rappresenta, almeno nell'immaginario popolare, un uomo con un titolo nobiliare ereditato e relative ricchezze, che quindi non ha bisogno di lavorare per vivere. È lecito immaginare che un tale uomo non rubi al fine di ottenere il benessere materiale, ma per il gusto dell'avventura, agendo senza intenti malevoli. I ladri gentiluomini sono personaggi che agiscono raramente attraverso l'anonimato o la forza, in quanto si basano sulle proprie doti di astuzia, fascino e bella presenza per rubare gli oggetti più difficili da ottenere, a volte per mantenersi, ma anche per l'emozione dell'atto stesso.
Tra i primi ladri gentiluomini nella narrativa vi sono Rocambole (dal 1857) di Pierre Alexis Ponson du Terrail, A. J. Raffles (1898) di E. W. Hornung e Arsenio Lupin (1905) di Maurice Leblanc, il più noto ladro gentiluomo della letteratura e, seppure in misura minore, del cinema e della televisione.[1] Rocambole inizialmente è descritto come un personaggio negativo, che prima si schiera con un "cattivo" e poi lo assassina, finendo in prigione; a partire dal quarto romanzo della serie, il personaggio subisce tuttavia una drastica trasformazione: fuggito di prigione e pentito per i suoi trascorsi, diventa un vero e proprio eroe positivo, ed ha avuto una notevole influenza sui suoi successori letterari. Sia Raffles, sia Lupin utilizzano travestimenti astuti e sono superbi nel rubare, pur mantenendo un'apparenza sofisticata. Raffles ruba soprattutto quando ha bisogno di denaro. D'altro canto, Lupin ruba di più dai ricchi che non apprezzano i propri tesori d'arte e li ridistribuisce, non diversamente da un moderno Robin Hood. È proprio il leggendario arciere della foresta di Sherwood ad essere considerato il precursore del personaggio del ladro gentiluomo.[2][3]
Eroe popolare inglese, Robin Hood, almeno nella moderna versione della leggenda, ruba ai ricchi per dare ai poveri. È un personaggio probabilmente ispirato ad una figura storica, bandito o nobilesassone decaduto, in cui confluirono preesistenti leggende pagane.
Fantômas, ideato nel 1911 da Marcel Allain e Pierre Souvestre, e Simon Templar, alias Il Santo (1928), di Leslie Charteris, sono a loro volta due dei più raffinati ladri gentiluomini della narrativa contemporanea. Anche se il primo non è completamente ascrivibile a questa categoria.
Secondo Eric J. Hobsbawm[3] il bandito gentiluomo per antonomasia è il leggendario Robin Hood e le caratteristiche di questo personaggio sono nove:
la sua carriera di fuorilegge non comincia con un delitto, ma come vittima di un'ingiustizia o perseguitato per un'azione giudicata criminosa dall'autorità (ma non dalla sua gente).
Robin Hood, eroe popolare inglese che, nella moderna versione della leggenda, ruba ai ricchi per dare ai poveri. È citato per la prima volta in un manoscritto del 1377.[4]
Rocambole, protagonista (dal 1857) dei romanzi dello scrittore francese del XIX secoloPierre Alexis Ponson du Terrail. Su di lui è stato coniato il termine "rocambolesco". Benché ormai dimenticata dal grande pubblico, l'opera di Ponson du Terrail ha esercitato una forte influenza sull'evoluzione della narrativa d'avventura, precorrendo la narrativa eroica moderna.
Le voleur (1897) di Georges Darien. Un nobile rampollo, defraudato dal suo tutore, si dedica al furto.[5]
Fantômas (1911), nella serie di romanzi di Marcel Allain e Pierre Souvestre (con vari adattamenti per il cinema e la televisione), pur condividendone alcune caratteristiche non è un ladro gentiluomo, ma piuttosto un genio del male, amorale e megalomane, che uccide in modo spietato
Flambeau (1911), personaggio che compare nei racconti del ciclo di Padre Brown di Gilbert Keith Chesterton. Inizialmente abilissimo ladro, antagonista di Padre Brown, viene convinto da quest'ultimo a pentirsi e diventa investigatore privato
Affine è il truffatore protagonista di Totòtruffa '62, che truffa per pagare la retta della figlia in collegio, dove l'aveva messa affinché non scoprisse la professione del padre.
Paperinik (1969), alter ego di Paperino nei fumetti Disney, originariamente pensato come parodia di Diabolik. In una villa fuori Paperopoli, Paperino scopre il nascondiglio ed il diario di un papero dell'alta società che si dedicava al crimine con il nome d'arte Fantomius; Paperino decide di seguirne le orme per vendicarsi dello zio Paperone ed altri, ma in seguito il personaggio sarà modificato in una sorta di vigilante simile a Batman.
Fantomius (1969), ladro gentiluomo che ha dato i natali a Paperinik, alter ego di Lord John Lamont Quackett, che agisce nella Paperopoli del 1930. Il nome è un omaggio a Fantomas, una delle fonti d'ispirazione per Diabolik (che ha ispirato Paperinik).
Cat's Eye - Occhi di gatto (キャッツ・アイ?, Kyattsu Ai) (1981), manga di Tsukasa Hōjō, da cui è stata tratta una serie anime (1983), ha come protagoniste un terzetto di sorelle, che rubano opere d'arte precedentemente appartenute al loro padre scomparso. Una ladra simile a loro compare nel lavoro successivo di Hōjō, City Hunter, e finisce a lavorare come cameriera nel bar delle 3 sorelle ladre (che a quel punto appartiene già a un altro personaggio di City Hunter).
Kaito Kid (まじっく快斗?, Magikku Kaito) (1987), protagonista del manga Kaito Kid di Gōshō Aoyama e personaggio ricorrente del manga Detective Conan dello stesso autore, è un ladro gentiluomo vestito di bianco il cui costume comprende cappello a cilindro, monocolo e mantello. Manda sempre una lettera alla polizia per informarla dell'ora e del luogo dei suoi furti. Esperto nei travestimenti e nei giochi di prestigio, rende i suoi furti simili a spettacoli di magia, risultando un idolo delle folle.
Gentleman cambrioleur[6] è un brano musicale interpretato dal francese Jacques Dutronc e composto da Yves Dessca (n. 1949), pubblicato nell'album En vogue (2004).
Gentleman cambrioleur è un album del cantante canadese Garou del 2009.
Nel videogioco Persona 5 i protagonisti sono i Ladri Fantasma, un gruppo di ragazzi liceali che "rubano" il cuore degli ingiusti costringendoli a confessare i loro crimini.
Nel videogioco “Sly Cooper” il protagonista è un procione antropomorfo, che incarna perfettamente i valori del ladro gentiluomo, in un contesto moderno.
Personaggi storici che sono stati definiti "ladri gentiluomini":
Don Fabrizio Valguarnera (m.1631 o 1632), nobile e avventuriero siciliano,[7] collezionista spregiudicato di opere d'arte,[8] che a volte pagava con diamanti rubati.
Jerry Abershaw (1773 - 1795), rapinatore mascherato di diligenze in Inghilterra, noto per i suoi modi cortesi.[9]
Stefano Pelloni detto il Passatore (1824 – 1851), brigante italiano attivo nella Romagna di metà Ottocento. Pur dimostrandosi in realtà crudele ed efferato, le sue imprese ispirarono la musa popolare della rievocazione orale (che enfatizzò la sua generosità, divenuta leggendaria) e quella colta, da Arnaldo Fusinato a Giovanni Pascoli (che nella poesia Romagna idealizzò la sua figura evocandolo, appunto, come il Passator Cortese).
Marius Jacob (1879-1954), rubava ai ricchi borghesi per finanziare il movimento anarchico francese; è una possibile fonte di ispirazione per il personaggio di Arsenio Lupin.
Serge de Lenz (1892-1945), francese, ricordato dai posteri come il "Ladro gentiluomo" ("Gentleman Cambrioleur"), in riferimento al personaggio di Lupin, della stessa epoca.[13]
Patrick Brice (criminale), vecchio malvivente francese di Belfort, specializzato nelle rapine a mano armata di agenzie bancarie che sarà definito in seguito "il re dell'evasione". Elegante, apprezzato per la sua galanteria (offre un gruppo di terminali di fiori ad una cassiera di banca, invia cartoline alla stampa locale in occasione delle sue fughe e Champagne ai poliziotti), formerà con la sua futura moglie Laurence una coppia famosa. Nel 2001 ha pubblicato la sua autobiografia[15] ed è stato oggetto di un film documentario di Rémi Lainé coprodotto da France 2.[16]
^Ben Macintyre, The Napoleon of Crime, p. 7 - "Scotland Yard detective Robert Anderson called him 'the Napoleon of the criminal world'"
^In his "Books Alive" column in The Chicago Sunday Tribune (December 26, 1943), Vincent Starrett wrote, "Worth was the original of Prof. Moriarty. This information, which isn't generally known, was revealed by Conan Doyle in conversation with Dr. Gray C. Briggs of St. Louis, Dr. Briggs once told me." Starrett was a good friend of Dr. Gray Chandler Briggs (1882—1942), a St. Louis doctor and X-ray specialist.
^(FR) Roger Le Taillanter, Serge de Lenz - L'Arsène Lupin de l'entre deux guerres, Fleuve noir, 1994, ISBN2-265-00033-7.