Rosengart | |
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Stato | Francia |
Fondazione | 1927 |
Chiusura | 1955 |
Sede principale | Neuilly-sur-Seine |
Settore | Automobilistico |
La Rosengart è stata una Casa automobilistica francese attiva dal 1927 al 1955.
La storia di questa Casa ha inizio nel 1927, per mano di Lucien Rosengart, un personaggio già ricco di esperienze lavorative di vario genere, dalle biciclette alle armi. Nato nel 1881 da una famiglia di industriali parigini, Rosengart mal tollerò fin da ragazzino il rigore disciplinare di famiglia e non appena ne ebbe la possibilità, lasciò il tetto natìo per fondare nel 1905 un'azienda specializzata nella produzione di componenti per auto. Durante la prima guerra mondiale lavorò assieme ad André Citroën e alla fine del conflitto la sua esperienza si allargò al settore delle finanze e fu così che aiutò la Peugeot e la stessa Citroën nei loro periodi economicamente difficili all'inizio degli anni venti. Lucien Rosengart divenne famoso anche per la sua genialità nell'inventare oggetti e componenti di vasta utilità (parlando di Rosengart, André Citroën ricordò fra le sue invenzioni il cosiddetto "chiodo che non arrugginisce"[1]) o anche di altro genere (si attribuisce allo stesso Rosengart l'invenzione del celebre calcio balilla, senza contare il ben 186 brevetti da lui registrati nel campo della produzione di proiettili, quest'ultima attiva durante la prima guerra mondiale). Le vicissitudini relative al risanamento di Peugeot e Citroën legarono indissolubilmente Lucien Rosengart al mondo automobilistico e costituirono la molla che lo proiettò verso la produzione automobilistica. Rosengart acquistò così uno stabilimento a Neuilly e l'avventura automobilistica ebbe inizio. Assieme a Lucien Rosengart, partecipò alla nascita della nuova azienda anche Jules Salomon, già fondatore del marchio Le Zèbre e già alle dipendenze di André Citroën.
Il primo modello prodotto dalla Rosengart fu la LR2, vale a dire una Austin Seven prodotta su licenza per il mercato francese. Le lettere LR corrispondono alle iniziali del fondatore. Tale vettura, disponibile in più varianti di carrozzeria, dalla berlina alla spider al furgone, incontrò un ottimo successo di vendite, complice il basso costo, sia di listino che di esercizio e fu prodotta a lungo in varie versioni ed evoluzioni, fino al 1939. Nel frattempo, durante il 1930, una LR2 partecipò ad una gara di resistenza organizzata fra le città di Lione, Digione e Bourg-en-Bresse e che prevedeva una durata di diverse settimane allo scopo di evidenziare il livello di affidabilità delle vetture partecipanti: la vettura impiegata in questa gara percorse ben 100.000 km senza grossi inconvenienti. Ciò diede l'impulso ad alcuni clienti privati, che iscrissero le loro Rosengart ad altre prove di durata, gare al termine delle quali ottennero grossi risultati coprendo distanze ben superiori a quelle richieste.
La gamma si ampliò durante gli anni trenta con l'arrivo di due modelli, che erano la copia su licenza delle tedesche Adler Trumpf e Trumpf Junior. Fu così che nel 1933, la Rosengart si affacciò nel settore delle vetture alto di gamma con la prima serie della Supertraction, denominata LR500, una vettura a trazione anteriore in grado di rivaleggiare con le Peugeot 401. Tale vettura sarà poi proposta in altre due nuove serie nel 1937 e nel 1939, ma con motorizzazioni di origine Citroën. Con l'avvento della seconda guerra mondiale, Lucien Rosengart decise di ritirarsi a vita privata, ma la sua azienda continuò l'attività. Mentre Lucien Rosengart si rifugiò negli Stati Uniti, la produzione automobilistica si limitò ad alcune piccole quantità di LR4 dotate di propulsione elettrica a causa della scarsità di benzina, requisita dal governo francese per essere impiegata in campo bellico.
La produzione ricominciò subito dopo il conflitto, ma non più con gli stessi risultati di prima. Si cercò di riproporre un'evoluzione della Supertraction, stavolta equipaggiata con un motore V8 di origine Mercury, ma la vettura non andò mai oltre lo stadio di prototipo, anzi, di due prototipi presentati al Salone di Parigi del 1947 con il nome di Supertrahuit, crasi di Supertraction e Huit, "otto" in francese, ad indicare gli otto cilindri del suo motore. Tale propulsore aveva una cilindrata di 3917 cm3 ed erogava una potenza massima di 95 CV[2].
Si decise quindi di tornare a produrre vettura di fascia più bassa: nel 1951 venne lanciata la Ariette, con motore derivato da quello di origine Austin, ma con carrozzeria più moderna. La vettura venne proposta anche come giardinetta e come cabriolet, oltre che come berlina, ma non riscosse un gran successo. E neppure ebbero successo altri successivi modelli, ossia la Vivor e la Sagaie, quest'ultima dotata di motore bicilindrico Panhard. La Rosengart chiuse così i battenti nel 1955.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 129771270 · BNF (FR) cb11881012k (data) |
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