Sulfametizolo | |
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Nome IUPAC | |
4-ammino-N-(5-metil-1,3,4-tiadiazol-2-il)benzensolfonammide | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C9H10N4O2S2 |
Massa molecolare (u) | 270,333 g/mol |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 205-641-1 |
Codice ATC | B05 |
PubChem | 5328 |
DrugBank | DBDB00576 |
SMILES | CC1=NN=C(NS(=O)(=O)C2=CC=C(N)C=C2)S1 |
Dati farmacologici | |
Categoria farmacoterapeutica | antifettivi |
Modalità di somministrazione | orale |
Dati farmacocinetici | |
Legame proteico | 98-99% |
Emivita | 3-8 ore |
Escrezione | renale 60% |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
attenzione | |
Frasi H | 317 |
Consigli P | 280 [1] |
Sulfametizolo è un principio attivo della classe dei sulfamidici scoperto nel 1937. Il farmaco non è commercializzato in Italia.
Il sulfametizolo agisce inibento competitivamente l'Acido para-aminobenzoico PABA indispensabile per la biosintesi dei folati, si comporta come un antimetabolita[2].
Il sulfametizolo è un sulfamidico ad emivita breve ed eliminazione rapida (3-4 ore); indicato per alcune infezioni urinarie[3][4][5][6], il pus lo inattiva[2].
Controindicata in caso di gravidanza (nell'ultimo trimestre), ipersensibilità nota al farmaco.
Alcuni degli effetti indesiderati sono vomito, esantema, febbre, nausea, diarrea; possibile la cristalluria.