Zinaida Stahurskaja | ||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | Unione Sovietica Bielorussia (dal 1993) | |||||||||||||||||||||||||||
Ciclismo | ||||||||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada | |||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al giugno 2009 | ||||||||||||||||||||||||||||
Zinaida Uladzimiraŭna Stahurskaja (in bielorusso Зінаіда Уладзіміраўна Стагурская?; in russo Зинаида Владимировна Стагурская?, Zinaida Vladimirovna Stagurskaja; Vicebsk, 9 febbraio 1971 – Vicebsk, 25 giugno 2009) è stata una ciclista su strada bielorussa, sovietica fino al 1991, campionessa del mondo linea a Plouay nel 2000 e vincitrice della Grande Boucle 2002.
Già selezionata nella Squadra Unificata per la prova su strada dei Giochi olimpici di Barcellona 1992, in cui concluse 16ª, Stahurskaja si affacciò al ciclismo europeo nella stagione 1993, vincendo una tappa al Tour de l'Aude; nel 1994 si aggiudicò quindi il GP Krásná Lípa in Repubblica Ceca.
La vittoria più prestigiosa della sua carriera arrivò il 14 ottobre 2000: poche settimane dopo aver vinto il Giro della Toscana-Memorial Fanini (in maglia Michela Fanini), fece sua la prova in linea dei campionati del mondo a Plouay, arrivando sola al traguardo con più di un minuto di vantaggio sulle prime rivali.[1] Nel 2001, in maglia iridata al GAS Sport Team di Chiuppano, vinse il Giro del Trentino e quindi tre tappe e la classifica finale del Giro d'Italia. In un controllo antidoping effettuato durante quel Giro risultò però positiva a un diuretico, fu perciò privata della vittoria e squalificata per quattro mesi.[2] Il successo al Giro venne assegnato a Nicole Brändli.
Nel 2002, in forza alla Chirio-Forno d'Asolo, si classificò seconda al Giro d'Italia e vinse la Grande Boucle in Francia battendo Susanne Ljungskog. Nel 2003 venne trovata positiva all'efedrina e squalificata per dieci mesi. Nell'estate 2004 partecipò ai suoi terzi Giochi olimpici, ad Atene, classificandosi 19ª nella prova in linea. Il 16 luglio, il 31 luglio e il 7 agosto 2005 venne trovata di nuovo positiva in controlli antidoping a stanozololo e testosterone, e squalificata dalle competizioni per due anni, fino al giugno 2007.[3][2]
Il 25 giugno 2009 si stava allenando dietro a un'automobile, in vista del campionato nazionale che si sarebbe svolto il giorno successivo a Minsk. All'improvviso un fuoristrada che giungeva dal senso opposto invase la corsia, l'autista del veicolo nella cui scia si trovava riuscì ad evitare l'impatto mentre lei, che pedalava a testa bassa, venne centrata frontalmente dall'autovettura.[2][4]