ASM-135 ASAT | |
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Un ASM-135 | |
Descrizione | |
Tipo | missile anti-satellite |
Impiego | aviolanciato |
Sistema di guida | Inerziale con infrarosso nella fase terminale |
Costruttore | LTV Aerospace |
Impostazione | Fine anni settanta |
Primo lancio | 21 gennaio 1984 |
In servizio | Programma cancellato nel 1988 |
Utilizzatore principale | USAF |
Peso e dimensioni | |
Peso | 1 180 kg |
Lunghezza | 5,42 m |
Diametro | 0,51 m |
Prestazioni | |
Vettori | F-15 Eagle |
Tangenza | 1 000 km |
Velocità massima | 24 000 km/h |
Motore | tre stadi a propellente solido. Primo stadio: Lockheed Propulsion Co. SR75-LP-1; secondo stadio: Vought Altair III; terzo stadio: MHV (testata). |
Testata | MHV |
Spoletta | nessuna |
Esplosivo | nessuno |
i dati sono estratti da Designation-Systems.Net[1] | |
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L'ASM-135 ASAT è stato un missile anti-satellite aviolanciato multistadio, sviluppato e costruito dall'azienda statunitense Ling-Temco-Vought tra la fine degli anni settanta e gli anni ottanta su specifiche dell'United States Air Force (USAF). Questo missile, che poteva essere lanciato tramite una versione appositamente modificata dell'aereo da caccia McDonnell Douglas F-15 Eagle, non entrò mai in servizio operativo, ed il programma fu cancellato alla fine degli anni ottanta.
La decisione di sviluppare un sistema antisatellite venne presa dai vertici dell'aviazione statunitense negli anni settanta. Questa decisione venne influenzata da una serie di fattori. Per prima cosa, alcune stime effettuate in quegli anni riportavano che circa il 75% dei satelliti allora in orbita venivano usati per scopi militari. Inoltre, molto importante fu il fatto che l'altra superpotenza, l'Unione Sovietica, già dal 1971 disponeva di un sistema ASAT satellitare funzionante. Di conseguenza, si decise di sviluppare un sistema con finalità analoghe.[2]
Il programma per un sistema ASAT utilizzabile contro satelliti in orbita bassa venne dunque avviato nel 1977, e due anni dopo la LTV Aerospace fu dichiarata vincitrice.
Il progetto prevedeva un missile a tre stadi, in grado di essere trasportato da una versione modificata del caccia F-15.
I test di volo con simulacri di dimensione e peso reali iniziarono nel 1982, ed il primo lancio venne effettuato il 21 gennaio 1984.[1]
L'F-15A doveva essere guidato nel corretto punto di lancio al momento giusto.[2] Una volta giunto in posizione, avveniva il lancio del missile. Questo veniva effettuato alla quota di 11 600 m al termine di una cabrata in candela,[3] con il caccia inclinato di 65 gradi alla velocità di Mach 1,22.[4]
Il lancio del missile avveniva tramite l'accensione del primo stadio. Dopo che questo si separava, veniva attivato il secondo stadio, che aveva il compito di trasportare la testata (MHV o MKV) nello spazio, in rotta quasi verticale di collisione con il bersaglio. La testata, una volta separatasi dal secondo stadio, si dirigeva verso il satellite bersaglio, che veniva distrutto grazie ad un impatto che avveniva alla velocità di 8 km/s.[4]
Complessivamente, vennero effettuati cinque lanci reali, di cui quattro coronati da successo. Di questi cinque test, solo uno si concluse con la distruzione di un satellite.[4]
Escludendo il test “reale” (quindi con distruzione di un bersaglio), che si svolse a una quota di circa 500 km, tutti gli altri vennero condotti con un apogeo di 1 000 km.[4] Per quanto riguarda la designazione ufficiale del sistema d'arma, dopo il terzo lancio il missile fu chiamato ASM-135A. La sigla ASM, acronimo di Anti-Satellite Missile (missile antisatellite), non era una designazione standard del sistema di codifica USAF, ma al contrario era piuttosto anomala: infatti, trattandosi di un intercettore aviolanciato, avrebbe dovuto ricevere la codifica AIM, tipica degli aria-aria.[1]
I simulacri utilizzati per le prove, invece, che non erano funzionanti, ricevettero la codifica di CASM-135A.[1]
Inizialmente, l'USAF prevedeva di acquistare 112 missili ASM-135, e di modificare un totale di 20 F-15 per il loro utilizzo. Tuttavia, nel 1988, dopo soli 15 esemplari prodotti,[2] il programma venne cancellato. Tra i motivi, vi erano anche ragioni politiche: infatti, un sistema d'arma del genere avrebbe potuto costituire una violazione dei trattati internazionali vigenti sulla militarizzazione dello spazio.[1] Occorre considerare, comunque, che anche l'Unione Sovietica portò avanti, nello stesso periodo, un programma del genere. Un'ulteriore questione che potrebbe aver contribuito alla cancellazione dell'ASM-135 è legata alle problematiche operative del sistema. Infatti, i sensori di bordo della testata richiedevano di essere raffreddati con elio liquido anche mentre l'aereo era a terra, prima del decollo.[4]
Tuttavia, non è chiaro se il programma sia stato veramente interrotto, oppure se sia proseguito all'insaputa dell'opinione pubblica, coperto da segreto militare. Inoltre, pare che parte dei missili siano stati stoccati in deposito, pronti per essere utilizzati in caso di emergenza.[4]
L'ASM-135 ASAT era un missile a tre stadi con propellente solido. In particolare, si trattava di un sistema aviolanciato lungo 5,42 m, con un diametro di 51 cm e un peso al lancio di 1 180 kg. La quota operativa massima che venne raggiunta durante le prove fu di 1 000 km, ma l'unica intercettazione venne effettuata a circa 560 km.[1]