Alderano Cybo-Malaspina cardinale di Santa Romana Chiesa | |
---|---|
Ritratto del cardinale Cybo-Malaspina, opera di Carlo Maratta | |
Incarichi ricoperti |
|
Nato | 16 luglio 1613 a Genova |
Ordinato presbitero | in data sconosciuta |
Nominato vescovo | 24 aprile 1656 da papa Alessandro VII |
Consacrato vescovo | in data sconosciuta |
Creato cardinale | 6 marzo 1645 da papa Innocenzo X |
Deceduto | 22 luglio 1700 (87 anni) a Roma |
Alderano Cybo (Genova, 16 luglio 1613 – Roma, 22 luglio 1700) è stato un cardinale italiano.
Figlio cadetto di Carlo I Cybo-Malaspina, sovrano del principato di Massa e Carrara, e di sua moglie Brigida Spinola, venne avviato giovanissimo, come diversi dei suoi fratelli e sorelle minori, alla carriera ecclesiastica. Prelato domestico di papa Urbano VIII, referendario di Segnatura nel 1641, maestro di camera del papa e prefetto dei Sacri Palazzi Apostolici nel 1644, nel concistoro del 6 marzo 1645 papa Innocenzo X lo creò cardinale del titolo di Santa Pudenziana (venne traslato, il 30 gennaio 1668, a quello di Santa Prassede e poi, il 13 settembre 1677, a quello di San Lorenzo in Lucina).
Rivestì la carica di legato pontificio (governatore) in varie città e province dello Stato Pontificio: Urbino (dal 1646 al 1648), Romagna (dal 1648 al 1651), Ferrara (dal 1651), nonché Avignone, exclave pontificia in Francia (dove comunque non si recò personalmente mai; dal 1677 al 1690) . Fu sovrintendente generale degli Stati Pontifici.
Il 24 aprile 1656 venne eletto vescovo di Jesi, carica che ricoprì fino al 10 settembre 1671.
Dal 23 settembre 1676 al 12 agosto 1689 collaborò come Segretario di Stato alla politica di papa Innocenzo XI, partecipando alle vicende che portarono alla condanna del quietismo; fu segretario della Suprema Congregazione dell'Inquisizione Romana ed Universale, prefetto della Congregazione dei Riti e segretario della Congregazione Concistoriale[1].
Nel 1679 venne nominato vescovo suburbicario di Palestrina; nel 1680 fu traslato alla sede suburbicaria di Frascati, e poi nel 1683, a quella di Porto-Santa Rufina. Infine, nel 1687 divenne decano del Sacro Collegio, e ricoprì, fino alla morte, la carica di cardinale vescovo di Ostia e Velletri.
Ebbe due figli naturali da madre sconosciuta: Orazio, chierico regolare della Compagnia di Gesù (1650 circa - Roma, 1713) e Ottavio, cavaliere professo dell'Ordine di Malta († Roma nel 1701).[senza fonte]
È sepolto nella cappella Cybo della basilica di Santa Maria del Popolo di Roma, fatta costruire agli inizi del XVI secolo dal suo antenato Lorenzo Cybo, e da lui stesso fatta completamente restaurare, tra il 1680 e il 1686, a cura dell'architetto Carlo Fontana.
La successione apostolica è:
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Alberico I Cybo-Malaspina | Lorenzo Cybo | ||||||||||||
Ricciarda Malaspina | |||||||||||||
Alderano Cybo-Malaspina | |||||||||||||
Elisabetta della Rovere | Francesco Maria I Della Rovere | ||||||||||||
Eleonora Gonzaga Della Rovere | |||||||||||||
Carlo I Cybo-Malaspina | |||||||||||||
Francesco d'Este | Alfonso I d'Este | ||||||||||||
Lucrezia Borgia | |||||||||||||
Marfisa d'Este | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Alderano II Cybo-Malaspina | |||||||||||||
Niccolò Spinola, patrizio genovese | Luca Spinola, patrizio genovese | ||||||||||||
Paola Fogliani, patrizia genovese | |||||||||||||
Giannettino Spinola, patrizio genovese | |||||||||||||
Placida Doria, patrizia genovese | Giannettino Doria, patrizio genovese | ||||||||||||
Ginetta Centurione, patrizia genovese | |||||||||||||
Brigida Spinola, patrizia genovese | |||||||||||||
Stefano De Mari, patrizio genovese | Francesco De Mari, patrizio genovese | ||||||||||||
Lelia Pallavicini, patrizia genovese | |||||||||||||
Diana De Mari, patrizia genovese | |||||||||||||
Veronica Grimaldi, patrizia genovese | Giovanni Battista Grimaldi, patrizio genovese | ||||||||||||
Maddalena Pallavicini, patrizia genovese | |||||||||||||
Controllo di autorità | VIAF (EN) 41830323 · ISNI (EN) 0000 0000 6136 8803 · SBN ANAV001113 · BAV 495/29238 · CERL cnp00099815 · LCCN (EN) nr99003392 · GND (DE) 100008143 · BNF (FR) cb106002311 (data) |
---|