Alojz Rebula (San Pelagio, 21 luglio 1924 – Topolšica, 23 ottobre 2018) è stato uno scrittore e traduttore italiano di nazionalità slovena.
Alojz Rebula nacque il 21 luglio 1924 a San Pelagio in provincia di Trieste da genitori sloveni. Nel 1949 si laureò in filologia classica presso l'Università di Lubiana in Slovenia. Fu professore di latino e greco antico nelle scuole superiori con lingua di insegnamento slovena di Trieste. Visse e lavorò dividendosi tra Opicina e Loka pri Zidanem Mostu nella Bassa Stiria insieme alla moglie Zora Tavčar, anch'essa scrittrice e traduttrice slovena, dalla quale ebbe tre figlie (la maggiore è la scrittrice e poetessa Alenka Rebula, la minore la scrittrice e pittrice Marjanka Rebula).
Rebula è ritenuto uno dei più importanti intellettuali cattolici sloveni del dopoguerra. Oltre alla sua opera letteraria riscuotono un ampio eco i suoi interventi nella pubblicistica, in particolar modo gli articoli d'opinione nel settimanale cattolico di Lubiana, Družina (Famiglia).
Rebula fu amico del celebre poeta sloveno Edvard Kocbek. Nel 1975, pubblicò a Trieste, assieme allo scrittore Boris Pahor, il libro-intervista Edvard Kocbek - testimone del nostro tempo (Edvard Kocbek - pričevalec našega časa), nella quale Kocbek condannò le esecuzioni dei prigionieri di guerra collaborazionisti dopo la seconda guerra mondiale. Il libro provocò una durissima reazione del regime comunista iugoslavo.
Scrisse numerosi romanzi, racconti e opere teatrali, tradotti in varie lingue. Sono stati inoltre pubblicati i suoi diari.
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