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Nato in Germania, trascorre infanzia e adolescenza a Volturino, il paese di provenienza della sua famiglia. La musica ascoltata nelle riunioni danzanti — organizzate dai suoi genitori per vivacizzare i sabati invernali paesani — lo stimola a prendere lezioni di pianoforte già nel periodo delle elementari e fino a tutto il triennio della scuola media[17]. Successivamente le abbandona per intraprendere un percorso sportivo calcistico semi-professionistico e per frequentare il liceo scientifico "Ettore Onorato" di Lucera, a cui si iscrive con l'idea di diventare un ingegnere[18]. Nel 1988, dopo la maturità, influenzato dall'ascolto del sassofonista Massimo Urbani[19], decide invece di trasferirsi a Bologna per iscriversi al DAMS e riprendere gli studi classici di pianoforte presso il locale conservatorio.
La svolta nella sua vita[20] avviene nel 1989 durante il concerto di Wynton Marsalis a Bologna[21][22][23]. Quella musica semisconosciuta[24] lo impressiona a tal punto da fargli immediatamente decidere di voler diventare un musicista di jazz sotto la guida del miglior insegnante che avesse potuto permettersi, come consigliatogli da Marsalis medesimo in quella stessa circostanza[25]. Destino vuole che il sassofonistaSteve Grossman — che suona anche il pianoforte — si trasferisca a Bologna proprio in quel periodo[26], nei pressi della sua abitazione[27]. Incontratolo a un suo concerto e pensandolo di passaggio per quella singola esibizione, rimane incredulo alla scoperta di poter studiare con un jazzista americano, a tre sole fermate d'autobus di distanza da casa[28].
Vedendo in lui potenzialità ancora inespresse e al di là delle inevitabili difficoltà di idioma, Grossman lo prende da subito a ben volere, dedicandogli molto più tempo rispetto ad altri allievi che a suo giudizio non sarebbero mai diventati dei jazzisti. La fiducia dimostratagli è tale che, già alla sua terza lezione, Ciacca si ritrova a esibirsi in pubblico a fianco del suo maestro. Gli incontri quotidiani durano anche per intere giornate, con Grossman in grado di ripetere sul pianoforte tutte le dimostrazioni eseguite al sassofono[28].
I quattro anni di studio con lui lo rendono un musicista professionista[29]. Secondo il parere di Grossman[30], per progredire ulteriormente non rimaneva ora che recarsi negli Stati Uniti e immergersi nel contesto sociologico di cui il jazz rappresenta la superficie[27].
Nonostante stesse sviluppando la sua formazione con un insegnante americano e che, su consiglio dello stesso Grossman, avesse avuto un primo approccio col pianista e didatta Barry Harris frequentando il laboratorio strumentale[31] tenuto durante il Bologna Jazz Festival del 1990[32], Ciacca si rende conto che continuare a fare pratica con musicisti italiani non era quello che andava cercando e non lo avrebbe aiutato a migliorare. Occorreva trasferirsi dove poter trovare musicisti di livello superiore al suo, ascoltarli swingare e suonare con loro[33]. Decide quindi di seguire il consiglio di Grossman[34] e trovare il modo di trascorrere un po' di tempo negli Stati Uniti[28].
L'occasione gli arriva da un suo amico pianista e insegnante alla Berklee, conosciuto a Bologna[27], che nel 1993 lo invita a Detroit — guarda caso la città natale di Barry Harris — per un soggiorno di tre mesi[35] durante il quale Ciacca approfondisce i suoi studi pianistici alla Wayne State University con Kenny Barron[36]. Le serate passate nei jazz club e le partecipazioni alle jam session gli confermano le ragioni della sua passione per il jazz[27]; in particolare, l'incontro col sassofonista Larry Smith risulta decisivo per la sua carriera musicale[37]. La frequentazione di alcune chiese di varia liturgia lo avvicinano anche alla musica gospel, di cui subisce il fascino[38]. Tra le collaborazioni intraprese in questo campo, quella coi Detroit Gospel Singers[39] si consoliderà nel tempo.
Le esperienze e le collaborazioni in Italia e all'estero
Impossibilitato a prolungare la permanenza negli Stati Uniti dalla normativa in materia di immigrazione di quel paese, al rientro in Italia Ciacca si dedica a organizzare tournée europee con jazzisti fatti venire dall'America[40], così da mantenere un rapporto con essi e, successivamente, acquisita maggior padronanza tecnica, alla formazione di gruppi che lo includono come pianista[41]. Da ciascuna di queste esperienze sul campo attinge sempre nuovi insegnamenti[42]. Nel frattempo, durante periodici soggiorni negli Stati Uniti, approfondisce privatamente lo studio del linguaggio pianistico jazz con Barry Harris e Jaki Byard[27]; cura altresì gli aspetti culturali della sua formazione frequentando a Siena il Corso di Musicologia afroamericana di Marcello Piras[43].
Le collaborazioni più significative di questo periodo sono quelle con Steve Lacy, dal 1997 al 2003 e, dal 1998 a oggi, con Benny Golson, suo mentore.
L'occasione per trasferirsi stabilmente negli Stati Uniti con tutta la famiglia[42] si presenta nell'aprile del 2007, quando gli viene offerta la posizione di direttore della programmazione del Lincoln Center[44] per la quale, nel dicembre dell'anno precedente, aveva sostenuto un colloquio per la selezione tra i candidati[45].
Da quell'anno risiede a New York, ove si esibisce regolarmente in varie formazioni[46].
Dopo una iniziale partecipazione in qualità di assistente di James Moody, Benny Golson e Steve Lacy in alcuni seminari tenuti in Italia, dal 2001 esercita con continuità l'attività di docente in differenti aspetti dell'ambito jazzistico.
(EN) Antonio Ciacca, The Music of Antonio Ciacca: 40 Songs Including Maria, Blues for Sonny, Bouncing With Benny, Rush Life: 1, New York, Createspace, 2009, ISBN978-1-4486-1151-5.
(EN) Antonio Ciacca, Orsara Suite, New York, TwinsMusic Enterprises, 2011.
(EN) Antonio Ciacca, Chocolate Suite, New York, TwinsMusic Enterprises, 2011, ISBN978-0-9828249-9-3.
(EN) Antonio Ciacca, The Art of Jazz Interpretation: Phrasing and articulation of the jazz masters on the classic songs, New York, TwinsMusic Enterprises, 2013, ISBN978-0-9828249-7-9.
(EN) Antonio Ciacca, 12 Interpretations for Piano, New York, TwinsMusic Enterprises, 2014, ISBN978-0-9828249-8-6.
(EN) Antonio Ciacca, The Music of Antonio Ciacca - Rush Life, New York, TwinsMusic Enterprises, 2014, ISBN978-0-9828249-4-8.
(EN) Antonio Ciacca, String Quartet n. 1: P.P.P., New York, TwinsMusic Enterprises, 2016, ISBN978-0-9828249-5-5.
(EN) Antonio Ciacca, The Music of Antonio Ciacca: Real Book - C Lead Sheet, New York, Createspace, 2017, ISBN978-1-5451-6234-7.
(EN) Antonio Ciacca, Brigante per guasto d'amore. Opera lirica in due atti, collaborazione di Antonino Bono, libretto di Francesco Snoriguzzi, New York, TwinsMusic Enterprises, 2018.
(EN) Antonio Ciacca, Pulses. Jazz ballet in 8 movements, New York, TwinsMusic Enterprises, 2019.
^(EN) Antonio Ciacca, su Motéma Music Newsletter, Motéma Music LLC. URL consultato il 20 agosto 2018.
^(EN) Artist Index, su YVP Music—The Label For European Jazz, YVP Music. URL consultato il 28 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2018).
^(EN) Antonio Ciacca, su Twins Music, Twins Music Enterprises. URL consultato il 10 settembre 2018.
^ Lorenza Cerbini, Un universo musicale, in Oggi7, Westwood, 12 maggio 2009. URL consultato il 30 settembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
«His compositions and arrangements will be played by Jazz Orchestra of the Concertgebouw, which was honoured with the Edison award for best Dutch jazz album of 2010»
^ Omar Crocetti, Stagione Didattica e Concertistica EMF 2016, su Estate Musicale Frentana, Associazione "Amici della Musica" Fedele Fenaroli, 6 febbraio 2016. URL consultato il 30 settembre 2018.
«La formazione orchestrale internazionale inizierà nel mese di luglio con i concerti dell’Ensemble Classic Fenaroli e della Big Band Fenaroli a cura del M° Antonio Ciacca»
^ Pino Candini, La saga di Max Roach nel festival ritrovato (abstract), in Musica jazz, XLV, n. 3, marzo 1989, pp. 10-13, ISSN 0027-4542 (WC · ACNP). URL consultato il 24 agosto 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
«A completo digiuno di musica jazz, assistette al concerto di Wynton Marsalis a Bologna. Rapito dal carisma di Marsalis, decise di incontrarlo terminata la serata»
^abc(EN) Eric Nemeyer, Antonio Ciacca (PDF) [collegamento interrotto], in Jazz Inside Magazine, vol. 4, n. 3, Filadelfia, Eric Nemeyer Corporation, ottobre 2012, pp. 4, 6, 8, 10, 12, ISSN 2150-3419 (WC · ACNP). URL consultato il 30 settembre 2018.
^ Lorenza Cerbini, Un universo musicale, in Oggi7, Westwood, 12 maggio 2009. URL consultato il 15 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
«Il sassofonista Steve Grossman si era da poco trasferito a Bologna, dove tutt'ora vive, e ho iniziato a studiare musica jazz con lui. Quattro anni dopo ero un musicista di professione»
«Steve Grossman mi consigliò i maestri da cui andare (Barry Harris) e dove andare (negli Usa)»
^ Marcello Piras, JazBo: se il bebop sale in cattedra (abstract), in Musica jazz, XLVI, n. 4, aprile 1990, pp. 22-23, ISSN 0027-4542 (WC · ACNP). URL consultato il 5 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
«Laboratorio strumentale tenuto da Art Taylor e Barry Harris»
^ Libero Farné, JazBo: bop immersion (abstract), in Musica jazz, XLVI, n. 4, aprile 1990, pp. 19-22, ISSN 0027-4542 (WC · ACNP). URL consultato il 5 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
«Monk Legacy: Johnny Griffin, Barry Harris, Ben Riley, Peter Washington»
^(EN) Eric Nemeyer, Antonio Ciacca[collegamento interrotto], in Jazz Inside Magazine, vol. 4, n. 3, Filadelfia, Eric Nemeyer Corporation, ottobre 2012, pp. 4, 6, 8, 10, 12, ISSN 2150-3419 (WC · ACNP).
^(EN) Ciacca Antonio, su Europe Jazz Network, Europe-wide association of producers and presenters of creative jazz and improvised musics. URL consultato il 19 ottobre 2018.
«Soon he decided, with Grossman’s encouragement, to go to the US and follow his new passion. This decision led him to Detroit»
«In 1993, he moved to Detroit to study at Wayne State University with Kenny Barron»
^ Lorenza Cerbini, Un universo musicale, in Oggi7, Westwood, 12 maggio 2009. URL consultato il 20 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
«Non posso dimenticare l'incontro con Larry Smith che mi ha davvero cambiato la vita. Sono salito sul palco per suonare un pezzo con lui. Il giorno dopo facevo parte del suo gruppo.»
^(EN) Stephanie Jones, Antonio Ciacca’s Inclusive Vibration, in Hot House Jazz Magazine, n. 10, New York, Gwen Kelley, ottobre 2018, p. 19. URL consultato il 20 maggio 2021 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
^(EN) Ted Panken, Antonio Ciacca. Finding the Ferrari level (PDF), in Ed Enright e Aaron Cohen (a cura di), DownBeat, vol. 77, n. 6, Chicago, Frank Alkyer, giugno 2010, p. 22, ISSN 0012-5768 (WC · ACNP). URL consultato il 22 ottobre 2018.
^(EN) Eric Nemeyer, Antonio Ciacca (PDF) [collegamento interrotto], in Jazz Inside Magazine, vol. 4, n. 3, Filadelfia, Eric Nemeyer Corporation, ottobre 2012, pp. 4, 6, 8, 10, 12, ISSN 2150-3419 (WC · ACNP). URL consultato il 22 ottobre 2018.
«La grande conoscenza dei meccanismi del Music Business ha determinato l'incarico di Direttore della Programmazione al Jazz At Lincoln Center e l'insegnamento alla Juilliard»
^ab Omar Crocetti, Seminario di composizione Jazz EMF, su Estate Musicale Frentana, Associazione "Amici della Musica" Fedele Fenaroli, 17 maggio 2013. URL consultato il 14 settembre 2018.
^ Omar Crocetti, Seminario Big Band Fenaroli (PDF), su Estate Musicale Frentana, Associazione "Amici della Musica" Fedele Fenaroli, 17 maggio 2013. URL consultato il 15 settembre 2018.
«Direttore e docente: Antonio Ciacca»
^ Luigi Piovano, Seminario Big Band Fenaroli, su Teatro Comunale Fedele Fenaroli, Comune di Lanciano, 12 febbraio 2014. URL consultato il 15 settembre 2018.
^ Omar Crocetti, Stagione Didattica e Concertistica EMF 2016, su Estate Musicale Frentana, Associazione "Amici della Musica" Fedele Fenaroli, 6 febbraio 2016. URL consultato il 22 settembre 2018.
^ Carmine Aymone e Alessandra del Prete, Marigliano in Jazz 2012, in Infosannio, Benevento, 5 aprile 2012. URL consultato il 29 settembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
«Workshop per Jazz Big Band, Orchestra d’archi e cantanti»
^ C.S., Appennino Musica Festival (PDF), in Portici, n. 3, Bologna, Provincia di Bologna, giugno 2002, p. 5, ISSN 1590-7740 (WC · ACNP). URL consultato il 7 settembre 2018.
^ Luigi Piovano e Omar Crocetti, Seminario di composizione Jazz EMF, su Estate Musicale Frentana, Associazione "Amici della Musica" Fedele Fenaroli, 17 maggio 2013. URL consultato il 19 settembre 2018.
«L’anno 2013, vede concerti integrati strettamente alle attività di formazione e di divulgazione musicale, con i Workshop di Canto e di Gospel»
^Orsara Jazz 2016, su Orsaraweb, 28 luglio 2016. URL consultato il 22 settembre 2018.
«Le lezioni quest'anno coinvolgeranno: Antonio Ciacca (piano), Mara De Mutiis (canto jazz), Tommaso Scannapieco (basso), Pasquale Fiore (batteria), Michele Corcella (masterclass in composizione e arrangiamento), Daniele Scannapieco (contrabbasso) e Lucio Ferrara (chitarra)»
^Jazz Master Class, su Associazione Turistica Proloco Miasino, Proloco Miasino. URL consultato il 22 settembre 2018.
«6-7-8 agosto Workshop con Antonio Ciacca»
^ Omar Crocetti, Concerto finale della Piano Master Class, su Estate Musicale Frentana, Associazione "Amici della Musica" Fedele Fenaroli, 21 luglio 2016. URL consultato il 22 settembre 2018.
«Concerto finale della Piano Master Class - Paolo Restani & Antonio Ciacca: "dalla Musica Classica al Jazz"»
«Mr. Ciacca co-founded and previously served as artistic director of C-Jam Music, a cultural organization and booking agency in Europe»
^ C.S., Appennino Musica Festival (PDF), in Portici, n. 3, Bologna, Provincia di Bologna, giugno 2002, p. 5, ISSN 1590-7740 (WC · ACNP). URL consultato il 7 settembre 2018.
«Antonio Ciacca, direttore di Appennino Music Festival»
^Parma Jazz Festival, su Carta da Musica, 16 maggio 2010. URL consultato il 7 settembre 2018.
^Zola Jazz & Wine (PDF), su Comune di Zola Predosa, Comune di Zola Predosa. URL consultato il 7 settembre 2018.
«Organizzazione: Amministrazione Comunale di Zola Predosa. Direzione artistica: Antonio Ciacca»
«Antonio Ciacca (p, arr), Justin Echols (voc), Andy Farber (ts, fl), Joe Cohn (g), Paul Gill (b), Pete Van Nostrand (dm)»
^(EN) Scott Thompson, Antonio Ciacca - New CD - "With A Song In My Heart", su Jazz Corner, The AudioWorks Group, Ltd, 8 ottobre 2014. URL consultato il 2 settembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
«With this release being Ciacca's 9th CD as a leader, he has honed his skills working with Paul Gill (bass) and Peter Van Norstrand (drums) to develop a true ‘band sound’»
^(EN) Lucio Ferrara CD release party "It's all right with me", su Istituto Italiano di Cultura New York, Ministero degli Affari Esteri, 16 ottobre 2009. URL consultato il 29 settembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
«He will celebrate the debut Album "Three Colours" recorded in New York in 2009 with Antonio Ciacca (piano), Ulysses Owens (dr), Yasushi Nakamura (bass) and Ehud Asherie (Hammond), during Italian Jazz Days»
«Un quartetto italo-americano che a tratti si arricchisce di un ospite di riguardo: il pianista Antonio Ciacca, figura consolidata della scena musicale Newyorkese»
«As a result Olutosin has released his sophomore release entitled, Sweet Lou's Blues where he has assemble an outstanding band consisting of: Antonio Ciacca on piano, Jeremy Pelt on trumpet, Jerome Jennings on drums,Tivon Pennicott on saxophone and flute, and Mike Carn on bass»
«Nel 1997, con l'entrata nel quartetto del compianto Lacy, Ciacca gira in lungo e in largo tutta Europa compresa una storica partecipazione a Help su TMC di Red Ronnie»
«Ciacca propone al responsabile del coro Rudolf Hawkins di portarlo in Europa. Così dopo cinque anni di tour negli Stati Uniti, nel 1999 i Detroit Gospel Singers giungono per la prima volta in Europa (Svizzera, Slovenia, Italia e Spagna)»
«Il 2000 è stato il secondo anno di una tournée trionfale che ha toccato la penisola da Messina a Torino, tournée conclusasi al Palavobis di Milano per il concerto di Capodanno come gruppo spalla allo show di Beppe Grillo»
«Il Quartetto di Antonio Ciacca e Wess Anderson, con Kengo Nakamura al contrabbasso e David Ohm alla batteria continuano poi in tournée Europea per tutto il 2004»
«Il Quartetto di Antonio Ciacca e Wess Anderson da allora è ripetutamente in tournée in USA, UK e Italia nel 2004 e 2005»
^ Antonio Terzo, Il Brass “ridotto” si fa jazz-club, in Balarm, Palermo, Balarm Società Cooperativa, 9 novembre 2004. URL consultato il 20 ottobre 2018.
«In aprile, il Wess Anderson Quartet, sassofonista newyorkese membro fisso della Lincoln Center Jazz Orchestra diretta da Wynton Marsalis, che sarà accompagnato dal pianista Antonio Ciacca ed il contrabbassista Kengo Nakamura»
^(NL) Benny Golson Quartet, su Bimhuis Jazz Concertzaal, Bimhuis Algemeen Nut Beogende Instelling, 2005. URL consultato il 30 settembre 2018.
^Tip Tap con la Fitzgerald, su Orchestra della Magna Grecia, "Istituzione Concertistico Orchestrale" Magna Grecia. URL consultato il 29 settembre 2018.
«Dedicato a Ella Fitzgerald a 100 anni dalla nascita. Christie Dashiell, voce; Jared Grimes, tapdancer; Antonio Ciacca, direttore»
^ C.S., Appennino Musica Festival (PDF), in Portici, n. 3, Bologna, Provincia di Bologna, giugno 2002, p. 5, ISSN 1590-7740 (WC · ACNP). URL consultato il 7 settembre 2018.
«Tutte le sere ci sarà jazz club con il quintetto del direttore artistico del festival: Antonio Ciacca»
^Edizione 2001, col quartetto di Steve Lacy (v. nota seguente).
^La Storia del Festival, su Barletta Jazz Festival, Associazione Culturale "Played in Italy". URL consultato il 1º ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2017).
^Beat Onto Jazz Festival 2018, XVIII Edizione, in Ventiperquattro - La misura dell'informazione, Bari, 25 luglio 2018. URL consultato il 1º ottobre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
^ Viviana Falcioni, Antonio Ciacca trio, su JazzItalia, 20 aprile 2011. URL consultato il 14 settembre 2018.
^Edizione 2002, col quintetto di Alan Skidmore (v. nota seguente).
^(EN) Colette Sheriden, Jazz Festival Cork, in Irish Connections Magazine, Paddy McCarthy, 1º ottobre 2002. URL consultato il 1º ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2009).
«Alle 22 si chiude l'Orsara jazz festival, nel centro storico, con il concerto dell'Orsara Jazz Orchestra diretta da Antonio Ciacca e Michele Corcella in un omaggio a Thad Jones»
«Anche Antonio Ciacca, direttore della programmazione del Jazz at Lincoln Center, sarà con noi e ci aiuterà nella realizzazione di questa nuova avventura»
^Tuscia In Jazz a New York, in Tusciaweb, Viterbo, Tusciaweb S.r.l., 14 settembre 2011. URL consultato il 30 settembre 2018.
«Antonio Ciacca Quintet plays The Italian-American Songbook»
^A Vignola ”Jazz in it”, ospite Benny Golson, in Sassuolo2000, Modena, Linea Radio Multimedia srl, 29 giugno 2002. URL consultato il 14 settembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
(EN) Eric Nemeyer, Antonio Ciacca (PDF) [collegamento interrotto], in Jazz Inside Magazine, vol. 4, n. 3, Filadelfia, Eric Nemeyer Corporation, ottobre 2012, pp. 4, 6, 8, 10, 12, ISSN 2150-3419 (WC · ACNP). URL consultato il 30 settembre 2018.
Nicola Gaeta, Bam, il jazz di oggi a New York, prefazione di Ashey Kahn, Caratteri Mobili (Collana Formiche elettriche), 2013, ISBN978-88-96989-47-0.
(EN) Stephanie Jones, Antonio Ciacca’s Inclusive Vibration (PDF), in Hot House Jazz Magazine, n. 10, New York, Gwen Kelley, ottobre 2018, p. 19. URL consultato il 28 settembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).