Mattias de' Medici | |
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Ritratto di Mattias de' Medici di Justus Sustermans, 1660 circa, National Gallery of Art, Washington | |
Governatore di Siena | |
In carica | 1629 - 1631 (I) 1641 - 1642 (II) 1644 - 1667 (III) |
Predecessore | Caterina di Ferdinando de' Medici (I) Leopoldo de' Medici (II) Leopoldo de' Medici (III) |
Successore | Leopoldo de' Medici (I) Leopoldo de' Medici (II) Francesco Maria de' Medici (III) |
Nome completo | Mattias di Cosimo de' Medici |
Altri titoli | Principe di Toscana |
Nascita | Firenze, 9 maggio 1613 |
Morte | Siena, 11 ottobre 1667 (54 anni) |
Luogo di sepoltura | Basilica di San Lorenzo, Firenze |
Dinastia | Medici |
Padre | Cosimo II de' Medici |
Madre | Maria Maddalena d'Austria |
Religione | Cattolicesimo |
Mattias de' Medici | |
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Il principe Mattias de' Medici ritratto in tenuta militare da Carlo Dolci nel 1635, Kunsthistorisches Museum, Vienna | |
Nascita | Firenze, 9 maggio 1613 |
Morte | Siena, 11 ottobre 1667 |
Cause della morte | Gotta |
Luogo di sepoltura | Basilica di San Lorenzo |
Etnia | Italiano |
Religione | Cattolicesimo |
Dati militari | |
Paese servito | |
Forza armata |
Esercito del Sacro Romano Impero Esercito Granducale Toscano |
Arma | Artiglieria, Fanteria |
Specialità | Capitano di ventura |
Anni di servizio | 1631 – 1645 |
Grado |
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Comandanti | Mattia Galasso |
Guerre | |
Battaglie | |
Altre cariche | Governatore di Siena |
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Mattias di Cosimo II de' Medici (Firenze, 9 maggio 1613 – Siena, 11 ottobre 1667) è stato un nobile, militare e governatore italiano.
Era il terzo figlio maschio del granduca di Toscana Cosimo II e di sua moglie Maria Maddalena d'Austria.
Nato a Firenze il 9 maggio 1613, venne inizialmente avviato alla carriera ecclesiastica come il fratello Giovan Carlo; non mostrandovi però disposizione, a 16 anni smise l'abito per perseguire la carriera delle armi.
Il 28 maggio 1629 venne nominato dal fratello, il granduca Ferdinando II, Governatore di Siena, carica rimasta vacante per la morte della zia Caterina de' Medici, il 17 aprile di quell'anno.
Il principe giunse in città il 26 agosto e si stabilì nel Palazzo Reale in piazza del Duomo.
Ripartì però già nel 1631, per accompagnare in Austria la madre e il fratello Francesco: assieme a quest'ultimo, per ordine del Granduca, combatté a fianco degli Asburgo nella Guerra dei Trent'anni, giunta alla sua terza fase. Prese parte, il 16 novembre 1632, alla battaglia di Lützen, dove incontrò il celebre condottiero senese Ottavio Piccolomini, e alla battaglia di Nördlingen.
Rimase in Germania fino al 1641 e quindi fece ritorno a Siena, dove, durante la sua assenza, l'aveva sostituito al governo cittadino il fratello Leopoldo. Dovette però di nuovo allontanarsi allo scoppio della prima guerra di Castro fra il pontefice Urbano VIII Barberini e Odoardo Farnese, sostenuto dai Medici, poiché il Granduca lo aveva nominato comandante in capo delle truppe toscane.
Nel 1643 assunse il comando della lega costituita da Repubblica di Venezia, Granducato di Toscana, Ducato di Parma e Ducato di Modena contro papa Barberini, lasciando nuovamente il governo di Siena a Leopoldo. Farà definitivamente ritorno nella città toscana nel 1644, restandovi fino alla morte.
Amante della caccia, delle corse di cavalli (un esemplare della sua scuderia partecipava regolarmente al Palio di Siena), delle feste e dei piaceri mondani, Mattias era anche sensibile all'arte, alla musica e al teatro e protesse artisti come Justus Sustermans (dal quale si fece ritrarre in armatura), Volterrano, Jacques Courtois detto il Borgognone, Livio Mehus, dei quali collezionò i dipinti nella sua residenza di Lappeggi.
Non si sposò mai e negli ultimi anni della sua vita, sofferente di gotta, meditò di tornare allo stato ecclesiastico. Ammalatosi, morì a Siena l'11 ottobre 1667, a 54 anni. Fu sepolto a Firenze nelle tombe medicee in San Lorenzo.
Nel 1857, durante una prima ricognizione delle salme dei Medici, così venne ritrovato il suo corpo:
«[...] imbalsamato, trovammo ridotto in ossa: era vestito della Cappamagna da Cavaliere di Malta, di ciambellotto guarnito di seta secondo il costume; al disotto la veste, secondo la moda del tempo era di velluto nero; le calze di panno, le scarpe di velluto con molti nastri. Posava sui piedi un cappello di feltro a cono tagliato ed a larga ala. [...] Aveva cucita sul petto una medaglia d’oro [...][1]»
Il principe Mattias si distinse al comando dell'armata medicea, soprattutto in Germania nella Guerra dei Trent'anni (1618-1648): da qui portò in Toscana molti strumenti (splendidi quadranti, astrolabi, compassi, strumenti da miniera e per il rilievo topografico) firmati da celebri artefici e fornitori delle più importanti Wunderkammern europee. Il 12 luglio 1654 gli strumenti di Mattias furono depositati nella Galleria degli Uffizi, conferendo alla collezione medicea un carattere più europeo.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 35375368 · ISNI (EN) 0000 0000 1374 9935 · BAV 495/328459 · CERL cnp00577869 · LCCN (EN) no2013112762 · GND (DE) 123882508 · BNE (ES) XX1586199 (data) |
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